Capitolo quattordici

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"C-cosa succede?"sussurro balbettando con il cuore in gola.
Guardo Luca , perfetto come sempre , ha un'aria così strana e inquietante che ho davvero paura di ciò che dirà .
Osservo poi Nicolas che guarda la scena compiaciuto.
Ma cosa sta succedendo ?
Nessuno parla,sono entrambi
intimoriti,titubanti,impauriti.

"Parla"esclamo e non so neanche io dove ho preso la voce, temevo di averla persa.
Luca continua a guardarmi intimorito poi sospira pesantemente.
"Non voglio che stai così"dice dopo un po'.
"Così come ?"
"Male."
"Pensavo non ti fregasse nulla di me"affermo schietta.

"E' vero"dice tranquillo e il mondo improvvisamente mi crolla addosso.
Un macigno ecco cos'è.
Tutto è stato un macigno da quando Luca e' entrato nella mia vita .
Un peso troppo grande da sostenere che ti schiaccia e tu non puoi far niente per salvarti .
Ci provi anche ma è troppo pesante.

Annuisce debolmente con il capo, era ovvio no? Eppure sento uno squarcio aprirsi nel mio petto, come se mi avessero appena pugnalato.
"Sai Lisa non sempre le cose sono come sembrano" si avvicina verso di me con passo calmo "a volte le persone non sono quello che dicono di essere" lo osservo mentre si stiracchia, con una calma impressionante.

"Noi però dobbiamo essere furbi e capire chi ci sta mentendo, perché altrimenti quelle persone potrebbero rovinarti la vita." Tira fuori il pacchetto delle sigarette e ne accende una "e io Lisa, io sono una di quelle persone, una di quelle che ti distrugge da dentro senza fartene accorgere."
soffia fuori il fumo formando delle nuvolette che si disperdono nell'aria "Sono una di quelle persone di cui non ti devi fidare, perché molto spesso mento su ciò che dico" manda un'occhiata divertita a Nicolas che aggronta la fronte, forse impietosito dalla mia situazione.

"E poi, pensavi davvero che io, potessi amare una come te? Una bambina viziata come te?" Scoppia in una risata profonda che coinvolge anche Nicolas.

Le gambe mi tremano,la gola e' serrata,gli occhi pizzicano e il cuore si rompe.
Non riesco a far uscire neanche un mugolio dalla mia bocca ,sono pietrificata.
"P-perché?"balbetto e non so dove ho trovato le parole,improvvisamente mi sembra di aver dimenticato perfino il mio nome.

Continua a buttare fuori il fumo non curandosi minimamente del fatto che a un metro da lui un cuore di un'ingenua ragazza si frammenta .
"Perché si Lisa,era tutto un gioco per me".
E ride.
E ora detesto questa risata che prima sembrava essere la ragione della mia .

"Ora vattene"mi urla contro.
Come faccio ad andarmene?
Come faccio se sono fatta di pietra?
Raccolgo i pezzi del mio cuore che ora non sono più neanche dei pezzi,sono schegge taglienti , affilate e mortali , capaci di uccidere chiunque.

E poi corro.
Gli occhi bruciano sempre di più e temo che tra un po' possano esplodere.
Piango , piango come non ho mai fatto prima .
Piango tra le strade di questa affollata città ma non mi interessa se mi stanno guardando.

Piango perché voglio scomparire dalla faccia della terra .
Piango Perché Sono stata ingannata, sia da Nicolas che da Luca .
Piango Perché quello che consideravo amore ha rigettato il mio cuore di nuovo in pasto ai leoni,Perché ormai non ne è rimasto più niente .

E non posso far altro che ripetermi che sono stupida .
Stupida,stupida,stupida.
Ingenua.
Perché mi faccio calpestare e sto zitta .

Vorrei piangere sulla spalla di qualcuno,ma se ne sono andati tutti .
E Vanessa , non so nemmeno se fidarmi di lei e di raccontarle questa cosa non me la sento.
Ma infondo ? Come ci si fa a fidare delle persone ?
Un giorno ti giurano amore e l'altro ti dichiarano guerra.
E io questa guerra non la posso affrontare perché le armi non ce le ho.

Perche questa guerra l'ho già persa in partenza.

******

Tre giorni.
Sono passati tre giorni .

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