Akane sbattè le palpebre. Il vento fresco che fino a poco prima li accarezzava sembrava essersi fermato. C'era una totale immobilità delle particelle, il vuoto. Nulla era animato. Il viso straziato di Gin era al centro di questo paesaggio dilaniato. Akane aveva pensato che fosse davvero bello quel luogo che probabilmente era tanto speciale solo grazie a Gin. Era davvero stupendo. Proprio così, era. Dal momento in cui il suo corpo venne ferito ogni cosa cambiò. Gin stava precipitando. Akane si gettò d'istinto verso l'amico eppure il suo corpo non l'assecondò. Non riuscì a muovere un muscolo quasi come fosse pietrificata. Un'immagine le attraversò la mente.
Un paesaggio apocalittico. Un castello in aria che si sgretola, seguito da tutto il mondo circostante e lei di fronte a quello scenario, impotente. Non poteva fare nulla, ma la cosa peggiore era che qualcuno di cui non riusciva a vedere il volto stava precipitando allo stesso modo di Gin, sotto i suoi piedi. E lei non poteva fare nulla.
Le lacrime silenziose le rigavano il viso.
Shin rapidissimo raggiunse il cadavere di Gin in quella caduta che non avrebbe avuto una fine. Con una strana manovra il veivolo animato tra le sue gambe lo aiutò a fermarsi nel punto esatto per poter afferrare Gin. Era salvo, perlomeno dalla caduta. Tuttavia il sangue non smetteva di sgorgare. Quel liquido caldo per Shin non risvegliava bei ricordi. Era diventato piuttosto instabile psicologicamente. 《Gin! Gin! Rispondi! Amico! 》 Urlò disperato Shin. Ormai tra le sue braccia vi era solamente un corpo inanimato.
《GIIIIIIIIIIIIIIN!》 Akane lacerò il silenzio che avvolgeva quel luogo con un grido disperato. Non era più conscia di sé. Aveva un dolore al petto che la stava distruggendo, quasi avesse appena ricevuto una pugnalata. Si accovacciò stringendosi le ginocchia con le braccia, appoggiandovisi con la testa mentre con la mano destra si strizzava con forza il tessuto della maglietta all'altezza del cuore.
Singhiozzando si lamentava tra sé a bassa voce:《Gin... avremmo dovuto stare assieme per sempre, avresti dovuto proteggermi le spalle per tutta la vita, non ti ho dato il permesso di andartene ora. Vieni subito qui! 》
《Stupido lupo, non osare scappare al tuo destino! 》 lo chiamò anche Shin.
《Ti prego...》Akane ora non glielo chiedeva più in tono autoritario, era diventato supplichevole, avrebbe fatto qualunque cosa per rivederlo davanti a lei.
Akane si sentì una mano accarezzarle la testa. Si girò per vedere chi fosse stato a disturbarla in un momento simile. La figura non ebbe il tempo nemmeno per un commento che fu scaraventata sotto sopra dalla violenza dell'abbraccio della ragazza.
《Hey fai piano, piano ! Guarda che ci facciamo male... mi stai soffocando! Potresti allentare la presa?!》 Le sussurrò all'orecchio il ragazzino.
《Gin! Gin! Gin! Sei ancora vivo! O mio dio! Grazie! Grazie!》 Ringraziò con tutto il cuore Akane. Qualsiasi cosa fosse accaduta era passata e Gin era nuovamente tra le sue braccia. Non le importava altro.
Shin intanto osservava la scena dal basso. Il corpo tra le sue braccia si sgretolò in tanti piccoli frammenti di luce che scomparvero l'istante successivo.
《Ma... che cosa è appena successo?》 Chiese allibito Shin mentre con gli occhi sbarrati continuava a fissare l'aria che riempiva il vuoto rimasto tra le sue mani.
Gin asciugò le ultime lacrime di Akane e dolcemente la spostò.
Guardò nella direzione da cui proveniva quel colpo che poco prima avrebbe dovuto ucciderlo.
《Vedete, il mio potere è abbastanza particolare come tutti del resto... tuttavia io riesco a creare qualsiasi cosa voglia utilizzando la luce. Infatti questo è ciò che ho appena fatto. Ho creato una copia di me per far credere ai miei assassini di essere morto. Subito dopo avrei dovuto raggiungerli, attaccarli e tornare da voi. Purtroppo non ho seguito il piano. Viste le emozioni che questa mia azione ha provocato in voi... ho deciso che prima vi avrei svelato il mio trucchetto. Inoltre c'è anche un altro motivo...》 spiegò Gin ma non riuscì a finire la frase poiché fu interrotto da una strana voce acuta.
《Gin! Sei davvero tu! Finalmente dopo anni torni a casa eh! 》una piccola bambina volandogli addosso lo avvolse in un caloroso abbraccio. Gin non si stupì alla vista di quella ragazzina e la salutò ricambiandole quell'abbraccio con tutto l'affetto che avrebbe potuto donarle. 《Sono a casa Rika.》le disse.
Shin non riusciva a ragionare... stavano accadendo troppe cose una dopo l'altra... non ci capiva più nulla. Però ora osservava la bellissima fanciulla tra le braccia del compagno. Aveva una bellissima chioma verde pastello corta sul ciuffo e lunga sulle spalle che ai lati terminava in due lunghe e sottili trecce nascenti appena sotto le orecchie appuntite.
Non le vedeva il viso ma i vestiti del medesimo tessuto e del medesimo taglio di Gin erano molto carini.
Rika, non appena si staccò dal conoscente, rivolta ai due stranieri chiese: 《Voi invece chi sareste? Come mai siete in compagnia del MIO Gin?》
Shin raggiunse Akane. Da quella posizione gli occhi cristallini della sconosciuta spiccavano sulle lentiggini che le ricoprivano il viso fino al piccolo nasino leggermente all'insù. Sulla testa inoltre indossava una specie di coroncina circolare dorata costituita da un solo filamento che si concludeva sulla fronte in un piccolo ciondolo la cui forma ricordava una foglia in movimento. Ciò che notarono immediatamente, però, furono l'arco e le frecce che portava sulla schiena.
Akane e Shin erano ancora troppo scossi per riuscire a risponderle perciò ci pensò Gin continuando: 《Lei è Akane, la mia padrona e lui, Shin, è il suo compagno. Devi sapere che nell'altro mondo Akane mi ha salvato dalla mia condizione di vita alquanto disdicevole ed è stato grazie a lei che sono potuto tornare qui. 》
《Allora sei un'eroina ! Avresti dovuto dirmelo subito! Il mio nome invece è Rika, sono la futura moglie di Gin》si presentò.
Ormai erano anni che Gin aveva lasciato perdere i suoi discorsi, piuttosto intuì subito che i suoi amici stavano cercando spiegazioni per l'arco e le frecce di Rika che sembravano, o meglio erano, le stesse che l'avevano ferito.
《Ragazzi dovete sapere che da piccoli noi due ci allenavamo sempre assieme con piccoli giochetti per testare le nostre abilità... e uno di questi era proprio quello di entrare nel territorio "nemico" ed evitare di rimanerci secchi. Perciò Rika mi ha ferito apposta per testare se fossi realmente io o meno.》
I due amici non commentarono ulteriormente anche perché battuti sul tempo da Rika che prese loro sottobraccio e continuò il suo volo verso est, nella direzione in cui erano diretti prima del loro incontro. 《Vi porterò nella nostra terra: il Regno di Lynx!》 Li informò.
Quindi ripresero il viaggio.
STAI LEGGENDO
Sheliak
FantasyIn un futuro prossimo Akane e Shin vivono serenamente la monotonia delle loro giornate tra scuola e allenamenti da comuni studenti quattordicenni. Quando un bel giorno incontrano Kevin, un membro di un'organizzazione coinvolta in tutti gli affari se...