Capitolo 3

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GIORGIO
Le maglie sono venute davvero bene e, grazie a un bel po' di profumo, non si sente nemmeno più di tanto l'odore di vernice.
Mi sono messo la mia solita camicia rosa, gli skinny neri e le Jordan nere, mentre Nicole ha una camiciona lunga che le fa da vestito verde militare e le roshe run dello stesso colore; sotto alla maxi-camicia ha messo dei pantaloncini neri, dato che dopo la camicia dovrà essere aperta, e ha della calze nere che le arrivano fin sopra i ginocchi. È davvero molto sexy, ma per me lo sarebbe anche con addosso un sacco della spazzatura. Mi avvicino a lei ed inizio a baciarle il collo, provocandole dei brividi.
< Dài amore, dobbiamo andare>, sussurra facendo qualche respiro un po' più profondo che mi fa alquanto eccitare.
< Cazzo, se lo dici con questa voce>, mi lamento, non riuscendo a resistere. Continuo a baciarle il collo fin quando lei non mi dà una spinta sul petto e mi fa allontanare.
< Dài, ora andiamo, continueremo dopo>. Faccio il broncio, ma lei mi ignora.
Ci avviamo verso casa di Vittorio e Clarissa a bordo della mia yaris.
Siamo gli ultimi ad arrivare, così non appena arrivati ci mettiamo subito a tavola e mangiamo la pizza che mio fratello e Clarissa hanno ordinato.
< Vi va di fare un gioco?>, domanda Nicole, come da copione, poco dopo aver finito.
Naturalmente tutti accettiamo, ed anche Clarissa.
< A cosa giochiamo?>, chiede quest'ultima.
< Obbligo o verità?>, propone la mia fidanzata e, ovviamente, tutti noi accettiamo.
Dopo un paio di turni, finalmente tocca a Vittorio. Abbiamo fatto passare un po' di tempo per non far finire il tutto troppo presto, facendo aumentare però l'ansia di Vittorio, e in generale di tutti noi.
<Clari, obbligo o verità?>. Speriamo dica obbligo!
< Obbligo>, risponde sorridente. Mi trattengo dal tirare un sospiro di sollievo, visto che altrimenti avremmo dovuto proseguire ancora con il gioco, facendo innervosire ulteriormente mio fratello.
< Mmmm, ragazzi, datemi qualche consiglio!>, chiede Vittorio con voce fintissima, come attore è veramente pessimo.
< Clarissa, ti obblighiamo ad andarci a fare i caffè!>, esclama Mia, la migliore amica di Clarissa. Era già tutto programmato, è solo una scusa per farla allontanare. Clarissa, dopo aver commentato l'obbligo, dicendo che è il più stupidi che abbia mai dovuto fare, si alza e va in cucina a fare i caffè.
< Che obbligo del cazzo! Avrei potuta obbligarla a fare la cena per una settimana>, urla Vittorio per farsi sentire da Clarissa in cucina; mi chiedo come faccia Clarissa a non accorgersi che Vittorio sta recitando, visto che parla come se fosse un robot.
< Tanto la faccio sempre io comunque!>, ribatte la ragazza dalla cucina.
Ci mettiamo tutti in piedi nell'ordine prestabilito dalle ragazze e ci sbottoniamo velocemente le camicie. Con le persone che compongono la stessa parola uniamo le braccia dietro la schiena e ci stampiamo tutti un sorriso sulle labbra.
Vittorio fa un respiro profondo e si inginocchia, prende la scatolina e la apre.
< Chi altro lo vuo...>. Clarissa alza lo sguardo e non appena ci vede fa cadere la tazzina del caffè a terra. Guarda Vittorio per attimi che paiono interminabili, poi si porta le mani davanti alla bocca ed inizia a piangere.
< Sì, sì amore mio>, sussurra tra le lacrime. Tutti  facciamo un applauso e fischiamo; Vittorio si alza e corre verso di lei, per poi sollevarla in aria e farla girare.
Dopo poco abbracciami tutti insieme i due neo fidanzati, raggianti più che mai.

< Allora, cosa ne pensi dell'anello di Clarissa?>, chiedo a Nicole sdraiandomi sul letto.
< È bellissimo, però non mi fanno impazzire i diamanti così grossi, ma su di lei sta bene>. Bingo.
< Vado a prendere un bicchiere d'acqua, tu vuoi qualcosa?>. Scuoto la testa e subito dopo scende a prendersi l'acqua. Squilla il suo telefono e, curioso, lo prendo; le è arrivato un messaggio da parte di un numero che non ha memorizzato.

" Ciao bellissima, sono il commesso di questa mattina; scusami se prima, o per meglio dire ieri, non ti ho chiamata per quel caffè, ma ho avuto un contrattempo. Ci vediamo domani alle 16  all'Hard Rock in via Vittorio Veneto, okay? Un bacio😘".

Sorreggimi se cado~ MostroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora