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Mi sveglio mentre sento due persone litigare.
-Mamma!È la mia vita!-
-Mattia ma è la mia casa!-
Sono Mattia,e quella che credo sia sua mamma.
Oh cazzo,ansia.
Ansia totale.
Quindi non è casa di Mattia,ma della mamma di Mattia.
Gesù.
-Mamma va via.-le intima lui.
-Non vado via,non puoi mandarmi via.-
Madonna,questa ci mancava.
-Mattia capisco che è la tua vita,ma non puoi farle venire a casa mia,okay?-la mamma prova a calmarsi,abbassando il tono di voce e parlando più lentamente.
-Mamma,intanto tu eri fuori,fino a dopo Capodanno.Secondo,per me Cris è importantissima,è la mia vita.Non è una delle solite.-
Non è una delle solite.
Lo dice anche Giorgio,ma che significa?
In cosa sono diversa dalle solite?
-Alle 14:00 al Ducati Café,voglio conoscerla.Va bene?-
Oh cazzo.
Ora vado ancora più in ansia.
Sono immobile,nel letto disfatto.
Non mi ricordo di essermi messa a letto,forse mi sono addormentata in macchina e Mattia mi c'ha portato.
Mi ha messo anche il pigiama,che carino.
A me Mattia piace davvero,è dolcissimo ma anche imprevedibile ed è questo che mi piace.
Ma...Con la mamma?Pranzo con la mamma?
Sono pronta?
E se non le piaccio?
Mille dubbi mi attanagliano la mente,sto andando in ansia.
-Ciao Mattia eh!-sento sbattere la porta.
La mamma è di nuovo arrabbiata.
Ma aspetta,io ho 19 anni.
Non voglio una suocera suscettibile.
Sento il mio ragazzo entrare nella stanza,aprendo impercettibilmente la porta,e sdraiarsi vicino a me.
Inizia ad accarezzarmi,pensando che io stia dormendo.
-E se a tua mamma non piaccio?-sussurro.
Sobbalza.
-Ehi,buongiorno principessa.Sei sveglia?-mi chiede.
-Sì.-
-Le piacerai sicuramente,non è così di solito.Era un pò incazzata,pensava tu fossi una troietta che si trovava qui per caso.-
-Ah.-mi si gela il sangue.-È spesso così?-
-Ma no,sei scema?!Lei e mia sorella ci stanno sempre,solo ora sono andate in vacanza in montagna,dai miei nonni.E poi io non credo nel sesso senza amore,e non vado a troie da un sacco.-
-Perchè due zoccole ti hanno iniettato un veleno?-chiedo scherzando,riferendomi ad una sua canzone.
-Esattamente.-mi stampa un bacio in fronte,facendomi rilassare all'istante.

3 ore dopo.

