capitolo 8

138 58 1
                                    

Lontano dalla città, isolata tra le colline si trovava la villa che aveva affittato Ren.
Una persona comune avrebbe pensato che fosse stupenda, ma non loro.
Perfino il tempio è migliore di questa villa. Con tutti i soldi che posside avrebbe potuto comprarne una migliore. Pensò Akane.
I comportamenti che assumevano i suoi coetanei li facevano apparire come diciottenni quando alcuni ne avevano quattordici ancora da compiere.
La casa era stata addobbata con festoni, striscioni e soprattutto una moltitudine di luci che, unite alla musica assordante, la facevano sembrare una discoteca. In giardino un bar che dava sull' enorme piscina, vendeva alcolici e droghe di tutti i tipi. Akane non amava stare con tutte quelle persone, ma soprattutto era intollerante verso tutti quei ragazzini della sua età che per motivi mediocri, fumando, ubriacandosi o ancor peggio drogandosi, si rovinavano per sempre la vita pur essendo così giovani. Tra tutte quelle persone c'era anche Ren, seduto su un divano, circondato da ragazze. La guardò quasi si sentisse desiderato. Gli lanciò il regalo urlandogli un 《Buon compleanno》che trasmetteva tutta la svogliatezza e la costrizione a trovarsi lì che non si preoccupò di nascondere.
Shin non aveva idea di dove si fosse cacciato, ma in quel momento voleva solo trovare un luogo in cui poter riposare la mente: il volume era decisamente troppo alto. Esplorò la casa.
Riuscì a trovare, nell'unica zona deserta della casa, una stanza dalla quale si accedeva ad un grande balcone.
Da quel luogo la musica non si sentiva e, grazie al buio più totale da cui era avvolto, era perfetto per osservare le stelle.
Le stelle erano la sua passione più grande, non per un motivo particolare. Le adorava per il semplice fatto che, in ogni luogo, nonostante le difficoltà, i sentimenti, i problemi, le disgrazie, loro erano sempre lassù, ogni notte, ad illuminare il cielo. Da piccola le capitava spesso che durante la notte si alzasse per ammirarle in tutta la loro magnificenza; a volte ci rimaneva ore, altre un tempo infinito.
Sentì dei passi, Ren l' aveva raggiunta. Si vedeva benissimo che aveva bevuto. Le se avvicinò. 《Sei proprio una cattiva bimba: ti invito al mio compleanno e ti rintani qui da sola... non sei stata affatto gentile prima. Avresti potuto venire da me...》disse barcollando.
《Ne avevi già abbastanza di ragazze intorno a te, non ti servivo anch'io》rispose impassibile.
Le allungò una mano afferrandole una ciocca di capelli. 《Che buon profumo. Sei bellissima. -indossava un paio di jeans, le sue solite trainers e una t-shirt nera.- e poi non puoi dire così! Io volevo solo te, ma non c'eri perciò... 》
Era decisamente troppo vicino, però non avrebbe potuto stenderlo con un colpo : era pur sempre il suo compleanno.
Alla chiacchierata si unì una terza persona: Shin. Afferrò il braccio di Ren e lo invitò ad andarsene.
L'amico non replicò; Shin era davvero spaventoso in alcune circostanze e quella ne era un esempio.
Rimasero solo loro.
《Grazie Shin.》 Sospirò lei.
《Non hai ancora smesso di guardare le stelle, eh? Le vecchie abitudini rimangono. -Akane era sorpresa dalle sue parole: non gliene aveva mai parlato.- quando eri piccola la notte eri sempre con quella faccia da ebete a guardare il cielo notturno. Con il tuo pigiamino rosa a pois sia in estate che in inverno, anche con la neve -le sorrise felice- e io ero sempre dietro di te che ti guardavo e pensavo che tu, per me, eri proprio come loro. Ai miei occhi brillavi sempre.》

SheliakDove le storie prendono vita. Scoprilo ora