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-Cris,piccola..Ti svegli?-sento la voce di Mattia,e poi quelle che credo siano le sue mani spostarmi dei capelli dal volto.
-Mh..-sono distrutta,vorrei restare a dormire per ore,ma non so per quanto l'ho fatto ora,né dove siamo,quindi dalla curiosità mi sveglio.
-Benvenuta a Roma!-mi dice Mattia.
Oddio,no,sclero.
M'ha portato a Roma,la sua città.
La città del Colosseo e del cinema,la città delle Vacanze Romane,la città di Venditti che la canta e la descrive così bene,la città dove le squadre di calcio sono delle fedi,la città che ho sempre sognato di visitare,perchè storia e modernità si fondono.
Mattia mi c'ha portata.
-Tesoro!-sorrido,d'istinto,e lo abbraccio forte.
Mi prende in braccio,dopo avermi slacciato la cintura,e mi stringe forte anche lui,dopodiché scendiamo,seguiti dagli altri ragazzi.
-Quanno sei bella Roma,quann'è er tramonto...-inizia a canticchiare.
Siamo davanti al Colosseo,dietro il quale pian piano inizia a tramontare il Sole.
Lo abbraccio di nuovo,e sentiamo un 'ouuuuh' generale,da parte dei suoi amici.
Forse anche nostri amici.
-Regà,se beccamo domani.-dice Mattia,salutandoli battendo il pugno.
Erika viene vicina a me,e mi abbraccia.
-A domani tesoro.-le dico,e poi va via,mano nella mano con Valerio.
Mi salutano anche Giorgio e Giulio,e J mi sorride,poi vanno via tutti.
Io e Mattia,finalmente soli,ci sediamo su una panchina proprio sotto al Colosseo.
Questo monumento è la perfezione,è assurdo come dopo migliaia di anni sia ancora qui,rappresenta la bellezza della storia,gli antichi fasti della Roma Caput Mundi.
-E così,questa è la città mia.-Mattia si stringe nelle spalle,e poi sorride.
Mi appoggio a lui,e mi scompiglia i capelli,come fa di solito.
-Senti,il giro panoramico della Capitale lo facciamo nei prossimi giorni,ora se ti va volevo portarti a Villa Borghese.-
-Mica a piedi,no?-chiedo,dubbiosa.
Non ho voglia di camminare.
-Eddaje Crì,nun poi venì a Roma e nun camminà pe niente.-mi risponde,ma poi mi porta vicino alla fermata della metro.
-Bravo Mattì,hai capito.-ridiamo tutti e due,prendiamo la metropolitana verso Villa Borghese.
Scendiamo poco lontano da lì,e saliamo a piedi.
È meraviglioso qui,uno dei parchi più belli che io abbia mai visto,e quando ci sediamo su una panchina,vicino ad un laghetto,ci rilassiamo immediatamente.
Dovrebbe far freddo,ma in realtà si sta bene,tanto siamo vestiti pesanti.
-Viè qua.-mi invita a poggiarmi con la testa sulla sua spalla,e poi mi accarezza piano.
-Sò contento d'averte conosciuto,Cris.-mi dice,sospirando.
-Anch'io.Nonostante a volte mi stai sul cazzo,e tanto.Però ci tengo a te.-alzo lo sguardo,e sorride,mentre intorno a noi si fa notte.
-Vieni,te riporto ar Colosseo e te faccio vedè 'nt'è bella Roma quann'è sera.-mi dice alzandosi,e tirandomi per il braccio.
Poi usciamo da Villa Borghese,e andiamo su uno scooter parcheggiato lì vicino.
-Ma è tuo,Matt?-chiedo,shockata.
Non è che uno vede uno scooter in giro per strada,e se lo prende.
-Sì,l'avevo parcheggiato qui prima de venì a Napoli,figo che ce l'ho ritrovato,oh!-è contento come un bambino di tre anni.
Ridiamo insieme,e ci saliamo su.
Mattia parte,senza caschi né niente.
-E SE CI FERMANO?-urlo,per farmi sentire,perchè non mi sente assolutamente.
-NUN CE FERMANO,CALMATE CRI!-mi risponde.
Mah,speriamo.
Arriviamo dopo un pò al Colosseo,che di notte è bellissimo.
L'illuminazione si riflette sulla struttura,che dà una magnifica idea di grandezza ed impotenza.
Ci sistemiamo sulla panchina di prima,è la notte di Natale,quindi le case sono tutte illuminate e quasi si possono sentire da qui i brindisi e le risate.
Mi dispiace per Ale,perchè è consuetudine scambiarci i regali a cena dai genitori di Vale,ma lui sarà sicuramente lì.
Più tardi lo chiamerò,devo ricordarlo.
Intorno a noi c'è un atmosfera festosa,e il silenzio che regna tra me e Mattia è quasi surreale.
Lo interrompe,però,lui.
-Cristina?Devo dirti una cosa.-

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