Terzo capitolo

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"C'è mi stai dicendo che un ragazzo a caso sa tutto e anche di più della tua storia con Luca ?"

Sono già dieci volte che Arianna me lo chiede , dopo scuola l'ho costretta a venire qui a casa e da allora continuiamo a fantasticare su cosa possa centrare il mio amato Luca , perché si ancora lo amo , e quel bullo.

"A quanto pare si" affermo gettandomi sul letto rassegnata .

"Dobbiamo scoprire cosa è successo"la mia amica finge un'aria da detective e io non posso far altro che ridere delle sue buffissime facce .

"Non mi interessa Ari quello è passato , ciò che è stato e' stato " , mi guarda stupita , "Non vuoi sapere come mai ti ha abbindolata per più di un anno ? Non mi hai sempre detto che era strano che un ragazzo ormai diciottenne stesse con una ragazzina più piccola ? Quindi non vuoi scoprire cosa tramava? Il passato va ricordato , e se i bei momenti passati fossero solo una menzogna ?"si fa seria .

"Rovinerei il mio presente , a me basta ricordare il passato per quello che è , per quello che ho vissuto , ho passato momenti bellissimi con Luca e voglio che restino tali , ormai la nostra storia la tengo viva solo attraverso il ricordo e se persino il ricordo scomparisse ? Non mi resterebbe più niente ."

"Conoscere la verità ti servirebbe a cancellarlo definitivamente dalla testa "

"Non voglio."

A quel punto cala un silenzio di tomba.
Non voglio rovinare i momenti più belli della mia vita per colpa di un bulletto incontrato per caso.

"Arianna resti a cena vero?"
Mia madre fa irruzione in camera e la ringrazio mentalmente per aver messo fine a quella situazione abbastanza imbarazzante.

Visto che Ari non si decide a rispondere annuisco io al suo posto.

"Bene perchè ci sono anche Bruno e Giulia"
So già come andrà a finire ...

"Io e papà dobbiamo andare ad una cena di lavoro, staremo via solo tre ore ...."

"No"rispondo prontamente prima che possa finire la frase.

"Ok grazie andiamo fra un'ora"mia madre esce dalla stanza con un sorrisetto compiaciuto fregandosene completamente del mio "no".

Questa Me la paga .

"Ci conviene uscire Ari , godiamoci questi ultimi attimi di libertà che sta sera siamo relegate a fare da baby-sitter a due mocciosetti"

Usciamo veloci e non mi curo minimamente della frase di mia madre "tornate presto".

Io e Arianna facciamo una passeggiata su via del Corso , il posto che preferiamo in tutta Roma , sarà perché è pieno di gente e a noi piace tutta questa confusione o più semplicemente perché è qui che ci siamo incontrate .

Me lo ricordo come se fosse ieri quel giorno , il 31 Agosto di tre anni fa , ero in terza media e mia madre mi aveva chiesto di comprarle dei dolcetti perché ci avrebbero fatto visita dei parenti .

Nelle mani avevo un invitante vassoio di pasticcini al cioccolato ed era talmente grande che non riuscivo a vedere nulla davanti a me e fu così che andai letteralmente addosso ad Arianna , lei mi aiutò a rialzarmi e io l'avevo capito già da lì , da quella stretta di mano , da quello sguardo confuso ma allo stesso tempo divertito e dai quei occhioni marroni scrutatori , che saremmo diventate amiche , amiche vere .

Da quel giorno non la vidi più fino a quando il primo giorno di liceo me la ritrovai nella mia stessa classe , e' stato il destino , dovevamo essere amiche nonostante tutto.

"Ho fame" brontola Arianna interrompendo le mie riflessioni.

"Andiamo in quel bar , sembra carino "

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