É la terza ora, sono a scuola e davvero non riesco pensare a nient'altro che non sia la scoperta di Nash e Anna.
Mi vibra il telefono in classe.
"Prof! posso andare al bagno?!"Dico urlando per farmi sentire.
La prof mi squadra e mi fa un cenno positivo con la testa.
Apro il messaggio é da parte di Cameron: 'Ei, vieni dove ci sono le macchinette!'.
non rispondo e mi avvio subito al posto.
Lo vedo appoggiato al muro con uno sguardo assente.
Cosa sarà successo?
"Ei! Dimmi che é qualcosa d'importante perché stavo facendo lezione!"Dico avvicinandomi.
"Senti scusa okay?!
Dovevo dirtelo io, non dovevi saperlo vedendo e sentendo quelle cose!" Dice mentre cammina avanti e indietro per il corridoio.
"Cosa?! N-non so di cosa tu stia parlando"Dico spaventata e sorpresa.
Mi prende per il polso e mi porta nel bagno dei maschi.
"Oddio ma che schifo, che puzza! certo che quello della femmine é più pulito e profumato."Dico ridendo.
Lui é serio e mi guarda.
Mi guarda con occhi di qualcuno che sa che dicendo qualcosa potrebbe perdere qualcosa di importante.
E presumo che 'quel importante' sia io.
"Lo sai cosa hai visto e sentito" Dice con voce spezzata.
"Non ci credo mi stavi spiando?!" Dico incredula.
"No! Io ho l'armadietto vicino allo sgabuzzino e ho sentito e visto tutto" Dice con rabbia.
Non ci posso credere io non immaginavo questo quando mi aveva detto che non dovevo sentire e vedere certe cose e soprattutto che si trattasse di Anna e Nash!
Pensavo che mi avesse seguita fino in classe, quando ero giú di morale nella prima ora per via della partenza di mia madre.
Troppo innocente!
"Aspetta! Ma tu, quindi, sapevi tutto fin dall'inizio!?" Dico frustrata.
Cameron non dice nulla e in questo caso il silenzio vale più di mille parole.
Non ci posso credere, non mi posso fidare di nessuno, e poi perché mai non mi hanno detto nulla?
Sono arrabbiata.
Sono delusa.
Sono una stupida ingenua.
"Perdonami ti prego" Dice avvicinandosi.
"Stai scherzando vero!?" Dico con tono arrabbiato, pensavo di avere degli amici con cui ci si potesse confidare di tutto, evidentemente mi sbagliavo.
"Senti, okay lo so che ho sbagliato, ma Nash e Anna mi avevano chiesto di non dirlo a nessuno e io mantengo sempre la parola data" Dice con tono di chi sa di aver ragione.
Come biasimarlo, io non sono niente per lui e lui niente per me.
Mi sono illusa che forse un domani, non so qualcosa tra di noi sarebbe cambiato.
É entrato nella mia vita come un uragano a ciel sereno, inaspettatamente.
Ora se ne vuole andare dopo aver fatto scompiglio nella mia vita.
Questa frase mi ritorna sempre nella testa, me la diceva sempre mia madre quando in prima media avevo per la prima volta lasciato il mio "ragazzo" e ci ero rimasta molto male...
Alla fine l'unica persona di cui posso fidarmi veramente sono me stessa.
"Allora Dallas, io per te non sono niente e tu non sei niente per me, siamo solo compagni di scuola che alcune volte di salutano.
Ma spiegami come hai fatto ad entrare nella mia testa e creare scompiglio?
Davvero sei un mago qualcosa del genere?
Basta allora di illudermi.
Mi hai solo usata per fare il 'figo' davanti alla scula.
Tu non mi conosci e non sai che ho sofferto tanto quando il mio ragazzo, é morto in un incidente d'auto e io sono rimasta in coma per un cazzo di mese!"Dico rossa e piena di rabbia.
Mi sono sfogata, ma forse adesso sapeva troppe cose di me che solo Camilla e Gaia sanno.
"O mio dio Io ..." Dice sconvolto.
"No, ' io' un bel cazzo!
Stammi lontano e stai lontano anche da Camilla e Gaia.
Gli altri si possono fottere, anche tu.
Si, anche tu Dallas." Dico rientrando in classe più nervosa che mai.
"Tutto bene signorina?" Mi chiede Il professore notando la mia faccia disappunta.
"Si grazie, ho avuto un forte giramento di testa allora sono andata in infermeria" Dico per poi sedermi al mio banco.
Mancano cinque minuti alla fine della terza ora e non sto ascoltando proprio niente.
Nash mi guarda con occhi cupi e tristi e Anna non fa altro che mangiarsi le unghie.
Dopo devo dire tutto a Camilla e Gaia.
