Capitolo 6- La vendetta

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Alessandro, tornando a Feneis, si sente osservato, ma non dichiara la propria paura ad Esmeralda. Quando finalmente giungono alle mura di cinta, inizia a sciogliersi i muscoli e la strana sensazione provata poco prima sparisce.
Si guarda attorno un' ultima volta, infine decide che è solo una stupida sensazione. Lascia la novizia sul muro di cinta ed entra nell' edificio centrale.
Qui incontra Ignis, l'ultima persona con cui vuole avere a che fare.
<< Alessandro, procedono bene gli allenamenti? >> chiede come se la cosa gli interessasse veramente.
Lui la squadra <<Sì. Oggi è l'ultima notte, poi se la caverà da sola.>> Ma lei non si accontenta di quell' unica risposta.
<<Se vuoi posso prenderla io in carico e sorvegliarla per te! Non vorrei mai che circolino voci imbarazzanti sul tuo modo di addestrare!>>Ignis stringe i pugni mentre pronuncia queste parole.
Alessandro sembra non capire il doppio senso, e le fa cenno con la mano che non gli interessa.
<<E dimmi Ignis, da quando sei così presa nell'aiutare i novizi? Te li odi! >>
Ignis, combattuta su cosa rispondere, dice solo <<L'ho portata io qui e non voglio deludere i miei superiori.>> gira i tacchi e se ne va.

Il giorno dopo Esmeralda è sola a sorvegliare, senza la compagnia di Frederik.
Le giornate sono monotone, così la ragazza decide di guardare i consiglieri che piangono la perdita del loro capo; anche se a quanto pare non hanno perso tempo a trovarne un altro, dato che il vecchio che ha cercato in tutti i modi di contrastare le idee del padre, ora è a capo del consiglio.
Annoiata, passa il tempo sognando il giorno in cui potrà far scappare la propria famiglia in un luogo sicuro e trovare un modo per non fargli del male. Nel mentre che fantastica, un gruppo di cervi passa davanti le mura di cinta, non resistendo alla tentazione scende dal posto di guardia e si avvicina lentamente.
Gli animali non si accorgono della sua presenza ed Esmeralda, ormai in balia del suo istinto, prende per le gambe il cervo più vicino a sé per potergli spezzare il collo.
Lo stomaco brontola dalla fame e divora a crudo il cervo.
Quando ormai della bestia rimangono solo più le ossa, si guarda le mani inorridita.
Che cosa ho fatto? È questo quello che farò agli esseri umani? Li divoro senza pietà o compassione?
Si mette a piangere. Un pianto di dolore.

Quando ormai il sole sta per tramontare, torna alla base.
Per suo grande sgomento la prima persona che incontra è Ignis.
<< Ma guarda un pò chi c'è qui! Esmeralda! Spero per te che il sangue che ti ricopre non è di esseri umani o domani ti brucerai con il sole!>>
Nei suoi occhi vi è una luce trionfante ma anche insoddisfatta.
Lei la sorpassa fingendo di non averla vosta e s'incammina versi la donna rossa.
<<Ho una stanza da novizia?>>
La donna resta talmente scocciata da quella domanda, che da quando si conoscono, per la prima volta distogliere lo sguardo dallo schermo e le passa delle chiavi.
<<La porta infondo a destra al primo piano>> e ritorna al proprio lavoro.
Esmeralda corre nella stanza assegnata e cerca il bagno per potersi lavare tutto quel sangue.
Sono un mostro ecco cosa sono! Devo allontanare i miei cari in un luogo sicuro e lontano da me!
Decide in quel momento.
Si sveste completamente e si catapulta sotto la doccia ma, nonostante l'acqua che le scivola sulla pelle la pulisca, non riesce a cacciare dalla mente le immagini orribili su ciò che potrebbe fare ai suoi genitori.
Batte un pugno contro il muro.
Maledetto il giorno in cui ho deciso di diventare tutto questo.
Poteva essere più semplice, potevo impormi di rimanere in città o morire con le persone che amo, il giorno in cui decisi di essere ciò che sono.
Inizia a piangere. Si siede e si stringe le gambe tra le braccia, immaginandosi che ad abbracciarla sono i suoi genitori, o Anna, o Alessandro..
Ma cosa penso! Lui neanche mi guarda, quella volta al mare se non ci avesse fermato quel rumore non sarebbe successo nulla ugualmente.
Si rialza ed esce dal bagno. Presa da una remota rabbia, prende i vestiti sporchi e li getta nel cestino. Apre l'armadio sperando di trovare qualcosa di nuovo.
Per sua grande sorpresa trova differenti tuniche nere e vestiario completamente nero. Non ci sono altri colori in quell'armadio.
Prende la prima cosa che trova e in un cassetto in basso ritrova differenti scarpe in pelle, ovviamente nere anche quest'ultime.
Fa un mezzo sorriso al pensiero che tempo addietro aveva promesso ad Anna che le avrebbe portato un paio nuovo di scarpe.
Si corica vestita e si addormenta quasi subito.

La Regina e il RibelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora