Suona la fastidiosa sveglia, ma chi cavolo è quella persona che le ha inventate? Ci voglio fare due chiacchere.
Con fare poco graziato scendo dal letto e decido in primis di farmi una bella doccia per svegliarmi del tutto.
Il primo contatto con l'acqua non è molto piacevole ma dopo un po' inizio a rilassarmi...
Esco dalla doccia e c'è lo specchio appannato!
Hai diciassette anni Valentina! Non puoi scrivere ancora sui vetri...
Sconfitta me ne esco prima di perdere il senno della ragione, mi fiondo sul telefono che non smette di suonare, mi devo appuntare di cambiare la suoneria perchè è a dir poco oscena.
Il primo messaggio è da parte di Nash che oggi non ci sarà a scuola...strano ieri sembrava star bene, quando tornerà gli chiederò ovviamente delle spiegazioni.
L'altro è di Cameron...Cameron?!
Apro subito il messaggio, lo leggo e inizio a saltare sul posto come una bambina, okay Valentina, contegno...contegno.
Cameron Dallas mi ha chiesto di uscire a prendere un gelato, non ci credo!
Spengo il telefono perchè gli altri messaggi erano del gruppo della classe, solite persone che non hanno fatto i compiti, persone che non li hanno scritti sul diario, che palle ma chiederlo direttamente in privato? No? Giusto perchè bisogna rompere a tutti.
Prendo il phone e mi asciugo un po' i capelli, poi scendo per fare colazione, e il mio umore peggiora sempre di più quando vedo mia mamma con le valigie.
"Mamma dove vai?" Chiedo facendo prendere un colpo a mio padre.
"Devo ripartire tesoro sono passati tre mesi molto velocemente, ma ti prometto piccola mia, che ritornerò per l'inizio dell'anno prossimo..." Dice con le lacrime a fior d'occhi.
É sempre stata dura lasciare me e papà, anche se non è la prima volta che parte e non torna per tanto tempo è sempre brutto.
"Come per l'anno prossimo?!"Dico sconvolta.
"Si tesoro, siccome sono stata di più qua con voi, devo stare più tempo in Italia."Dice con voce tremante.
"Mamma, chiamami sempre, faremo videochiamate, sai che questa casa é sempre aperta per te.
Mi mancherai un sacco!" E con queste parole abbraccio mia mamma come se fosse l'ultimo, lascio un po' di privacy a mio padre e li saluto per dirigermi a scuola.
Come al solito, cazzo, sono in ritardo...
Ma davvero? Non lo avrei mai detto.
Non rompere, non é giornata.
Cammino mentre ascolto la musica e la canticchio un po' quando qualcuno decide di placare quella pace che si era creata, strappandomi le cuffie.
"Ma che cazzo!?"chiedo senza neanche vedere chi sia.
"Sono Cameron, come mai così nervosa?" Domanda beffardo.
"Non sono nervosa é che solitamente non si strappano le cuffie agli altri di soppiatto!" Dico mettendomi una mano sul cuore.
É incredibile come quel fottuto ragazzo ha il controllo sulle mie emozioni.
Non so quasi nulla su Cameron Dallas, eppure ho la sensazione di conoscerlo da sempre.
"Ei, va bene che sono bello ma hai la bava alla bocca!" Dice modesto.
"Cosa?!"Dico diventando rossa.
Figura di merda numero uno, fatta.
Cazzo sono le 7:58, dovevamo muoverci se non volevamo una bella nota.
"Cameron dobbiamo andare siamo in ritardo tra due minuti aprono la scuola!!"Dico urlando e iniziando a correre.
Cameron mi prende la mano e fa intrecciare le sue dita con le mie mentre il vento per la corsa ci scompiglia i capelli, sembriamo una di quelle dolci coppiette davanti alla spiaggia d'estate con il sole che tramonta.
"Arrivati" Dice posando tutto il peso sulle gambe prendendo lunghi e dolci respiri.
Lo imitai, stavo per avere un'infarto.
Sentiamo la campanella suonare.
"Vedo che hai già fatto conoscenza..." Sento una voce dietro di me.
Mi giro ma non ma non c'era nessuno.
Sbuffo frustata, pensavo di aver risolto questo problema.
Da quando morì il mio fidanzato Alex, la mia vita cambiò radicalmente, mi promisi di non amare nessuno al di fuori di Alex, di non guardare nessuno come facevo con Alex...
Evidentemente non ho mantenuto la mia promessa.
Entro a scuola senza aspettare Cameron, il corridoio é pieno di persone, vado in classe per posare lo zaino e mi dirigo in bagno visto che il professore non é ancora arrivato.
Mentre mi dirigo in bagno tranquillamente, sento dei gemiti e delle urla dallo sgabuzzino.
Spinta dalla curiosità mi dirigo in quella direzione e subito sento una frase che non avrei mai voluto sentire.
"Sei una bomba Nash " Dice una voce femminile tra i gemiti.
O mio dio quella voce é di Anna!
"No, tu Anna sei una bomba" Questa é la voce di Nash.
Presa dall'ansia apro la porta ritrovandomi le loro facce sconvolte e imbarazzate allo stesso tempo.
Non potevo crederci stavano facendo sesso nello sgabuzzino? Non me lo sarei mai aspettata da Anna!
Ma poi Nash mica stava male?!
Ora mi sente questo cretino.
"E meno male che stavi male,
ma per scopare con Anna no eh?!" Dico urlando mentre loro si ricomponevano dalla loro strana situazione in cui li ho sorpresi.
"Vale...io, ti posso spiega-" La interrompo.
"Aspettate un'attimo.
Okay, ho sbagliato non dovevo aprire la porta, non dovete giustificarvi, se lo fate per hobby o per sentimenti sono affari vostri dalla mia bocca non uscirà nulla, però Nash le bugie non le tollero, anche le più stupide." Dico sospirando.
"Mi dispiace" La faccia tenera di Nash mi spinge a perdonarlo, alla fine era per una buona causa?
"Da quanto va avanti questa relazione clandestina?" Dico mentre ci dirigiamo in bagno, Nash non penso si faccia problemi ad entrare.
"Da un bel po'" Dicono all'unisono.
"Bene, e io che pensavo di essere vostra amica!" Dico delusa mentre cerco di non perdere la calma.
"Cerca di capirci, avevamo paura dei pregiudizi!" Dice Anna prendendo per mano Nash.
"Ma che cosa vai a pensare Anna! Siamo un gruppo di amici, nessuno si sarebbe fatto dei problemi sulla vostra relazione o per lo meno, se ci fossero stati si sarebbero chiariti in men che non si dica!" Dico mentre ci dirigiamo davanti alla mia classe.
"Non so quanto ti convenga entrare adesso, tra due minuti suona la campana della seconda ora" Sbuffo sconsolata, io ho pure corso per non arrivare in ritardo e questa é la ricompensa?!N/a
Capitolo rivisionato senza errori!❤️
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E poi arriva lui... Cameron Dallas (IN REVISIONE)
Fiksi PenggemarValentina ha 17 anni,è di origini italiane. Arrivata a Los Angeles con le sue fedeli amiche,la sua vita non sarà mai più quella di prima. Ovviamente non possono mancare i problemi sia nella vita quotidiana che scolastica. 'Dovevano stare lontani,ma...