capitolo 9

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Akane attese la fine del discorso per replicare: 《Mi hai appena chiamata faccia da ebete?!》
《Esattamente.》
Gli tirò un pugno in testa e, mentre l'amico si teneva le mani sulla nuca per il dolore, si sedette sul largo parapetto incrociando le gambe.
《Ho una brutta sensazione, il maestro stasera era diverso rispetto al solito... questa volta ho come l'impressione che sia iniziato qualcosa che va oltre le nostre competenze》 dichiarò.
《In un modo o nell'altro ne usciremo come abbiamo sempre fatto, stai tranquilla. Senti, tornando alla festa, non ne ho più voglia di stare qui. Ti va se ci separiamo dagli altri? E poi ho se sentito che questi boschi sono abitati da particolari animali... facciamo una gara a chi ne trova per primo uno?》la invitò.
《Ci sto.》accettò la sfida.
Si separarono e corsero in direzioni opposte per esplorare la fittissima foresta.
Pochi minuti dopo Akane raggiunse una cascata che si gettava in un lago di modeste dimensioni, ma più che sufficiente per dissetare gli abitanti della montagna.
Il gioco è fatto. Pensò. Scattò e si posizionò su una roccia nei pressi del lago. Chiuse gli occhi. Ora devo solo attendere. pensò.

Shin nel frattempo arrivò nell'unica zona della foresta in cui non erano presenti né alberi né alcun tipo di nascondiglio.
《 Ora dove intendi nasconderti, Carciofo? Pensavi che non mi fossi accorto di un simile inseguitore? Mhp, ma per carità! Non farmi ridere! Altro che servizi segreti! 》 sghignazzò.
La figura che li aveva seguiti da quando erano usciti dall'appartamento si mostrò. Dall'aspetto avrebbe potuto sembrare un agente dei servizi segreti, ma non sarebbe mai riuscito a incutere terrore nemmeno in un bambino a causa della sua acconciatura: i suoi capelli erano uguali alla testa dei carciofi.
Shin non riuscì a trattenersi e rise a crepapelle di fronte al suo avversario. Questo non fece che irritarlo infatti replicò: 《ma senti da che pulpito viene la predica! Femminuccia! 》 il nemico probabilmente se fosse stato più anziano non avrebbe mai ascoltato una simile provocazione, però cosi non accadde proprio perché al massimo avrebbe potuto avere un paio d'anni in più di Shin.
Il loro combattimento non fu unicamente corporale, ma soprattutto verbale: tra un pugno e l'altro si urlavano insulti. Chiunque li avesse guardati avrebbe pensato che quella fosse una comune rissa tra ragazzini scalmanati.
Shin riuscì ad arrivare alla gola dell'avversari: aveva vinto.
《chi sei e per chi lavori? Cosa vuoi da noi?》
《Uccidimi pure, non te lo dirò mai》
《come preferisci. Lo scoprirò da solo, addio》 gli stritolò il collo.
《 No! Aspetta, aspetta! Te lo dirò, non uccidermi 》 quando Shin udì le sue parole si fermò, ma la sua attenzione si concentrò maggiormente su un sibilo che proveniva da nord.
Bersaglio ore due, 1500 metri di distanza, il proiettile si sta avvicinando pensò. Socchiuse gli occhi per migliorare la messa a fuoco del cecchino. Il nemico stava fuggendo, non è necessario preoccuparsi, il bersaglio non sono io, ma Testa A Carciofo. Rifletté.
Il suo corpo agì d'istinto, si frappose tra la traiettoria del proiettile e Testa A Carciofo.
La pallottola gli trapassò il braccio da parte a parte. Non emise un gemito. Testa A Carciofo urlò disperatamente pensando di essere stato colpito, tuttavia quando realizzò il gesto di Shin, il suo tono si ridusse a un bisbiglio: 《Perche l'hai fatto?! T-t-tu non mi conosci nemmeno... e oltretutto sono un tuo nemico...》
《 Non ringraziarmi, prendila come un'iniziativa personale. Detesto vedere una vita spegnersi, che sia di un amico o di un nemico non importa, la vita ha un valore inestimabile. Non sono gli uomini a poter decidere quando o come spegnerla, quel compito spetta solo a Dio. Su andiamo.》
Era esterrefatto, nessuno aveva mai fatto una cosa simile per lui. Riuscì a dire solo una parola: 《Grazie.》

Akane era diventata parte integrante dell'ambiente, il suo respiro era un tutt'uno con l'acqua, il suo corpo immobile e i suoi occhi spalancati.
Come aveva previsto venne a trovarla la creatura che stava aspettando: il lupo della foresta di cui tanto aveva sentito parlare.
L'animale si dissetò nelle acque dolci e la vide. Aveva gli occhi di una bestia. Lei non aveva paura, anzi fremeva dalla voglia di combattere era un avversario temibile. Sorrise e gli andò incontro. Non alzò un dito, decise che quello sarebbe diventato il suo famiglio, era proprio così che avrebbe dovuto essere il suo più fedele alleato: con quella luce negli occhi che non si sarebbe spenta al cospetto di nessuno, un'incredibile voglia di vincere e un'assoluta mancanza di paura. L'aveva trovato.
Quando varcò il suo spazio vitale la bestia l'attaccò, le zanne le affondarono la tenera carne della spalla sinistra. Sentì il calore del sangue ricoprirle il corpo, non le causava molto dolore.
Gli allenamenti del maestro sono molto peggio, questo a loro confronto è un infinitesimo. Pensò pressocché divertita.
Per la prima volta l'essere esitò: non gli era mai capitato che le sue armi fossero inefficaci, non seppe che fare, osservò la ragazza cercando una spiegazione.
《Già, contro di me non puoi nulla, cosa farai ora? Ti arrenderai?》lo provocò.
Ringhiò e corse via.
Ho fiducia in te, so che non mi deluderai, ti aspetterò qui. Si convinse Akane. Il sorriso non l'aveva abbandonata per tutto il tempo.
Non passarono cinque minuti che dalla vetta dell'albero sopra di lei si sentì un fruscio. Non fu necessario accertarsene, sapeva benissimo chi era il suo sfidante.
Questa volta schivò l'attacco aereo e fece altrettanto con i successivi colpi, passarono ore.
Il lupo ad un certo punto cedette, le zampe non lo reggevano più, nonostante continuasse a rialzarsi finiva con l'essere nuovamente a terra.
L' albina sorrise e affermò: 《Complimenti. Hai superato le mie aspettative, può bastare.》
Lo raggiunse e con grande abilità padroneggiò le sue doti curative e gli rimarginò tutte le ferite. Nonostante lei non avesse combattuto, il lupo era pieno di tagli causati da altri combattimenti. Quando finì si distese al suo fianco. Quel movimento le provocò non poco dolore. Gli prese il soffuce muso tra le mani e lo baciò sulla testa dichiarando: 《Da oggi diventerai il mio famiglio, sarai il mio miglior amico, nonché miglior alleato.》 Dopodiché si concesse di stringere i denti, doveva curarsi prima che le fosse venuta un'infezione.
L'animale comprese il danno che le aveva inflitto e le leccò la ferita.

La fasciatura le copriva il collo e la spalla; era andato tutto liscio.
Finalmente si guardarono negli occhi, trovarono un avversario degno di loro stessi.
Il lupo si accovacciò al suo fianco. 《Qual è il tuo nome?》gli chiese.
Il lupo con le zampe incise sul terreno tre lettere: G I N.
Akane lo accarezzò dicendo: 《Piacere di conoscerti Gin! Il mio nome è Akane, spero che diventeremo amici!》
Il lupo ululò quasi le avesse voluto rispondere.
Sorrise. Si alzò, ora doveva solo trovare Shin.

Non ci volle molto, dieci minuti dopo assieme al suo nuovo amico entrò in casa; la luce era accesa.
Non si sarebbe mai aspettata di vederlo con un braccio sanguinante in compagnia di uno sconosciuto.
《Cosa ti è successo?》gli domandò.
Testa a Carciofo si spaventò vedendo il lupo e afferrò la sun arma.
《Hey, metti a posto quell'aggeggio! Lui è un mio nuovo amico! Il suo nome è Gin》lo riprese compiaciuta.

Mentre Akane curava la ferita dell'amico le raccontarono quanto era accaduto.

《È arrivato il momento che vi spieghi perché sono qui con voi.》spiegò e iniziò a raccontare la sua storia: 《Circa quattro anni fa una notte mi svegliai nella mia stanza in seguito ad un grande botto e corsi subito dai miei genitori. Quando li trovai, davanti a me, vi erano unicamente i loro corpi inermi con un proiettile in testa, e il loro assassino che mi fissava. Decise di risparmiarmi la vita però mi disse che un giorno mi avrebbe chiamato per ripagare il mio debito e che fino a quel momento avrei dovuto allenarmi come agente, specializzato in spionaggio e catture, nell'organizzazione.
Pensai che si fosse dimenticato di una nullità come me, invece puntualmente la settimana scorsa si presentò a casa mia. Per paura di morire decisi di seguirlo e scoprii che anche lui faceva parte dell'organizzazione, non saprei dire se fosse un sicario o altro, tuttavia mi comunicò la mia missione: avrei dovuto spieare e catturare proprio voi due. Il resto lo conoscete》
Non si stupirono particolarmente anzi erano le parole che si aspettavano di sentire, tranne per un particolare: l'organizzazione. Non ne avevano sentito parlare, neppure dal maestro.
《Comunque non mi sono ancora presentato: il mio nome è Kevin e giusto che lo sappiate... ho la vostra età: 14 anni》concluse.
Decisero che ne avrebbero parlato al vecchio la mattina seguente, al momento erano troppo stanchi.
Shin ospitò nella sua camera e Akane decise, dopo aver ottenuto il suo consenso, di dormire con Gin.

Nel frattempo, in una base segreta sotterranea nel centro di Kyoto, un'assemblea di persone discuteva. Tutti ascoltavano cercando di comprendere i dettagli della missione. Ognuno di essi possedeva un item sul quale era inciso un simbolo, lo stesso che si trovava all'entrata: un labirinto circolare diviso a metà da un bastone con un uncino rivolto a sinistra.
Tra quelle persone vi era anche il maestro. Il leader dell'assemblea mostrò chi sarebbero stati i nuovi bersagli. Sull'enorme schermo alle sue spalle comparve un'immagine che raffigurava due ragazzi: erano Shin e Akane.

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