18 - Un cuore a motore (Dangerous Valdez)

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18 - Un cuore a motore (Dangerous Valdez)

Leo si precipitò fuori dalla casa stregata con l'adrenalina che gli faceva battere il cuore in gola. ― Dobbiamo trovare un modo per tornare al Campo Mezzosangue. Ora!

Piper e Jason lo guardarono con tanto d'occhi, sorpresi di vederlo ancora intero.

― Leo. Stai bene? ― Piper lo afferrò per un braccio, tirandoselo vicino per ispezionargli la faccia. ― Hai gli occhi spiritati, non promette nulla di buono...

― Sto bene ― tagliò corto Leo. ― Alla grande. Alla grandissima! So come completare l'Argo II. So come salvare il mondo e Percy Jackson! Ma dobbiamo tornare al Campo in questo preciso istante.

― Non posso trasportarvi entrambi fino a Long Island ― intervenne Jason. ― Ci lascerei le penne. Non sono nemmeno sicuro di poter volare da solo per un tragitto così lungo...

― L'Easy Jason è fuori discussione ― fece Leo. ― Senza offesa, Fulmini e Saette. Ma dopo l'ultimo atterraggio d'emergenza preferisco viaggiare sicuro. E so cosa può fare al caso nostro ― Si frugò nelle tasche, ma le trovò vuote. ― A uno di voi due sono avanzate delle dracme? Ci serve un messaggio-Iride...

Jason incrociò le braccia al petto. ― A chi dobbiamo promettere sacrifici e pulizie gratuite del tempio per il resto della vita? ― Aveva già indovinato dove Leo voleva andare a parare. Il figlio di Efesto lo constatò con un ampio sorriso. Poi spostò quell'espressione euforica su Piper.

― Annabeth mi ha raccontato che una volta Afrodite ha prestato a lei, al suo ragazzo e a Nico Di Angelo le Ore, le ancelle divine che guidano il suo cocchio ― disse Leo. ― Quelle li hanno portati da Los Angeles a New York nel giro di un secondo, con qualche metodo di trasporto divino, o che so io. Dobbiamo solo metterci in contatto con mammina, cara Pip, e saremo a Long Island con uno schiocco di dita.

― A quale prezzo? ― chiese Piper, conoscendo bene sua madre. ― Non mi sembra prudente, contrattare con gli dei. Spero che tu non lo abbia fatto anche con Eros, a proposito.

― Non ho fatto patti con Eros ― chiarì Leo. ― Anzi, in realtà ho l'impressione che il nostro conto sia rimasto aperto... Ma non è il momento di pensarci. Il cocchio di Afrodite è la soluzione migliore. E sono io il capo dell'impresa. Pagherò il prezzo.

Piper e Jason si scambiarono una muta occhiata. Poi il figlio di Giove allungò a Leo un paio di dracme.

― C'è una fontana poco distante, o le docce a spruzzo ― disse Piper. Si fece scappare una piccola risata. ― Non so neanche perché te lo sto dicendo, Leo Valdez, tanto so già quello che sceglierai.

Gli occhi di Leo si illuminarono. Individuò le docce a spruzzo e ci si fiondò al grido: ― Spegniamo ufficialmente i bollori d'amore di Super Valdez con una bella spruzzata d'acqua fredda!

Quando si ritrovarono tutti e tre sotto i getti vaporizzati dell'area "ti-tiriamo-un-po'-d'acqua-così-non-muori-di-sudore", i semidei individuarono una piccola pozza che si era formata grazie agli spruzzi delle docce. Leo ci lanciò dentro le dracme di Jason. ― Oh, Iride, magnifica dea dell'arcobaleno e grande lavoratrice sfruttata da quei pelandroni degli altri...

Stava per dire dei, ma Piper lo richiamò ringhiandogli contro: ― Leo! ―e troncandogli l'insulto che probabilmente lo avrebbe fatto finire incenerito.

― Oh, Iride ― riprese Leo ―accetta quest'offerta. Mostrami la divina Afrodite.

Con uno scintillio di colori, si aprì a mezz'aria una specie di televisore al plasma trasparente. La trasmissione del giorno era "Afrodite Basics - Nuda come schiuma di mare mi ha fatto": la dea se ne stava nuda a canticchiare nella sua bella vasca da bagno in marmo, con tanto di mobiletto con colonne ioniche in miniatura per i saponi alle spalle. Dal momento che cambiava d'aspetto ad ogni apparizione, Leo non l'aveva mai vista in quella versione "strafiga da urlo". Folti capelli biondo fragola le scendevano lungo le braccia e sullo sterno perlaceo, coprendole casualmente i seni, e sotto le ciglia da cerbiatta i suoi occhi millenari rilucevano di tutte le sfumature di verde esistenti al mondo. C'era l'intera foresta pluviale, nello sguardo di Afrodite, con una spruzzata di parco di Yellowstone.

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