4 - Dritte di una sapientona
Preparati al volo gli zaini e messi sulle spalle, restava solo una cosa da fare: scoprire cosa fosse quel maledetto tripode. E sopravvivere ad Annabeth.
Quasi d'istinto, Leo si tenne vicino a Piper una volta messo piede nel Bunker 9. In linea teorica, sarebbe stato più saggio restare appiccicati a Jason, che per massa muscolare, abilità in combattimento e super poteri era imbattibile. Ma non se si trattava di Annabeth. Se si trattava di Annabeth serviva Piper. Primo, perché Leo adorava i testa a testa tra ragazze. Secondo, perché Piper con la sua lingua ammaliatrice sarebbe stata in grado di convincere Chirone di essere un ippopotamo. Un'abilità che Leo non era intenzionato a sottovalutare, non in quel momento.
Come al solito, Annabeth era impegnata in qualche progettazione accessoria per l'Argo II. China su un banco da lavoro, con fogli scarabocchiati che svolazzavano da tutte le parti, agitava tra indice e medio della mano una matita morsicata fino alla mina. Sentendo arrivare qualcuno, alzò gli occhi dal proprio lavoro. Erano grigi e fieri. E Leo non voleva proprio dirglielo che se ne stava andando. O se proprio non aveva scelta al riguardo, per lo meno non voleva dirle una bugia. Quella balla del bronzo celeste potenziato. Ma se aveva già mentito a Jason, con tutto il bene che voleva ad Annabeth, non c'era una via d'uscita onesta da quell'intrigo. Era un mantra che Leo aveva imparato da piccolo: bugie su bugie. Una volta che ne dici una, le altre seguono a ruota.
― Hey ― disse Piper, in tono un po' troppo allegro. ― Mai un attimo di pausa, eh?
― Non possiamo permetterci pause ― ribatté Annabeth. ― Al solstizio manca solo una settimana. L'Argo II deve essere pronto entro la scadenza.
Leo deglutì a fatica. Mancava davvero così poco tempo? Tutta questa storia di Thalia lo aveva distratto al punto da fargli perdere di vista il vero obiettivo: l'Argo II. Ma era per questo che stava partendo con Piper e Jason, no? Per togliersi Thalia dalla testa. Incontrare Cupido, Eros o come diavolo si chiamava quel dio che avrebbe risolto tutto. Forse. Leo ci sperava davvero.
― Annabeth, a proposito di questo... ― cominciò cautamente Piper. Prese un profondo respiro e si lanciò nella spiegazione. Parlò di Efesto e di quello che aveva detto a Leo. Raccontò la balla del bronzo celeste potenziato. Con tutta l'abilità persuasiva di cui era capace, Piper cercò di porre la questione nel modo più logico possibile: partiamo, ci sbrighiamo, torniamo, completiamo l'Argo II, salviamo Percy Jackson. C'era qualcosa in questo piano che però non convinceva Annabeth. Probabilmente tutto. La sua faccia ora era di uno strano viola livido. Non sembrava respirare. Alla fine sbottò: ― State scherzando? Non potete partire per un'impresa adesso! Leo... Leo, non puoi andartene!
Leo era tentassimo dallo scoppiare a ridere e dirle che sì, si stava scherzando. Ma non poteva. Stavolta doveva essere serio. ― Se lavoriamo in squadra sarà tutto più semplice ― disse. Fissò Annabeth negli occhi grigi, racimolando tutto il coraggio che gli ci voleva per mentire così spudoratamente ad un'amica tanto leale. ― Il bronzo celeste potenziato è indispensabile per completare l'Argo II. Mio padre è stato chiaro al riguardo. Non ho scelta, Annabeth. Devo partire per quest'impresa ― Annabeth sembrava ancora perplessa. Allora Leo incalzò. ― Ti lascio a capo del Bunker. Prosegui i lavori come se da scaletta. Non ti accorgerai nemmeno della mia assenza.
Con rabbia, Annabeth percorse la distanza che la separava da Leo. ― Certo che me accorgerò!
― Sì, lo so, lo so ― disse Leo con voce ironica. ― Ti mancherò da morire. Ma devi fare una scelta, dolcezza. O me o il tuo fidanzato con le branchie. E se scegli le branchie, devi lasciarmi partire.
Annabeth non rifletté nemmeno sulla cosa. Sostenne lo sguardo di Leo, tenendo la mascella serrata e la fronte corrugata. Avrebbe potuto ribattere portando a proprio sostegno una marea di opposizioni, ma disse solo: ― Percy non ha le branchie ― E con questa precisazione, si voltò acconsentendo tacitamente alla partenza per quell'impresa dell'ultimo momento. Il Bunker sprofondò in un silenzio nervoso.
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Cuore a motore
Fanfiction[HOO FanFic! COMPLETO!] Iniziati i lavori nel Bunker 9 per la costruzione dell'Argo II, Leo Valdez, figlio di Efesto, dovrà rimediare al piccolo inconveniente di non poter donare il proprio cuore alla nave. Ma scoprirà che anche l'amore, a volte, è...