Settimo capitolo

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"Lo so che ti piace fissarmi ma vorrei sbrigarmi a vincere questa scommessa " afferma con il suo solito tono beffardo e menefreghista .

Non devo fissarlo dannazione !
Non guardarlo , non guardarlo , non guard...

Lo stai fissando invece.

"allora sali?"dice ormai a corto di pazienza sbuffando sul motorino .

Lo stavo guardando di nuovo !
Lo so.

"Uhm , ecco , si"
ma cosa mi prende ? Adesso parlo anche a monosillabi ?
Veramente lo fai molto spesso.

Salgo sul motorino e lui parte senza considerarmi di striscio .

Della serie c'è una ragazza di nome Lisa seduta dietro di te su questo motorino , ma no tranquillo non farci caso , non mi arrabbio mica .

Mi da tremendamente sui nervi questo suo menefreghismo , questa sua arroganza , beffardagine e potrei continuare fino a domani ma la sostanza è che è un cretino patentato .

Parcheggia il suo veicolo fuori il parcheggio del Burger King e quasi mi viene da ridere ripensando alle supposizioni insensate di Arianna che sosteneva dovessi vestirmi "carina" perché forse mi avrebbe portata in qualche luogo galante .

"Qui va bene ?"mi chiede scocciato .

Ora o la smette o mi sente , e' stato lui a proporre questa cosa.

"Certo"affermo fingendomi gentile altrimenti dovrei tirargli addosso qualsiasi cosa trovi nell'arco di dieci metri .

Entriamo e ci sediamo in un tavolo precedentemente prenotato , almeno ha avuto la decenza di prenotare il posto .

Lui prende il suo telefonino e comincia a fare chissà cosa ma poco mi interessa .

Sono altamente a disagio davanti a questo ragazzo che praticamente non mi considera e pensa agli affari suoi.

"Ehm forse dovresti..."sto per dirgli di togliere il cellulare perché mi sento a disagio ma lui mi precede .
"cosa vuoi ? "Domanda scocciato .

"Forse dovresti essere un po' meno irritabile , scocciato , menefreghista e .."comincio ad elencare tenendo il conto con le dita.
"scusa puoi stare un attimo zitta ? Sono concentrato a giocare , sto vincendo la partita"mi interrompe.

Adesso gli rompo il bicchiere pieno d'acqua in testa , anzi potrei rovesciargli tutto il tavolo addosso .

Calma.

Cerco di placare i miei istinti omicidi per quel bambino non cresciuto e la cameriera , se così si può definire , arriva al nostro tavolo per chiederci le ordinazioni .

"Buonasera allora ragaz..." la voce dell'ochetta si strozza quando incontra lo sguardo di Nicolas e si trasforma in un gemito da gattino caramellato mentre mette in mostra la sua scollatura.

Sbava anche sai, non ci faccio caso!
L'importante è che non sbava sul cibo.
Esatto.

Alzo lo sguardo e la guardo meglio, un momento,questa qui già l'ho vista,ma dove?
"E tu che vuoi?" Mi chiede acida
Quella voce...ma chi diavolo è?

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