31.

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Finalmente ho davanti Mattia.
Ha lo sguardo fisso sul telefono,gli occhiali da sole anche se siamo a dicembre,il chiodo di pelle e degli skinny jeans.
È alto,molto più alto di quanto mi immaginassi,o forse sono io troppo bassa.
È di una bellezza unica,e sexy,non sembrava così dalle foto.
Improvvisamente mi vergogno di come sia io,così bassa,con un ammasso di ricci,e vestita non molto bene.
Sì,in effetti non ho mai prestato troppa attenzione ai vestiti,sono vestita casual e per andare ad un live andrebbe pure bene,ma passando in macchina ho visto un sacco di ragazze strette nei loro abitini di pelle di tre taglie più piccoli,con le extensions perfettamente curate e un volto angelico.
Beh,penso che Mattia potrebbe benissimo vedermi,capire che non sono figa come loro e scapparsene a bordo di un auto stracolma di ragazzine.
Lui è così...Non so neanche come spiegarlo,perchè la bellezza di Mattia non è una bellezza oggettiva,anzi.
A prima vista può sembrare anche brutto,ma guardandolo bene si scorgono dei particolari visti poche volte in altri visi.
Gli zigomi stretti,il modo di indossare gli occhiali da sole,il suo portamento,ma anche i sorrisi che fa,gli occhi,la barba che sembra incolta (ma conoscendolo non lo è sicuramente..).
Insomma,Mattia è la perfezione,gli mancano solo un paio di ali sulla schiena.
Okay,okay,che cavolo sto a dì?
Va bene che è uno dei pochi che è rimasto nonostante il mio carattere di merda,anzi,i nostri,perchè abbiamo delle divergenze assurde,eppure ora siamo qui.
Siamo uno di fronte all'altro e io non so cosa dire,o fare.
-Cris,Cris.Vai?-mi chiede Valentina sottovoce.
-Sì...Poi vedo se riesco a presentarti Giulio.-l'ho portata promettendoglielo,devo riuscirci.
-Tranquilla per me.Io e Ale ti aspettiamo qui.-
Mi incammino lentamente,ma poi inizio a correre.
Vedo i ragazzi della sicurezza guardarmi malissimo,per poi iniziare a scattare verso di me,ma sono addirittura più veloce di loro.
Non mi farò fermare,non mi farò fermare da nessuno.
-Mattia!-urlo,e lui stupito alza lo sguardo,sorridendo subito,prima ancora di vedermi.
È come se avesse riconosciuto la mia voce,ma non l'ha mai sentita.
Mi avvicino ancora di più,ora riesce a guardarmi negli occhi.
Sono bassissima in confronto a lui.
Bene,ora sono ad un metro.
Cinquanta centimetri.
Per guardarlo devo alzare lo sguardo.
Alzo il viso.
Sembra tutto al rallentatore.
Lui mette via il telefono.
Togli gli occhiali da sole.
Mi sorride,sussurra:
-Cris?-
Ha un sorriso così bello da togliere il fiato.
-Sì,Matti.Sono io.-
Allarga ancora di più il suo sorriso,ha delle labbra sottilissime ma meravigliose.
Sembra un ragazzaccio,un bad boy a vederlo da vicino,poco affidabile.
Lo avessi incontrato senza conoscerlo,mi sarei allontanata.
Effettivamente,non lo conosci mica.,dice la vocina nel mio cervello.
Oh,al diavolo la coscienza.
Mattia fa una risatina,tipo 'ah-ah' {adoro la risata di Mattia,vabbe},e poi mi prende in braccio.
Mi abbraccia forte,e sparisce tutto.
Spariscono le decine di persone accanto a noi.
Sparisce la musica assordante che proviene dalle casse.
Spariscono i pensieri per il compito di latino per domani,per l'interrogazione di storia dell' arte e la preoccupazione di non aver svolto di esercizi di matematica.
Spariscono i problemi.
Sparisce il dolore che mi porto addosso dalla morte dei miei,almeno per un momento.
Sparisce la paura che Mattia non sia nessuno,che possa essere uno stalker,un pedofilo o semplicemente qualcuno che si diverte a prendere in giro le ragazzine.
Sparisce davvero tutto.
Siamo solo io e un rapper maledetto,io e un poeta irrecuperabile,io e un fottuto ragazzino egoista e maleducato.
Siamo solo io e l'angelo che mi ha salvata.
Siamo solo io,e Mattia.

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