Capitolo 39- Un uomo distrutto

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Alessandro resta pietrificato nel vedere l'amore della sua vita, tra le braccia di un altro uomo. Sconsolato, si fa accompagnare alla fonte d'acqua, per poter cancellare quel brutto ricordo, ma neanche l'acqua può cancellare il dolore che prova nel petto.
Le lacrime si confondono con il liquido cristallino della fonte, si mette a pancia in sù per poter galleggiare meglio, con lo sguardo rivolto verso il cielo, che piano piano si sta schiarendo.
I due sovrani si tengono per mano quando lo raggiungono. Esmeralda gli lascia la presa e gli chiede due minuti da sola.
<<Sì, amor mio>> e le accarezza la guancia.
La regina si siede affianco al capo dei Ribelli, mezza immersa nell'acqua.
<<Dobbiamo parlare.>>
Sul viso di Alessandro compare un amaro sorriso.
<<Non c'è nulla di cui discutere.>>
Esmeralda sospira.
<<Invece sì! Io ti ho amato sul serio Ale! Abbiamo anche un figlio insieme, ma da quando sono rimasta al castello le cose sono cambiate!>>
Il capo dei Ribelli si alza in piedi.
<< Sapevo che non dovevo lasciarti con lui! Ho fatto un madornale errore ad abbandonarti! Ogni giorno sentivo che mi mancavi sempre di più, mentre tu rotolavi tra le lenzuola con un altro uomo! Cosa devo pensare? Cosa devo dirti? Che sono felice per te? E cosa ne sarà di nostro figlio che vedrà suo zio affianco a sua madre, invece che non con me?>>
L' attira verso di sé e la intrappola in un abbraccio.
A Vito, che li sta guardando nei paraggi, sale un moto di rabbia, ma la moglie lo guarda come per dirgli di stare tranquillo.
<<Guardami negli occhi Esmeralda e dimmi che non mi ami!>>
Esmeralda cerca di pronunciare parola ma non ci riesce. Lui, con una mano dietro la nuca di lei, l'attira talmente vicino a sé che le loro labbra a malapena si sfiorano.
La regina sente quei brividi lungo la schiena che non smettono di percuoterla nel suo intimo, lo stesso che prova tra le braccia di Vito.
Alessandro sposta le labbra sulle sue, ma lei lo spinge lontano.
<< No, amo Vito! Certo, non posso negare ciò che provo per te ma dobbiamo dividerci. Ci riusciremo, e sono sicura che troverai qualcuna che ti amerà più di me.>>
Lui mantiene quel sorriso amaro.
<< Non mi dimenticherai mai, Esmeralda. Lo sappiamo entrambi. Io e David ti aspetteremo.>>
La giovane regina non risponde e resta imbambolata a guardarlo mentre se ne va via.
Vito ne approfitta del momento e corre da lei per abbracciarla.
<< Grazie>> gli sussurra.

Il sole sta per sorgere e i Vittoriosi devono sbrigarsi per mettersi a riparo. Il re si rivolge sia alle sue guardie che ai Ribelli, di cui quest'ultimi hanno un certo rispetto nei suoi confronti.
<< Uomini! Io ed Alessandro abbiamo bisogno di discutere un accordo. Nel frattempo portateci verso la Sfinge!>>
I novizi annuiscono e si aiutano tra di loro, benché fino a qualche mese prima lottavano tra di loro.
Esmeralda intanto allatta il piccolo David e, guardando verso l'orizzonte, si avvicina ad Alessandro.
<< Questo è tuo figlio. David.>>
Le guardie reali restano scioccate dalla notizia, mentre il re sembra assalito dalla rabbia, che trattiene laudamente.
Il capo dei Ribelli prende in braccio il bambino, orgoglioso della bella opera che la natura gli ha donato.
Lo coccola un pò e poi lo ripassa alla madre, porgendole un bacio sulla fronte.
<< Grazie, è il giorno più bello della mia vita, come quello di quando lo concepimmo >>
Esmeralda arrossisce violentemente e volge lo sguardo verso il marito.
<< Lascerò voi uomini discutere da soli, ma prima ho bisogno dell'iniezione! Ho paura di attaccare Marta da un momento all'altro.>>
Erik, che fino a poco prima è rimasto in disparte, l'affianca.
<< Te lo faccio subito! Sei fortunata che mi porto di tutto in un viaggio!>>
Con un sorriso Esmeralda lascia soli i due comandanti e segue il cognato, pregando che Vito ed Alessandro non si uccidono a vicenda.

Alessandro siede sulla carrozza, difronte al suo nemico.
<< Vedo che nonostante tutto, mi aiuterai nella mia ricerca>>
Vito annuisce.
<<Sei mio nipote e conoscendoti nulla ti fermerà! E se anche ti uccidessi, Erik o qualsiasi altro ribelle finirà il tuo piano. Non so se la cura funzioni veramente, ma ti seguirò. Inoltre Esmeralda finirebbe per odiarmi se non ti aiuto, quindi ti accompagnerò in questo ridicolo viaggio, ma voglio una cosa in cambio.>>
Alessandro deglutisce, temendo che gli proibisca di rivedere Esmeralda in futuro. Gli fa cenno di continuare.
<<Voglio che il mio regno sappia che concordo con l'uso della cura, se funziona, ed io personalmente voglio farne uso. In cambio i Ribelli non saranno fuorilegge, potrai riunirli nella tua contea se non apprezzano il mio reame o quello di altri miei sudditi e tu sarai perdonato dei tuoi peccati. Avrai anche la lode che sei riuscito nell'impresa ma solo se tutti sono a conoscenza che io vi ho mandati in questa spedizione e che ho collaborato.>>
Alessandro resta perplesso.
<<Tutti sono a conoscenza che ti ho rapito. L'ho fatto sotto gli sguardi di tutti!>>
Vito incrocia le braccia.
<<Verrà comunicato che mia moglie mi ha liberato e che poi ho preso accordi con te, non è molto lontano dalla realtà.>>
Ancora non contento, il capo dei Ribelli chiede.
<<Potrò rivederla? Mio figlio?>>
<< Sì, ma solo se sarà lei a chiedertelo >>

Esmeralda cammina tranquillamente affianco alla carrozza del suo amato. Purtroppo non riesce a captare bene il discorso.
<<Marta! Vieni qui!>>
La dama di compagnia si avvicina titubante.
<<Vieni, tranquilla. Ho preso la cura ed ora non risento alcun istinto omicida. >>
Rassicurata la giovane, l'affianca.
Nel frattempo però adocchia continuamente una particolare carrozza.
<< Cosa ha quella carrozza che continui a guardare? O chi?>>
Prova a stuzzicarla la regina. La dama arrossisce.
<<Nessuno in particolare.>>
Esmeralda trattiene un risolino, anche se Marta se ne accorge e la squadra.
<<Piuttosto, quando direte al re che avete il diario e la collana?>>
La regina si mette a giocare con le dita con il ciondolo.
<< Non lo so. E se anche glielo dicessi lo terrei segreto anche a Stephan. Stasera gli parlerò in privato con Alessandro>>
La dama ride spensierata.
<< Sono felice che avete scelto il re! Sapevo che avevate un amante, o qualcosa del genere, ma non sospettavo di certo il capo dei Ribelli.>>
Le due ragazze ridono felici.

La Regina e il RibelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora