Capitolo 16

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GIORGIO
< Sono a casa!>, urla Nicole entrando in casa e sbattendosi il portone alle spalle.
< Ecco mani di burro!>, dico sorridendo mentre chiudo il frigorifero. Esco dalla cucina e la raggiungo in sala con una bottiglia di birra in mano. Sta chiudendo il portone a chiave, perciò è girata di spalle, e noto ai suoi piedi 3 bustoni; sicuramente sarà andata a fare shopping con Clarissa. Non appena si gira rimango talmente stupito che mi scivola la bottiglia di mano, ma fortunatamente riesco a riprenderla prima che tocchi il suolo. Si è fatta la frangetta, e le sta veramente molto bene, ma lì per lì sono rimasto stupito nel vederla così cambiata. Non me lo aspettavo proprio.
<Oddio, che hai fatto ai capelli?>.
< Ecco, lo sapevo, non ti piacciono!>, dice coprendosi il volto con le mani.
< Certo che mi piacciono, solo che, wow, cioè, non me lo aspettavo>, balbetto. Le tiro via le mani dal viso e la ammiro sorridendo con il suo nuovo taglio di capelli. Non so come faccia, ma è ancora più bella. La frangia incornicia alla perfezione il suo viso, facendo risaltare ancora di più il verde delle sue iridi.
< Sei meravigliosa>, sussurro accarezzandole una guancia.
< Sicuro che ti piaccio?>.
< Sì, ti sta benissimo la frangia>. Le lascio un leggero bacio sulla punta del naso per poi estrarre il telefono dalla tasca dei jeans.
< Ci vuole una foto>, affermo mostrandole il telefono. Andiamo in corridoio dove c'è una luce migliore e ci scattiamo tantissimi selfie, molti dei quali con facce stupide. Ne posto uno su instagram scrivendoci:" la bella e la bestia, di Satana"; subito iniziano ad arrivarmi centinaia notifiche, così metto il silenzioso e lo riporgo nei jeans. Nicole estrae il telefono e si mette a sedere sul divano; la raggiungo subito dopo, sedendomi proprio accanto a lei.
< Con chi chatti?>, chiedo curioso sporgendomi per vedere la chat.
< Gionata>, risponde indifferente. Odio quel ragazzo, con tutto me stesso, ma a lei sta simpatico e sono molto amici. Continuano ad arrivarle notifiche da instagram, così lo apre, sbuffando esasperata.
< Oh mio dio, illmostro ha scattato una foto in cui ci sei tu!>, urla imitando una fan esaltata.
< Che fortuna, è un gran fico quello!>, ribatto imitando la voce da donna. Scoppiamo entrambi a ridere e subito dopo Nicole si mette a  leggere a voce alta i commenti sotto la foto che ho appena postato.
< Allora, una ragazza dice che siamo bellissimi insieme>, dice sorridente.
< Ed ha ragione> , confermo. Metto il braccio sullo schienale del divano e mi avvicino ancora di più a lei.
< La coppia più bella d'Italia, dice un ragazzo> .
< Ehh, ma solo perché ci sono io>, mi atteggio e in cambio ricevo una sua risata.
< Mo' un'infinità di ragazzine che dicono che sei bello, che ti amano e che sei da stupro>, continua facendo scorrere il dito sul display.
< Modestamente>.
< Woh, ora litigano>, esclama esaltata.  Leggiamo la discussione tra i due ragazzini e non possiamo fare a meno di scoppiare a ridere.
< " Sei mio", ma 'ndo cazzo vai che c'avrai undici anni?!>, urla la mia fidanzata rivolgendosi ipoteticamente ad una ragazzina e provocando una mia ennesima risata.
< Ti arresterebbero per pedofilia se solo toccassi una delle tue fan>.
< Non sono mica tutte ragazzine, eh>, ribatto. Sono molte le persone che credono che io faccia musica per ragazzine e spero con tutto me stesso che Nicole non pensi lo stesso. A differenza delle altre persone, il suo giudizio è importantissimo per me.
< Eh, l'80%. Gio', mi mancano i tempi di "Ill movement", lì ti seguivano persone alle quali piacevi per la tua musica, non perché sei bello>, afferma facendo una smorfia.
< Lo so, ma queste ragazzine portano soldi, perciò fottesega. Io continuo a essere lo stesso Mostro di sempre, se poi queste vogliono idolatrarmi cazzi loro>, ribatto, leggermente alterato.
< Gio', mi dispiace deluderti, ma non sei più il  Mostro di una volta>. Non è bello che mi dica una cosa del genere, proprio per niente.
< Come hai detto?>, chiedo guardandola male e allontanandomi da lei, seppur rimanendo seduto.
< Hai sentito bene>.
< Non dire cazzate, sono sempre lo stesso!>, dico balzando in piedi ed alzando leggermente il tono della voce. Non ci posso credere, la persona che più amo sta criticando la cosa che più amo fare. È paradossale.
< Se adesso te e Giulio avete tutte quelle ragazzine morte di cazzo dietro è per Scusate per il sangue, è un botto commerciale!>, esclama quasi infastidita, facendomi strabuzzare gli occhi.
< E dirmelo mentre lo stavamo scrivendo che non ti piaceva?>.
< Spero tu stia scherzando! A parte il fatto che non me le facevi sentire quasi mai, poi devo ricordarti che in quel periodo non ci vedevamo mai, eh? Te ne sei già scordato?>.
< Quindi non ti piace il disco?>, domandò deluso.
< Giorgio, è un EP, non un disco>.
< Sai che cazzo me ne frega in questo momento!>.
< E comunque mi piace, ma non è nulla di che!>. La guardo dritta negli occhi e poi esco di casa, senza proferire parola; devo assolutamente  calmarmi prima di dire qualcosa di cui mi potrei pentire. Mi avvio a piedi alla panchina più vicina e mi ci butto sopra a peso morto.
Sentirle pronunciare quelle parole mi ha fatto male; la musica è la cosa più importante per me e sapere che non le è piaciuto qualcosa che ho fatto mi rattrista molto. Sono abituato agli haters, ma non mi aspettavo che lei ne facesse parte.
Probabilmente sto ingigantendo la cosa, ha solo detto che non è il massimo. Cazzo, io per lei devo essere sempre il massimo! Non sta parlando di cantanti qualunque, ma del suo migliore amico e del suo fidanzato!
Mi conosce da quando sono nato, come può avermi tenuta nascosta la sua reale opinione? Ma, soprattuto, come ho fatto a non capire che non le piaceva? Se non la conosco io chi altro può conoscerla, visto che siamo cresciuti insieme?
Resto sulla panchina affranto a fumare per mezz'ora circa, quando improvvisamente mi viene l'ispirazione per una canzone. Le farò vedere io chi è ill Mostro!
Estraggo dalla tasca dei jeans il telefono e chiamo Giulio per condividere la mia idea con lui.
< Bro', spero sia importante, stavo per scopare>, dice rispondendo. Sento un risata femminile in sottofondo e capisco che sicuramente è con la sua fidanzata.
<Salutami Chiara>, dico sorridendo.
< Sì sì, insomma, perché mi hai chiamato?>. Spiego velocemente a Giulio la mia idea per la canzone. Ho pensato subito a un feat con lui , perciò l'ho chiamato immediatamente.
< Sì brah, figa, ora scappo. Mi metto a lavoro il prima possibile. Ciao!>.
< Ciao bro'>.

NICOLE
Non appena esce di casa tiro un calcio al tavolino da fumo davanti al divano. Perché non siamo più capaci a parlare come persone normali? Ogni volta litighiamo per delle cazzate e uno dei due finisce per andarsene. Non mi interessa se si è incazzato perché ho espresso la mia opinione, ma mi dà fastidio che non riusciamo più a risolvere i nostri problemi come persone civili.
Il nervoso mi ha fatto passare la fame, perciò me ne vado in camera ad ascoltare la musica e a leggere.  Chissà come sarebbe la mia vita se avessi inseguito il mio iniziale sogno di fare la scrittrice. Se non avessi abbandonato l'Università non avrei avuto il lavoro che ho ora, non saremmo usciti a festeggiare, non avrei baciato Giorgio e, chissà, forse adesso saremmo ancora solo amici. Chissà come sarebbe stato adesso se fossimo rimasti tali? Avremmo litigato lo stesso o saremmo gli stessi che eravamo qualche anno fa? Ci penso un po' su mentre la sua meravigliosa voce mi inebria la mente e alla fine arrivo ad una conclusione: un suo semplice bacio ripaga tutti i litigi inutili, tutte le scenate di gelosia, tutte le urla, tutti i silenzi.
Chiudo il libro, dato che sono immersa nei miei pensieri e non lo sto più leggendo seriamente, e mi sdraio, lasciandomi le cuffiette alle orecchie.
"Mamma scusami se ti ho detto che volevo morire, ma da solo non riuscivo a uscire; è stato un periodo assurdo, non avevo forze, non avevo voglia, troppo freddo, troppo buio. Chiuso in me stesso, chiuso a casa tutto  il pomeriggio; se uscivo stavo in macchina da solo nel parcheggio. Pensavo solo che prima stavo meglio, ma ti accorgi di stare bene solo quando arrivi a stare peggio. Stavo morendo, questione di minuti; uscirne è stato come spegnere un incendio con gli sputi. Fa strano non sapere più chi sei, io che volevo solo fare rap e andare sullo skate! Ma tu non fare il mio stesso errore: non trasformare momenti unici in momenti di terrore. Usciamo insieme da 'sta nube di fumo e tu salutami: mandami un bacio o mandami a fanculo".
Ho fatto quello che potuto risuona nella mia testa fin quando, senza accorgermene, cado in un sonno profondo. Non so perché, ma questa canzone ha sempre avuto un potere calmante su di me, nonostante parli del periodo più buio della vita di Giorgio. Poco prima di addormentarmi decido che domattina gli chiederò scusa per essere stata una stronza, so quanto lui ci tiene alla sua musica e sono stata fin troppo cattiva con i giudizi.

SPAZIO AUTRICE
Notare quanto era piccolo Giorgio nella foto!

Sorreggimi se cado~ MostroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora