La stanza era molto ampia, illuminata da luci a risparmio energetico di ultima generazione poiché sprovvista di finestre. Sul muro opposto alla porta d'accesso era posizionato un enorme schermo interattivo e tridimensionale che riportava le informazioni riguardanti la missione, ancora sconosciuta. Il viola magnetico che avvolgeva la stanza ricopriva tutte le pareti e pure il pavimento. Il grande spazio era occupato da tre divani di velluto scuro disposti ai lati di un piccolo tavolino in cristallo, situato nel centro della stanza.
《Così tu saresti il nostro capo?》 Chiese sprezzante il ragazzo davanti a lui. A occhio e croce aveva la sua stessa età, era alto e muscoloso con una carnagione chiarissima.
Gli occhi grandi brillavano di un verde assoluto che era in netto contrasto con i capelli ramati, raccolti da una fascia quanto bastava affinché non gli cadessero giù per il collo lungo e possente.
《Buongiorno a te. Sì, come hai potuto intuire da oggi lavoreremo assieme.》 rispose Kevin rivolgendo lo sguardo anche agli altri due nuovi compagni.
Erano tutti abbigliati allo stesso modo: una camicia color sabbia su dei pantaloni mimetici che terminavano dentro degli scarponcini neri.
Sul divano alla sua destra c'era un ragazzo steso a occhi chiusi, era in posizione di relax: aveva le braccia piegate sotto la nuca per sostenerla, il corpo rilassato che occupava tutta la lunghezza del giaciglio e lasciava fuori solamente i piedi. Lo osservò con più attenzione. Aveva lineamenti duri e spigolosi e l'espressione rilassata di un bambino. La carnagione color mattone era in perfetta armonia con i lunghi dred bruni che gli coprivano il capo. 《Sono l'agente Pluw, piacere di fare la vostra conoscenza.》disse muovendo solo la mandibola.
Il restante membro della nuova squadra si sollevò riportando il peso sui due arti inferiori. Kevin a prima vista non l'aveva notato, tuttavia a guardarlo meglio si accorse che colui che aveva di fronte, in realtà era una ragazza. Non era particolarmente alta e all'apparenza piuttosto esile. Tuttavia emanava un aura tutt'altro che comune. I capelli corti scuri erano tutti rasati fuorché il ciuffo che non passava inosservato a causa delle ciocche che terminando assumevano una colorazione biondo platino. Ma ciò che più la contraddiceva dalle normali persone erano i suoi occhi allungati color oro stupefacente. Era la prima persona che vedeva con quegli occhi.
《Piacere di conoscervi il mio nome è Shiva. Potrete chiamarmi così. Spero che andremo d'accordo. 》 Salutò la ragazza.
《Il mio nome invece è Ren.》 Si presentò anche il primo ragazzo.
《Ora è venuto il mio momento direi... Il mio nome è Kevin. Piacere mio. Come ben saprete oggi inizieremo la nostra missione, che per me è ancora ingnota, e sappiate che ci richiederà qualche tempo.》 Annunciò il nuovo capo.
《Di questo ne eravamo consci quando abbiamo deciso di intraprendere questo percorso di lavoro.》sospirò Pluw.
《Bene, è arrivato il momento di mettersi all'opera! Sono proprio curioso!》 Dichiarò Ren. Si diressero tutti verso lo schermo multimediale. Disposti in cerchio osservarono i dettagli della missione. Sostanzialmente si trattava di ricerca e cattura di due soggetti. Erano permessi tutti i mezzi purché fossero stati portati alla base ancora in vita.
Sembra troppo semplice, ci deve essere dell'altro, altrimenti una tale missione non sarebbe mai stata affidata all'organizzazione. Bisogna vedere chi sono i due soggetti. Pensò Kevin. Proseguì a leggere le informazioni fino a che finalmente trovò i nomi e le foto delle nuove prede. Gli venne un colpo.
《Shin Kobayashi e Akane Saito?! Ricercati dall'organizzazione?! Ma che scherzo è questo? Ci andiamo a scuola insieme!》 Esclamò Shiva che fu subito seguita da Ren: 《Oi oi oi...il mio caro Shin chissà cosa avrà combinato... si è cacciato proprio nei guai. Sarà stata tutta colpa di quella sgualdrina. 》
《Sgualdrina! Akane? Come osi? Vuoi litigare?》 Si scaldò Shiva.
《Bene, non mi sembra il caso di fare come i bambini. Smettetela, ricordate il motivo per cui siamo qui. I sentimentalismi lasciateli fuori dal lavoro. Se vengono a scuola con voi tanto meglio, vorrà dire che concluderemo la missione in fretta.》intervenne Pluw.
《Io non capisco come fai ad essere sempre così calmo Pluw, non sei curioso? Normali studenti ricercati dall'organizzazione! Chissà per quale motivo!- disse Ren indicando lo schermo e fece scorrere tutte le informazioni loro riguardanti- su di loro siamo a conoscenza unicamente dell'indirizzo, del fatto che abitano con il loro maestro e che vivono assieme...- realizzò ciò che aveva appena letto ad alta voce- Coooooooosaaaaaaaa! Quei due vivono assieme!》 Si stupì Ren.
《In effetti hai ragione, non sappiamo nulla sul loro conto. Oggi come oggi è molto difficile, no che dico impossibile sfuggire alle intelligence, ormai qualunque cosa tu faccia viene registrata ovunque. Penso che il loro sia un caso più unico che raro.》 Sembrò interessarsi anche Pluw.
Kevin invece non sapeva che dire ma soprattutto cosa fare. Non aveva idea di dove fossero finiti i suoi amici, forse avrebbe potuto sfruttare la missione a suo vantaggio per ritrovarli, tuttavia questo avrebbe giovato anche anche l'organizzazione che non aspettava altro se non trovarli. Sopratutto Kevin aveva fiducia in loro e sapeva che se l'avevano lasciato solo c'era una ragione più che valida. Allora la cosa migliore che avrebbe potuto fare sarebbe stata prendere tempo e fingere di cercarli, ma allo stesso tempo approfittarne per pensare ad una strategia per aiutarli nel malaugurato caso in cui li fossero riusciti a trovare. Sospirò. Il problema era convincere i ragazzi presenti nella stanza in cui si trovava.
《CAPOOOOOO!》era stato Ren a urlare. Molto spesso in sua compagnia, sembrava di avere a che fare con un bambino anziché con un ragazzo della sua età per di più nell'organizzazione.
《Ehm si, scusate cosa stavate dicendo? 》Si riscosse Kevin.
《Finalmente, temevamo che fossi caduto in uno stato di profonda trance!...》Continuò Ren finché non fu interrotto da Pluw: 《Stavamo dicendo che questa missione si prospetta parecchio interessante perciò vorremmo prendercela con calma e prima di consegnare i due ragazzi vorremmo trattenerli per fare loro alcune domande.
A volte dio è particolarmente compassionevole con gli esseri umani... Grazie infinite si ritrovò a pensare Kevin.
《Bene, sono pienamente d'accordo con voi ragazzi. Al lavoro!》li incitò.
Discussero su come si sarebbero spartiti il lavoro e formarono due gruppi: ad occuparsi di trovare dati tra gli archivi rimasero Pluw e Shiva, invece agli altri due spettò la missione pratica di ricerca.
Shiva e Pluw raggiunsero il piano di ricerca. Era un laboratorio enorme di dati, a sinistra si diramava una libreria contenente libri storici e moderni mai stati resi pubblici per i loro dati top secret che per accedervi, a seconda del libro, era richiesta una licenza a volte pari a quella del capo di stato. I due ragazzi si diressero verso la parte destra, quella più di recente costruzione, adibita alla ricerca scientifica e tecnologica. Le prime stanze che si lasciarono alle spalle contenevano macchine appena sviluppate e alcune ancora in fase beta che si portavano appresso una moltitudine di innovazioni, soprattutto nell'ambito della completa abolizione della privacy per la raccolta di informazioni.
Successivamente passarono oltre, in ordine, i laboratori della scientifica, la sala monitor delle telecamere di tutto il globo, le salette per le riunioni e le presentazioni fino a che arrivarono alla loro destinazione: il Brain centre. Il Brain Centre era la sala centrale da dove passavano tutte le informazioni che nel mondo si scambiavano, anche in tempo reale. Ogni minimo messaggio nel dettaglio, prima di raggiungere il destinatario passava di lì. Dal semplice messaggio di un civile: 《Ciao mamma, arrivo tra un'ora》al segnale che le gomme inviano ai sensori della macchina, dal numero esatto delle merci di scambio tra un paese e l'altro, al minimo pezzo di puzzle fuori posto... ogni cosa veniva analizzata in quella stanza. Tutto ciò era possibile grazie, o a causa, a seconda dei punti di osservazione, dell'avanguardia tecnologica nel mondo ormai diventata schiacciante nel vero e proprio senso della parola.
Shiva e il compagno si sedettero in due postazioni isolate rispetto alle altre. Entrambi avevano scelto come mezzo di ricerca un computer, non propriamente nuovissimo, anzi, al contrario, era paragonato agli altri una scatoletta preistorica. In realtà, non avevano scelto a caso, perché unicamente quei sistemi avrebbero permesso loro di cercare come meglio credevano, ma soprattutto non avrebbero lasciato tracce del loro lavoro.
Accesero il monitor.
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Sheliak
FantasyIn un futuro prossimo Akane e Shin vivono serenamente la monotonia delle loro giornate tra scuola e allenamenti da comuni studenti quattordicenni. Quando un bel giorno incontrano Kevin, un membro di un'organizzazione coinvolta in tutti gli affari se...