capitolo 7

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《Saito?!》

《Aye!》Akane Si alzò in piedi. Si era addormentata.
Il professore stava spiegando.
Le aveva fatto uno scherzo Ren, il compagno di giochi di Shin.

《Si? sapresti spiegare tutto, Akane?》

《No, mi scusi prof.》
Giuro che dopo lo ammazzo pensò Akane.
Ren era un bel ragazzo, alto, dai capelli ramati e gli occhi verdi, la sua carnagione era molto chiara a differenza dei suoi compagni, Akane esclusa perché i suoi tratti albini non potevano competere con nessuno.
Terminarono le lezioni. Akane e Shin si precipitarono fuori dalla classe.

《Akane, aspetta!》 Shiva le era corsa dietro.
《Ciao, Shiva. Dimmi tutto》
《Stasera ci sarà una festa, Ren ha prenotato per tutta la scuola una villa in montagna dove festeggerà il suo compleanno. Mi ha chiesto di invitarti e di invitare pure Shin, però essendo già scappato potresti chiederglielo al posto mio? A stasera!》disse e tornò da dove era venuta.

Arrivò a casa e si fiondò nell'arena. Shin la aspettava.
Akane attivò il suo menù e attivò EQUIPAGGIAMENTO.
Appropriatasi della katana iniziò il suo allenamento.
Le lame si scontravano e si allontanavano in un armoniosa danza.
Il maestro li guardava dal tempio.
《Stasera Ren ci ha inviati ad una festa per festeggiare il suo compleano》
《Wow, ci sarà parecchio cibo! Non vedo l'ora!》
《Intendi andarci? 》
《Certamente e come è ovvio che sia verrai anche te!》
《Non lo sopporto per più di un secondo quello lì! Figurati una serata intera!》
《Se ti batto verrai con me.》
《OK》
Shin ebbe un'idea. Corse via e si fermò solo nella radura. Ripresero a combattere.
Sfruttò la magia di quel luogo per vincere: attirò Akane sulla sponda del fiume e le fece uno sgambetto. Era stata disarmata, la vittoria era sua.
Akane però lo afferrò e lo trascinò in acqua.
《Ora siamo pari》 scherzò.
L'amico non aveva ancora finito, si affogarono, si lasciarono barcate d'acqua e giocarono per un tempo interminabile.
《Sembra che non siano ancora passati tutti questi anni》
Shin le se avvicinò, la prese in braccio e disse: 《quando eravamo piccoli non ci sarei mai riuscito.》
《Perché ero troppo più forte di te》 le rispose compiaciuta.
Shin ebbe una strana sensazione.
Il vento soffiava diversamente, stava per arrivare una tempesta.
Tenendola stretta a sé tornò alla villa.

《Sbrigatevi a farvi la doccia, altrimenti vi prenderete un raffreddore.》
《Sissignore.》 Risposero in coro.
Akane scelse il bagno dell'ala ovest, l'altro quello dell'ala est.
Ultimamente quando era sola, le capitava spesso di provare un'ansia opprimente che la divorava dall'interno. Si sentiva dentro che presto sarebbe accaduto qualcosa di enorme e non faceva che aumentare la sua preoccupazione.
Il bagno era enorme per una sola persona, da piccola in quella stanza stava sempre con Shin e ogni volta, mentre la mamma li lavava, guardavano il cielo grazie all'enorme vetrata che fungeva da soffitto.
Uscì dalla vasca e si rivestì, indossò una canottiera e quando si stava per infilare i suoi jeans preferiti sentì un rumore. Era stato quasi impercettibile, ma nulla poteva sfuggire ai suoi sensi super affinati che aveva forgiato vivendo tra i boschi con Shin.
Per un attimo sorrise.
Tutte quelle notti insonni passate nella foresta per cacciare qualche preda o solo per trovare Shin. Se all'inizio mi avevano spaventata poi erano diventate parte della quotidianità.
In un momento come quello si ritrovò a ricordare quei tempi.
Aveva individuato il nemico, sarebbe arrivato dalla finestra. Con una calma impensabile per quella situazione, si infilò i pantaloni.
3 ... 2... 1...
La finestra venne aperta. Akane si precipitò ad attaccare il nemico. Schivò il colpo.
La figura indossava solamente dei jeans, il petto era scoperto e i capelli ancora bagnati.
《Akane! - Shin!》urlarono in contemporanea.

Shin finito il bagno avvertì chiaramente la presenza di un estraneo sopra la sua testa.
Non aspettò che attaccasse, fece la prima mossa, abilmente senza emettere suoni uscì dalla stanza e saltò sul tetto. Era buio ma grazie alla luna riuscì perfettamente a intravedere i lineamenti di un uomo e soprattutto quando si girò, quell'inconfondibile scritta sul divisa. Era dei servizi segreti.
Lo seguì, ma quando fu sicuro di averlo raggiunto si trovò di fronte lei.

Avevano raccontato tutto l'accaduto al maestro.
Il suo commento fu: 《Accipicchia, non mi sarei mai aspettato che quella gente sarebbe arrivata così in alto. Ragazzi, ora ho una commissione da svolgere, domani vi devo parlare.》
Il maestro era sempre stato molto misterioso perciò non si stupirono.

In casa rimasero solo i ragazzi, erano in cucina. Akane si asciugava i capelli e Shin era sdraiato sul divano assorto nei suoi pensieri.
Il televisore era acceso e al telegiornale mandavano in onda le notizie.

Akane non poteva fare a meno di pensare alle condizioni nelle quali si trovava il mondo.

Non esisteva la magia però questa mancanza era compensata dall'incredibile sviluppo della tecnologia che aveva abbattuto il confine tra possibile e impossibile.
Per esempio quando combatteva con Shin utilizzava il suo menù, una barra tridimensionale che racchiudeva tutto ciò che possedeva e toccandolo materializzava ciò che le serviva.
Però c'erano una moltitudine di innovazioni oltre che di uso civile, di utilizzo militare.
Una guerra anche piccola, a quei livelli, avrebbe distrutto il pianeta.
Gli USA erano in conflitto con dei terroristi i quali non avrebbero esitato ad usare armi di ultimo livello pur di vincere. Era una battaglia ad armi impari e quelli che ovviamente avrebbero perso tutto sarebbero stati i civili.
Akane non poteva fare a meno che stringere i denti, d'altronde era un civile completamente impotente di fronte ad un problema umanitario di tale portata.
Se solo potessi fare qualcosa. Tks.

Shin si alzò in piedi.
《Andiamo alla festa.》





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