19. Un'amara sorpresa

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Dopo la figura di merda davanti al mio capo, ho preso le mie borse (sinceramente non so come ho fatto), Harry le sue e l'ho seguito attraverso spazi riservati all'interno dell'aeroporto mai visti. Dopo aver fatto alcuni controlli Harry mi porta nell'area aperta dell'aeroporto dove sono parcheggiati gli aerei privati e lì mi presenta il primo pilota e anche il secondo, le due hostess ci salutano calorosamente e poi caricano tutti i nostri bagagli sullo jet della Styles Enterprise.


Sono già le nove e qualcosa e noi dovremmo partire ma Harry non entra nell'aereo, anzi resta fuori e rivolge il suo bel faccino, protetto da un paio di occhiali Ray-Ban, al timido sole mattiniero che ha appena cominciato a illuminare la mia cara New York. Non so che fare, gli chiederei perché non stiamo partendo, ma visto che l'ultima volta che l'ho fatto...diciamo...ho fatto una figuraccia, non oso fiatare.

Stiamo immobili per qualche minuto finché io non cedo e gli domando "Quando partiamo?" Harry ridacchia silenziosamente e senza smettere di guardare il sole attraverso i costosi occhiali mi dice "Lo sapevo che non avresti resistito..." "A cosa?" gli domando e lui ride nuovamente "Non resisti più di due minuti senza sapere perché si fa o non si fa una certa cosa...ma sai...devi imparare che a volte non si deve domandare...a volte è meglio stare zitti..." dice Harry quasi parlasse a se stesso. Non so cosa dire così me ne resto zitta finché lui quasi improvvisamente si gira e mi viene incontro.


"Margot..." alzo la testa osservandolo, è talmente bello questa mattina! "Sai...c'è stato un imprevisto...e..." "Centra con la vacanza?" domando allarmata "Sì..." risponde a disagio lui, non so cosa pensare. Io non voglio rinunciare a queste vacanze, io ci tengo davvero, ormai nella mia testa ho già organizzato tutto, se lui le annullasse così adesso a due piedi ci rimarrei veramente tanto tanto male. "Diciamo che questo problema, se così lo vogliamo chiamare, si è presentato quando avevo già organizzato tutto e tu avevi già firmato..." Harry si sta torturando le mani e io gli domando "Ma si va lo stesso a Honolulu...vero?" domando speranzosa, lui annuisce e io lascio uscire con un rumoroso sbuffo dalla mia bocca tutta l'aria che prima avevo trattenuto.

"Ti sta proprio a cuore questa vacanza vero?" domanda Harry sorridendo mentre esibisce la sua dentatura perfetta "Sì...sai Harry, già mi immagino il sole la spiaggia, il mare, la pila di libri che leggerò...i vestiti leggeri, i sandali..." dico con aria sognante. Harry si avvicina e mi fa una carezza con il dorso della mano sul mio viso, sento tutto il mio corpo caldo, lui mi guarda intensamente con quei bellissimi occhi e io lo guardo, se possibile, ancora più intensamente. Restiamo in quella posizione in un tempo che a me pare infinito, tutto intorno a noi pare svanire...finché...

"Hola ragazzi!" Non ho neanche il tempo di realizzare chi è stato a parlare che mi ritrovo l'oca giuliva qui proprio davanti a me. Cosa? Cosa cacchio ci fa qui?

Victoria ci raggiunge a passo spedito su due trampoli masticando una gomma, poi mi guarda con disappunto e bacia sulla guancia Harry. Ma io...ma io l'ammazzo!

Cosa ci fa qui Victoria? La odio in un modo che non credevo possibile e ora me la ritrovo qui davanti pronta a rovinarmi le vacanza con Harry. Che poi...Harry non mi ha detto mai nulla della presenza di questa serpe! E nella lettera non lo ha nemmeno accennato. Guardo Harry con una faccia arrabbiata aspettando spiegazioni. Lui si passa le mani nei capelli e poi sospira "Margot...ehm...era proprio di questo che volevo parlarti...ehm...Victoria verrà con noi a Honolulu..."

Cosa? Mi state prendendo tutti per il culo? "Ma.." cerco di ribattere ma vengo interrotta "Hai qualcosa in contrario?" mi domanda la serpe continuando a masticare la gomma mentre mi osserva da capo a piedi per valutare il mio oufit, Harry in tutto ciò non muove un dito.

Anche io guardo lei e devo ammettere che ha proprio buon gusto nel vestire: indossa un vestito blu con motivi floreali molto eleganti, delle scarpe tacco 12 abbinate al vestito, una borsa bianca di Chanel, degli occhiali neri e porta i capelli in una crocchia molto elegante mentre la bocca è colorata di rosso. Senza neanche accorgermene guardo come sono vestita io e noto con gran piacere che tutto ciò che indosso mi dona. Oggi ho deciso di indossare dei jeans che mi arrivano all'inizio del polpaccio molto attillati, una canotta bianca e un giubbotto molto carino di jeans abbinato ai pantaloni. Ai piedi per restare comoda ho indossato delle ballerine bianche e ho i capelli raccolti in una morbida treccia di lato. Mi sono anche truccata la bocca con un bel rossetto scuro che mi piace molto e i miei occhi sono invece protetti da un paio di occhiali con le lenti specchiate blu.

Dopo aver finito di farci la radiografia a vicenda saliamo tutti e tre sullo jet. Uao! All'intero l'aereo è enorme e super lussuoso. Rimango senza fiato nel vedere tutto quel lusso in una sola stanza e quasi mi dimentico della cosa poco piacevole successa poco tempo prima. Il colore che prevale è certamente il begie: ci sono cinque poltrone singole, un piccolo divano con la televisione e due porte chiuse che probabilmente porteranno al bagno e al posto di comando dell'aereo. Harry ci ordina di prendere un posto ciascuno e io prendo la poltrona più distante da Harry e da Victoria. Sono arrabbiata e questo non va bene visto che sto per andare al mare. Sono arrabbiata della presenza di Victoria ma ancor di più con Harry che non mia ha detto nulla di tutto ciò.

L'aereo parte e io cerco di non pensare a niente mentre ascolto la musica dal mio cellulare.



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