NICOLE
Clarissa e Vittorio hanno deciso di sposarsi a settembre, il giorno che festeggeranno il loro decimo anniversario. Trovo che sia una cosa veramente dolcissima.
Oggi io, Carolina, la migliore amica di Clarissa, ed Erica, nostra cugina, accompagneremo la futura sposina a scegliere l'abito da sposa.
Quando esco dal lavoro mi ritrovo davanti all'ufficio la macchina di Ericabparcheggiata, con dentro le ragazze che urlano come delle pazze.
< Mo' siamo tutte, Vamonos!>, urla Carolina.
< Vamonos!>, ripetiamo tutte in coro.
Carolina collega all' auto il suo telefono e fa partire una playlist con tutte le sue canzoni preferite; le cantiamo tutte a squarciagola, muovendoci come se fossimo delle cantanti sul palco. Verso la fine arriva una canzone di Giorgio, pupille.
< Ahh, fermi tutti, questa è di Nicole>, urla Clarissa per sovrastare il rumore della musica e farsi sentire dalle ragazze.
< Fai finta di essere Giorgio e canta>, mi incita clarissa iniziando a farmi un video con il telefono.
< Yo, il mio nome è Mostro e sono qui per cantarvi pupille. Vai Yoshi, parti>, dico imitando il modo di parlare e di muoversi di Giorgio. Fa ridere il fatto che le presentazioni dei suoi video siano tutte uguali. Inizio a cantare tutta la canzone, ma ad un certo punto Clarissa smette di registrarmi.
< Ehi, adesso c'era il pezzo meglio>, dico imbronciata
< Mi dispiace, whatsapp non me lo manda se è più lungo di così>, afferma scrivendo qualcosa al telefono.
< A chi lo stai mandando, testa di cazzo?>. Mi allungo per prenderle il telefono, ma lei lo alza sopra la testa.
< A Giorgio>.
< Nooo, che figura di merda!>, dico ridendo e mettendomi le mani davanti alla faccia per la vergogna.
Una volta arrivate davanti al negozio di spose più vicino, entriamo subito dentro. All'entrata un vestito attira subito la mia attenzione: è un vestito "da principessa"; ha un corpetto con lo scollo a cuore con il busto semi trasparente, ma di un bianco accesso nella parte alta. La gonna è molto vaporosa con vari strati di tulle, ed è tutto così assolutamente meraviglioso e perfetto che quasi non sembra vero.
< Clari, guarda questo che bello>, dico indicandole l'abito che ha attirato la mia attenzione.
< Oh sì, bellissimo, ma non fa per me, voglio qualcosa di più semplice>.
Passa circa un'ora e Clarissa ha già provato vari abiti, ma nessuno l'ha entusiasmata più di tanto. L'abito deve essere perfetto, non può essere un vestito qualunque.
<Allora, Giorgio sta lavorando al nuovo album?>, chiede Erica mentre Clarissa va a provarsi l'ultimo abito tra quelli selezionati.
<Sì, quel figliolo non si ferma mai>.
< E fa bene, i suoi fan saranno contenti>. Il nostro discorso viene interrotto non appena Clarissa esce dal camerino. Indossa un abito di pizzo a maniche lunghe, aderente fin sotto il sedere, poi la gonna diventa un po' più ampia, ma non esageratamente. Ha le lacrime agli occhi; sì, è proprio l'abito giusto per lei. Andiamo tutte ad abbracciare Clarissa, che conferma che è il vestito che vuole.
Ad interrompere quel momento è una notifica di instagram, così prendo il telefono e guardo.
" Illmostro ti ha menzionato in un commento "
Vado a vedere sul suo profilo e, mio malgrado, vedo che ha postato il video dove canto.
" Bello avere la fidanzata che ti prende per il culo 😂", ha scritto come descrizione.
Grazie mille Giorgio, adesso migliaia di persone mi hanno vista fare la cretina, grazie.
"Considerati single; ragazze, fatevi avanti", scrivo sotto alla foto, anche se so che con le centinaia di notifiche che gli arrivano ogni volta non lo leggerà.
Subito dopo il mio commento mi arrivano numerose notifiche, tra cui alcune persone che mi hanno menzionato sotto quel video:
" sei bellissima ", scrivono alcuni;
" non vi lasciate, vi shippo troppo", scrivono altri ancora.
" Vieni che ti consolo io", scrive una ragazza, vado a vedere il suo profilo e nella descrizione c'è scritto che è una 2002. Ha 10 anni meno di Giorgio, non si vergogna? Non dico che potrebbe essere suo padre, ma quasi.< Allora come è andata la ricerca dell' abito?> , domanda Giorgio non appena entro in casa. È poggiato allo stipite della porta di cucina, le braccia incrociate e uno dei suoi bellissimi e, soprattutto veri, sorrisi stampato sul volto.
