Sesto capitolo

188 41 5
                                    

"È un'ingenua ragazzina se non ha ancora capito le mie intenzioni"

Le parole di Luca mi tormentano come un demone mentre provo a prendere sonno,sono ormai le quattro del mattino,e nonostante le due camomille bevute ,niente.

Mi rigiro e mi rigiro nel mio letto pensando a cosa mi sfugge,perchè è evidente che Luca non è come ho sempre pensato che fosse.Ma chi è davvero?

L'apparenza inganna, ecco cosa voleva dire Nicolas , ero accecata dall'amore che provavo per Luca da non rendermi conto di nulla .

Ma allora chi è Luca?Quali erano le sue vere intenzioni ?

Basta affliggermi con tutti questi enigmi, devo chiamare qualcuno.

"Lisa ma lo sai che ora sono?" risponde Arianna con la voce impastata dal sonno .

"Ari ma lo sai oggi che cosa ho sentito da Luca?"

"Cosa hai sentito?" subito la sua voce sia fa più attenta.

È una persona speciale,per te farebbe di tutto,sarebbe capace di piombare dentro casa tua in piena notte solo per consolarti.

Innumerevoli cose e persone in questi anni hanno provato a dividerci ,ma niente,dopo quasi tre anni siamo ancora qua .

Le confesso le mie paure ,le mie frustazioni ,i miei enigni irrisolti ,le innumerevoli domande ,tutto ciò che provo.

"Parla con quel coglione di Nicolas"afferma dopo svariati minuti di silenzio , rido piano per non fami sentire dai miei genitori che si chiederanno di quale malattia mentale io soffri e poi magari mi porterebbero anche dallo psicologo , mi ci vorrebbe proprio.

"Grazie per avermi ascoltata e scusa se ti ho chiamata a quest'ora e' solo che Nicolas poi Luca e io davvero..."ma non mi da il tempo di terminare la frase che subito comincia a parlare "Lisa davvero , chiamami quando vuoi , dove vuoi , con chi vuoi , chiamami anche solo per piangere, io ti ascolterò e insieme troveremo una soluzione , insieme"

La ringrazio per l'ultima volta e ci diamo la buonanotte anche se ormai è giorno.

Parlare con Arianna mi fa stare meglio non so perché , forse perché sono convinta che mentre parlo ,lei mi sta ascoltando davvero e non sta facendo finta come fanno molti .

Sento le palpebre pesanti e finalmente mi addormento.

*********

"Lisaaa sono le otto!" Stridula mia madre , mi alzo di colpo , oggi il ritardo non me lo toglie nessuno.

Comincio a prendere una maglietta a caso nell'armadio mentre mi lavo i denti.

"Porca tro..."mia madre spunta dalla porta e io mi correggo subito "porca trottola , sai conosci il gioco che , quella cosa che gira ."

Pessimo diversivo.

"Finiscila di sparare stupidaggini e sbrigati , come farò con te ? Mi farai impazzire."
Afferma poggiandosi una mano sulla testa.

"pazza già lo sei"bisbiglio.

Dopo dieci scleri da parte di mia madre e un buongiorno da parte di mio padre e mia sorella , corro fuori casa come una forsennata alla ricerca del mio caro autobus.

Eccolo lì , una visione , come quando hai fame e ti ritrovi davanti un pezzo di pizza.

Corro come non ho mai corso prima e una volta davanti alla portiera , quella si chiude e quel mezzo infernale se ne va lasciandomi qui , imbambolata dalla mia sfiga totale.

Cuori ImperfettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora