Capitolo 14

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Da Luca:
Se non esci entro 5 minuti vengo nello spogliatoio e ti trascino fuori.

Sorrido come un ebete leggendo il messaggio e mi metto il cellulare in tasca.

È venerdì. È passato un mese e una settimana da quell'uscita al parco e io e Luca ci stuzzichiamo come prima.
Alla fine non ci siamo più parlati. Era imbarazzante e cercavo di evitare il più possibile il discorso.
Voglio dire io e lui da soli a parlare di come abbiamo dormito abbracciati e il perché...no grazie. Finiremmo di nuovo a litigare e di brutto sta volta.

Ho appena finito gli allenamenti e oggi usciamo. Certo anche con Giorgia e Manuel,non è un vero appuntamento.
Luca ultimamente ha iniziato a filtrare più del necessario con me ma ogni volta ignoro i lunghi brividi che mi percorrono la schiena e mi concentro nel vincere la scommessa.
È solo il freddo comunque...

Si certo...

Esco subito e Luca è appoggiato alla moto ad aspettarmi. Cerco di trattenere un sorriso ma lui quando si accorge di me mi sorride raggiante e non posso evitare di sorridere anche io.

"Hei ce ne hai messo di tempo"
Faccio spallucce e gli passo il borsone.
Come al solito mi mette il casco e accende il motore.
"Giorgia e Manu stanno gia lá quindi devo correre"
"Se ci provi sei morto"
"Reggiti"
Non ho il tempo di replicare che parte come un fulmine. Faccio un piccolo urletto per il fatto che non me l'aspettavo e Luca ride.
La sua pancia sotto le mani trema e io gli do un pizzicotto.
"Finiscila e vai piano!!"
Visto che non ha intenzione di rallentare gli do altri tre mila pozzicotti.

Incosciente state in moto lui guida a 120 e tu gli fai i pizzicotti??

Giusto. Piano B
"Luca ti devo dire una cosa importantissima ma per dirtelo devi andare piano"
"Cosa?"
Cascato.
"Se vai piano appena arriviamo te la dico"

Luca rallenta e dopo 10 minuti stiamo al bar.
Come al solito mi aiuta a togliere il casco e mi guarda negli occhi.
"Allora dimmi?"
"Che ore sono?
"Le 5 e 20"
"Ok,andiamo se no facciamo ancora più tardi"
"Aspetta aspetta che mi dovevi dire?"-cerca di afferami il braccio ma scappo dalla sua presa e gli rivolgo un sorrisetto.
"Sai che me la paghi sia per avermi preso per il culo che per i pizzichi vero?"
Faccio spallucce e lui alza gli occhi al cielo divertito.
Dopo di che entriamo e vediamo Giorgia e Manu che si stanno baciando. Sono dolcissimi ma Luca deve rovinare sempre questi momenti.
"Ragazzi niente efusioni in pubblico e soprattutto se la ragazza in questione è mia sorella"
I due si staccano subito,la mia amica è diventata rossa mentre il suo ragazzo si gratta il collo evidentemente imbarazzato. Do una gomitata a Luca nelle costole e poi mi siedo.
"Non dadegli retta siete dolcissimi "
Mi sorridono entrambi.
"Ci avete messo un po di tempo eh?"
"Si la signorina è lenta a vestirsi"
"Questo non vuol dire che ci potevi far ammazzare in moto"
Alza le spalle e prende il menù "Andavo piano"
"Immagino Luca"-lo riprende la sorella.
Il ragazzo accanto a me sta per ribattere ma arriva una cameriera.
"Desiderate ordinare?"
Il primo a parlare è Manuel:-"Per me un panino doppio con salame"
"2"-interviene Luca-"voi ragazze?"
Io e Giorgia ci guardiamo e ci capiamo immediatamente.
"Un tramezzino prosciutto e formaggio. Se ce lo può dividere in due"
"Certo e da bere?"
"Acqua"-rispondiamo immediatamente insieme io e Giorgia.
I ragazzi ordinano sempre le birre ma oggi no.
La cameriera annuisce e se ne va.
Luca e Manuel sbuffano irritati così io e Giorgia proviamo a fargli tornare l'umore come sempre.
"Scusati ragazzi ma devo dire una cosa a Manuel. Vi dispiace se ci allontaniamo un attimo?"
Scuoto la testa e lo stesso fa Luca con lo sguardo confuso.
Anche Manuel è confuso. Si capisce palesemente dalla sua faccia. Prende la mano di Giorgia che le sta porgendo e si avviano verso l'uscita del bar.
Prima che possano uscire Manuel si gira verso di noi e io gli faccio un sorrisetto con un sorriso furbo.

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