< Benissimo, l'ha trovato nel primo negozio in cui siamo andate. Sai, ho visto un vestito a dir poco meraviglioso, ma Clarissa ha detto che per lei era troppo. Cazzo, era stupendo, non riesco a togliermelo dalla testa>, Ammetto ripensando a quel meraviglioso vestito.
Mi viene incontro e mi prende per i fianchi, guardandomi negli occhi.
< Un giorno ti prometto che lo indosserai>, sussurra.
< Magari tra qualche anno, eh>, ci scherzo su. Non voglio di certo sposarmi e mettere su famiglia a 22 anni.
< Certo amore mio, quando saremo pronti compiremo anche noi il grande passo>, dice con un sorriso un po' meno acceso del precedente. Mi fa strano parlare di certe cose con Giorgio, mi fa strano di parlare di certe cose in generale. Fino ad un anno e mezzo fa credevo che non mi sarei mai potuta fidanzare con Giorgio, perciò non credevo nell'amore, nel matrimonio e tutte queste cose qui. Secondo me il matrimonio è un grande passo nella vita di una persona, e non puoi compierlo se al tuo fianco hai una persona che non ami; ma io amo Giorgio, quindi sono sicura che un giorno compiremo anche noi il grande passo, magari, come ho detto anche a lui, tra qualche anno. Non sono pronta per diventare responsabile.
Ad interrompere il momento è la suoneria del mio telefono: è Gionata. Ultimamente si è rimesso con la sua fidanzata, si era lasciato nel periodo in cui ci siamo conosciuti e stava cercando di rimorchiare per scordarmi, dopo una relazione durata anni. Io e lui siamo diventati amici, anzi, oserei dire ottimi amici.
< Ciao, Gionny>, dico una volta accettata la chiamata ed essermi portata il telefono all'orecchio. A Giorgio Gionata nin piace, difatti mi becco una sua occhiataccia, ma non mi interessa minimamente. È mio amico e se non gli va bene dovrà in ogni caso farsene una ragione.
< Ciao, Nico. Devo assolutamente dirti una cosa>, esclama entusiasta.
< Spara>, dico sorridendo per la sua euforia.
< Ad agosto mi trasferisco a Milano!>.
< Wow, come mai?>.
< Viola ha trovato lavoro lì ed io ho trovato un bar in vendita ad un prezzo più che accessibile>, mi spiega.
< Complimenti, sono felicissima per voi!>. In verità mi dispiace perché probabilmente non ci vedremo più, ma se lui è felice lo sono anche io. Non mi piace Milano, è una città triste. C'è sempre brutto tempo, non potrei mai viverci. Continuiamo a parlare del più e del meno, fin quando lui non mi comunica che deve chiudere perché è arrivato suo padre.
< Uhh, salutami Nicola!>.
< Okay, tu salutami Giorgio>.
< Giorgio, ti saluta Gionata>, comunico al mio fidanzato, il quale fa una smorfia.
< Digli di andare a fanculo>, sussurra a bassa voce.
< Ti saluta anche lui>. Ci salutiamo e subito dopo chiudo la chiamata.
< Sei un cretino>, dico ridendo a Giorgio e tirandogli un cazzotto sul braccio.
< Ma perché mi picchiate sempre tutti?>, si lamenta massaggiandosi il braccio dolorante.
< Perché te le meriti. Ah, quasi mi scordato, perché metti i miei video stupidi su instagram? Migliaia di persone mi hanno visto fare la cretina!>.
< Sei bella anche quando mi prendi per il culo>, afferma lasciandomi un bacio sul naso. Effettivamente sembrava che io lo stessi prendendo in giro, ma in realtà lo stavo solo imitando, ed è diversa come cosa.GIORGIO
Quando mi ha detto di aver visto l'abito da sposa dei suoi sogni, stavo quasi per chiederle di sposarmi, ma poi ha precisato " tra qualche anno", perciò ho dovuto ridimensionare il mio entusiasmo.
Il discorso che faccio per Vittorio e Clarissa vale anche per me e per lei: noi due siamo fatti per stare insieme, punto, niente e nessuno potrà mai cambiare il nostro destino. Aspetterò a chiederglielo finché non si sentirà pronta, ma so per certo che un giorno mi sposerò, e lei sarà la ragazza di fianco a me sull'altare.SPAZIO AUTRICE
Sì, lo so, questo capitolo è una merda ed è pieno di cazzate, ma preparatevi, tra poco arriveranno quelli 'seri'!
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Sorreggimi se cado~ Mostro
FanfictionSecondo libro della trilogia. A seguire: "Proteggimi, siamo rondini con il guinzaglio~Mostro". " Quando si prova un dolore lancinante la cosa più sbagliata che possiamo fare, ma che alla fine facciamo tutti, è quella di chiudersi in se stessi e di e...