Capitolo dodici

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È più di due ore che sono distesa sul letto osservando il soffitto nella speranza di addormentarmi.
Ma la verità è che non ce la faccio,in questo momento chiamerei Arianna anche se sono le due del mattino .
Ma non posso.

Vorrei davvero risolvere le cose con lei ma mi ha ferita troppo, mi ha voltato le spalle in un momento di crisi.
Delle persone non bisogna mai fidarsi, ti giurano eternità e poi se ne vanno.

Ma io sono fatta così e lei deve ,anzi, doveva accettarlo.
Sono una di quelle persone che si fa troppi problemi su qualsiasi cosa , una che cerca sempre di capire cosa pensano gli altri per non si sa quale assurdo motivo , una che non vive bene semplicemente perché non sta bene.

Decido di dirigermi in cucina per bere un bicchiere d'acqua , appena arrivata infilo la testa nel frigo alla ricerca della bottiglia.
"Ciao"tuona una voce alla mie spalle,sobbalzo e per poco non sbatto la testa.
"Uh,ciao mamma"
La conversazione finisce qui e restiamo a bere silenziosamente l'acqua gelida.
"Come stai?"mi domanda all'improvviso.
"Mentirei se ti dicessi che sto bene"dico amaramente"tu?".
"Mentirei se ti dicessi che sto bene"ribatte.

Annuisco debolmente perché sinceramente non so cosa dire.
Mia madre mi ha appena detto che non sta bene ?
Vorrei davvero sapere cosa le succede ma decido di non parlare e di restare ad osservare i suoi occhi color ghiaccio che in questo momento sembrano così terribilmente scuri,spenti.

"Vivi ciò che hai e non rimpiangere ciò che avevi"dice così inaspettatamente che quasi mi spavento.
"Eh?"domando confusa dopo un po' .
"Non possiamo passare la vita a pensare agli errori del passato , il passato e' lontano ormai , nessuno lo ricorderà più .
Vivi ciò che hai ora , ridi fino a non avere più fiato , divertiti senza pensare a nulla , ama più di te stessa .
Perché poi in futuro rimpiangerai questo presente come stai rimpiangendo ora il tuo passato."

"Sento che questo è solo l'inizio"dico affranta.
"Cosa?"adesso è lei a non capire.
"Sento che questo è solo l'inizio,dovrò subire ancora tante cose ma io non lascerò che la vita mi tolga ancora qualcosa."
Sorrido amaramente e salgo su per le scale affranta più di prima .

********

"Concentrati a scuola e non fare casini"
"Buona giornata anche a te"dico ironica .
Mia madre mi rivolge uno sguardo truce poi mette in moto e scompare dalla mia vista .
Stamattina ha deciso di accompagnarmi lei altrimenti sarei arrivata nel duemilamai.

Scorgo Arianna parlare con Christian , mi pare si chiami così , mentre Vanessa la osserva da lontano e la guarda in cagnesco .
Chi capisce le persone me lo dica grazie , ne ho bisogno .

Sotto un albero scorgo Stefano , quel ragazzo strano ma simpatico che ho incontrato nel bagno.
Decido di avvicinarmi e una volta arrivata mi siedo accanto a lui senza dire niente , è concentrato ad osservare degli spartiti mentre in mano tiene una chitarra classica con su scritte numerosissime frasi sopratutto in inglese .

Ci sono anche delle immagini di musicisti famosi e scorgo una piccola fotografia in cui mi sembra lui stia con la sua famiglia .
"Ciao,che fai ?"domando dopo un po'.
"Hey"'mi saluta dolcemente"stavo cercando di suonare,ma non ci riesco"
"Come mai?"

"Non ho la giusta concentrazione"dice continuando a strofinare le dita sulle corde dello strumento .
"Ma hai gli spartiti"indico i fogli.
"Mh,la musica non è solo questo"
Toglie la chitarra dalle mani e la poggia vicino l'imponente albero.
Si avvicina di più a me e sussurra "cos'è la musica ?"

"Mh, un insieme di note?"dico retorica.
"Non in quel senso"ridacchia"per te , cos'è la musica?"continua .

"Un sollievo , il nostro animo , quello che noi non riusciamo ad esprimere a parole ma che essa sa esprimere .
Una liberazione , un conforto quando non hai nessuno con te "sembra stupito dalla mia risposta.
"E per te?"domando stavolta io.

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