Al suono della campanella tutti gli studenti di fiondano fuori.
Non ho intenzione di fare la solita ragazza che ci sta male per una litigata del cazzo, loro non si erano preoccupati di farmi sapere determinate cose, e dovrei farlo io?
Si Nash mi ha ferita profondamente eravamo migliori amici, ma come ho detto eravamo e basta.
Incontro Cami e Gaia.
"Ei, cosa hai?" Mi chiede Cami abbracciandomi.
Gaia invece mi guarda strano.
"Ho visto Nash e Anna che si scambiavano effusioni d'amore dentro lo sgabuzzino della scuola, nella prima ora.
E sapete la cosa più brutta?
É che andava avanti da più di un mese!"Dico con tono sconcertato.
"Okay ma c'è dell' altro perché vedo che non ti sei liberata del tutto"Dice Gaia con voce calma ma allo stesso tempo sconvolta.
Cami non trasmette emozioni ma solo rabbia perché Anna la nostra cara amica ci aveva mentito.
"Si, poi in classe quando ho chiesto di andare in bagno mi era arrivato un messaggio da Cameron.
Mi aveva detto di trovarci davanti alle macchinette, arrivata mi disse che lui sapeva già tutto, e che non me lo ha voluto dire perché Anna e Nash gli avevano chiesto di non dirlo a nessuno e lui mantiene sempre la parola!"Dico riprendendo fiato velocemente, non feci finire neanche Gaia e Cami che volevano esprimere il loro parere.
"Poi pensai...
Perché doveva dirmelo? Evidentemente mi ha solo usata per fare il 'figo'!
Io non valgo niente per lui e lui non vale niente per me.
Presa dalla rabbia gli parlai di quanto soffrii in passato per la morte di Alex e di quando sono stata in coma per più di un mese."Dico con le lacrime agli occhi.
"Senti Vale, non credo che lui non valga niente per te si vede che ci tieni,
e non posso neanche dargli la colpa.
Lui ha detto che è una persona che mantiene sempre la parola data e evidentemente l'ha fatto" Dice Gaia.
"E secondo me ha ragione Gaia.
Ma hai sbagliato dicendogli del tuo passato"Dice Camilla mettendomi una mano sulla spalla.
"Lo so ma ora voglio andare a casa, dite voi alla prof che non mi sono sentita bene e che con ricevute dall'infermeria sono andata a casa?" Domando sconsolata.
"Va bene, stai tranquilla che tutto si risolverà" Dice Cami e dopo un abbraccio me ne vado.
Mi avvio verso l'uscita della scuola quando qualcuno mi tira per un polso, Cameron.
"Cosa vuoi?
Sai... devo andare." Dico con voce calma e stanca.
"Te" Dice fissandomi negli occhi.
"Cosa?" Chiedo sbalordita.
"Voglio te" Dice facendo emergere una fossetta sulla sua guancia.
"Cameron, sono ingenua non stupida.
Ora ti starò facendo tenerezza per la storia di Alex, va bene così, sparisci dalla mia vita!" Dico per poi fissarlo, forse convinta mi rispondesse che non era per compassione ma per un sentimento, ma non disse nulla.
"Okay chi tace acconsente" Dico prima di uscire dall'edificio.
Mi girai un'ultima volta per mandare a quel paese tutti i miei film mentali su di noi, ma vidi Cameron correre verso di me e di risposta mi misi a correre pure io.
"Tanto lo sai che ti prendo" Dice con il fiatone.
"Ne sei così sicuro?"Dico prima di salire sul pullman che si era presentato proprio davanti a me.
Mi girai e lo vidi con una faccia da cane bastonato.
Arrivo a casa,ovviamente non c'é nessuno.
Mando un messaggio a Camilla:
'Ei cosa mi dovevi dire di Matt?'
Erano le 15:45 tra 15 minuti o prima Cami dovrebbe vedere il messaggio.
Decido di fare una doccia e dopo dieci minuti mi vibra il telefono.
Da Camy:
'Ei, te lo dico domani, ora non posso spiegarti la situazione perché tantissimi compiti, ciao》.
Spengo il telefono e mi vesto, metto il pigiama.
Mi sdraio sul letto e
Sento gli occhi sempre più pesanti finché non si chiusero del tutto.N/a
Anche questo capitolo é stato ripristinato!❤️
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E poi arriva lui... Cameron Dallas (IN REVISIONE)
Fiksi PenggemarValentina ha 17 anni,è di origini italiane. Arrivata a Los Angeles con le sue fedeli amiche,la sua vita non sarà mai più quella di prima. Ovviamente non possono mancare i problemi sia nella vita quotidiana che scolastica. 'Dovevano stare lontani,ma...