Siamo sullo scooter,diretti verso il Ducati Café.
Dopo ore per decidere cosa mettere,nonostante avessi pochi vestiti tra cui scegliere.
Alla fine ho optato per un jeggins ed un altro maglione abbastanza pesante.
Non so se sono troppo casual.
Sto sclerando davvero,davvero troppo.
-Piccola,ti amo.-ferma lo scooter davanti ad un'imponente struttura in vetro,e mi stampa un bacio sulla fronte.
-Anche io,Matti.-
Mi prende per mano,ed entriamo nel ristorante.
È meraviglioso,soprattutto per chi adora le moto come me.
Ci sono moto Ducati originali ovunque,divise,autografi.
Wow.
Al piano superiore,sedute ad un tavolo,ci sono la mamma e quella che credo sia la sorella di Mattia.
-Lei è Cristina.-dice Mattia,sospirando come se si stesse togliendo un peso.
La mamma si alza,e mi sorride dolcemente.
-Ciao Cris,io sono Patrizia.-okay,sembra simpatica,perlomeno a pelle.
Non sembra la donna nevrotica da stamattine.
-È un piacere conoscerla signora.-rispondo.
-Perfavore,chiamami Patrizia e dammi del tu.-
-Perfetto.-sorrido.Sembra un buon inizio.
-Io sono Rebs,piacere.-mi dice la sorellina,avrà un tredici,quattordici anni.
Tredici,mi pare che abbia detto Mattia.
-Ehi.-sorrido anche a lei,e lei ricambia.
Ci sediamo,vicini,di fronte a Rebs e Patrizia.
-Allora,Cris,cosa fai?-mi chiede quest'ultima.
-Sono all'ultimo anno di un liceo classico a Napoli,poi penso di prendere Lettere o Lingue all'Università.-
-Ah,che bello!Quando torni a Napoli?-mi chiede invece Rebs.
-Ehm,non so..Chiedi a tuo fratello,ha organizzato tutto lui.-è vero,che cretina!Ho dimenticato di chiederlo a Matti.
-Scendiamo il 2,poi io resto qualche giorno da te.-
-Mh,va bene.-acconsento,felice di poter restare un altro pò di tempo con Mattia.
-Dove dormi?-oh cazzo,è vero.
Ora che sono tornate la mamma e la sorella,non posso mica a restare lì a dormire.
-Boh,magari Matti mi dà una mano a trovare un albergo..-
-Puoi dormire da noi.-propone Rebs.-Tanto mica dai fastidio.Dormi in camera di Mattia,no?-
-Oh,no.Non voglio dare fastidio Rebs,ma grazie comunque.-
È una ragazza davvero dolcissima.
-Ma dai Cris,certo che puoi continuare a dormire da noi.Insomma,mica è la prima volt...-si blocca.
Ohw.
Certo.
Non mi aspettavo di essere la prima ragazza a dormire con lui,a casa sua.
Per questo Patrizia stamattina si sarà arrabbiata così tanto:forse trova ragazze tutte le mattine.
-Mamma.-la fulmina Mattia,che non ha parlato molto oggi,ma ci fissava con un sorrisetto ebete.-Valeria è un capitolo chiuso,e Martina è solo un'amica che ho ospitato per un pò.A proposito,Cris,te la devo far conoscere.-
Non voglio conoscere una ragazza che ha dormito con Mattia,ma ovviamente non glielo dico,e mi limito a sorridere.
-Dai,Cris,sul serio.Resta a dormire.-la mamma ci tiene davvero tanto,mi guarda con due occhi dolcissimi,e io non posso fare a meno di sciogliermi.
-Va bene..Spero solo di non dare fastidio.-
2 ore e mezza dopo
Ormai sono quasi le 17:00,e credo sia ora di tornare a casa.
-Ragazzi,cosa fate ora?-chiede Patrizia.
-Un giro per Roma,nei vari luoghi di politica.A Cris piacciono un sacco,e poi mi sa che sta una mostra a Palazzo Madama.-risponde Mattia.
Aw,che carino.
Sta cercando di farmi divertire al massimo in questi giorni,e anche se per molta gente visitare il Quirinale il massimo non è,per me sì.
-Evvai!-batto le mani,felice.
-Qui si dice 'eddajeee'.-mi corregge Rebs,ridendo.
Poi ci salutiamo,la abbraccio e dò un bacio sulla guancia a Patrizia,che ci intima un 'stasera si cena a casa',a cui rispondiamo affermativamente.
Ci rimettiamo sullo scooter,e dopo neanche venti minuti ci fermiamo ad un chiosco perchè Mattia vuole prendere una birra.
C'è una panchina lì davanti,per cui ne approfittiamo per sederci.
-Allora,come ti sono sembrate?-mi chiede lui.
-Matti,avevo un'ansia tremenda ma alla fine avevi ragione tu,si è rivelato tutto infondato.Rebs è una ragazza dolcissima,dimostra molto più di tredici anni ed è davvero meravigliosa;credo che ce ne siano poche ragazze con la testa a posto come lei.Tua mamma,invece,è assurda.Nei suoi occhi grandi e dolci,quelli con i quali ti guarda,rivedo quelli di mamma...Mia mamma era così,dolcissima ma dovevi starla sempre ad ascoltare,un pò come Patrizia.Le saresti piaciuto,sai?Adorava quei ragazzi un pò pazzi come te.Mi sarebbe piaciuto tanto presentartela...E anche presentarti papà,anche se ti avrebbe gonfiato di botte.Era estramemente geloso.-faccio un risolino nervoso,per trattenermi dal piangere.
A volte penso di riuscirne a parlare in modo tranquillo,ma so che non è e non sarà mai così.
Non è una ferita che si rimargina.
-Amore mio,dai.Anche a me sarebbe piaciuto conoscerli,ma ora ci siamo solo io,e te.Per sempre.-
-Ti amo Mattia.-
-Ti amo,Cris.Je t'aime plus que ma vie.-


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