Quarto capitolo

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Chiudo la porta , la riapro , poi la richiudo , conto fino a dieci e poi la riapro di nuovo .

"Nicola?"

"Veramente Nicolas"

Ah ecco come si chiama .

Hai meditato di ucciderlo per più di cinque giorni e non sapevi neanche il suo nome.

Dannata coscienza che non sta zitta un attimo!

"Cosa ci fai qui ?"chiedo titubante , sarò sicuramente rossissima in viso dato la figuraccia fatta .

Come si può aprire e richiudere la porta in faccia a qualcuno per cinque volte ?

"Non so come dirtelo"Comincia a ridere prendendosi gioco di me.

"C-cosa?"chiedo con gli occhi sbarrati .
"Bruno e' mio fratello"sputa acido.

Il vuoto , il buio , il fuoco , l'omicidio , lo sclero , il disagio , gli unicorni.

Se prima i miei occhi erano sbarrati ora sono letteralmente usciti fuori dalle orbite .

"Ah"dico ormai a corto di parole .
"Fammi entrare" afferma cercando di sorpassarmi .

"È casa mia" incrocio le braccia e gli sbarro il passaggio , lui si gira
"E quindi ?" e alza le sopracciglia .
"Quindi se non voglio farti entrare non entri ".

Mi scruta con i suoi occhioni verdi e io sostengo il suo sguardo con i miei grigi .È una battaglia senza vincitore ,le nostre pupille combaciano perfettamente, il mio sguardo è incastrato nel suo

Giusto per far vedere la sua forza ,mi sposta di peso ed entra in casa mia.

Bullo ,maleducato,scontroso,acido ,cos'altro posso aggiungere per descriverlo ?
"Bruno vieni,andiamo a casa"

In un lampo una chioma castana si lancia addosso a mister bullo mentre mia sorella guarda la scena con aria di sufficienza.

"Bruno dobbiamo finire il gioco" si mette a piagnucolare Giulia e mini-nicolas la segue in qualche luogo sperduto di casa.

Un momento ma Arianna? È volata via o si è dissolta?Un aiuto nei momenti di disagio estremo no?

Nicolas si butta sul divano con un tonfo . No ma chi si crede di essere?

"Scusa,puoi aspettare anche fuori tuo fratello" sbotto. Non può venire a casa mia e fare ciò che vuole!

"Sai ,nessuno mi ha mai cacciato di casa"
"C'è sempre una prima volta"
"Già.Luca è stato il primo a cacciarti ,ma non di casa ,dalla sua vita"
"Non sono fatti che ti riguardano"
"Oh si ,invece mi riguardano più di quello che pensi ,ingenua"

E le sue parole restano così ,a mezz'aria e io non ho la forza di rispondere.

"Perchè ti riguardano?" mi decido a parlare,ma la mia voce è un gemito strozzato.
Lo sento fare una risata amara.
"Non ti fidare di chiunque ragazzina,le persone non sempre sono ciò che sembrano o che dicono di essere,l'apparenza inganna,l'amore acceca"

Cosa vuol dire?Non ci capisco più niente.

"Sei solo uno psicopatico , ti conosco da sole ventiquattro ore e vuoi già sapere tutto della mia vita ?" Ora sono furiosa.

"Della tua no ma di quella di Luca si "

Vorrei ribattere qualcosa , anche la più stupida ma non ci riesco proprio , pensare a Luca mi fa perdere il lume della ragione e la voglia di andare avanti.

"Ho interrotto qualcosa ?" chiede Arianna facendo irruzione nella stanza .
"No"rispondiamo entrambi.
"Dove eri?"le chiedo .
"In bagno".

Quando mi serve , lei è sempre in bagno , ovvio.

"Ora tu e tuo fratello potete andare"affermo acida rivolgendomi al biondino schizzato.
"Con molto piacere " ,si alza , e chiama il fratello che in un lampo e' già qui .

"Noi andiamo " e se ne vanno , Bruno con un gesto buffo saluta mia sorella mentre Nicolas , maleducato quale è , se ne va senza dire o fare nulla .

"E così quello lì è il ragazzo in questione ?"mi chiede Arianna .

"Si , uno stupido"

"Si ma che figo!"

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"Che ore sono ?" Mi chiede Mattia che è dall'altra parte dell'aula . Vedo sull'orologio
e poi gesticolo in modo da fargli capire che sono le dodici e mezza .

È sempre così quando in classe c'è la Taglioni , tutti sbadigliano e chiedono ripetutamente l'ora al compagno che ha l'orologio o il telefonino.

La noiosa lezione di fisica viene interrotta dall'ingresso del bidello che annuncia una cosa che entusiasma tutti a parte me , la festa d'istituto .

Non capisco il motivo per cui debbano fare una festa scolastica all'inizio dell'anno e non alla fine .

Io non ci sono mai stata perché non mi piacciono le feste e in particolare questa .

"Andiamo vero ?"mi chiede Arianna entusiasta .
"Certo che no" affermo cominciando a scrivere le complicatissime formule scritte alla lavagna .

"Dai! Tutti gli anni te la perdi ".
"Meglio così "

"Mancini e Abate!" La professoressa ci sgrida e io rivolgo alla mia amica uno sguardo famelico che lei ricambia con uno sorriso di scuse.

Durante il resto della lezione la mia amica mi punzecchia e continua a ripetere la stressante frase "Dai andiamo" , io non la considero minimamente fino a quando non mi viene un lampo di genio .

"Okay verrò ", sul viso di Ari compare un sorriso enorme che si spegne non appena continuo la frase , "..ad una condizione ".

"Quale?"

"Se tu mi dici cosa succede tra te e Mattia , io verrò alla festa!"

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