Capitolo 17-Busi

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Alessandro sta aspettando da 5 notti l'arrivo di Esmeralda, ma i suoi uomini l'hanno avvertito che ci sono stati imprevisti in mare e sarebbero rientrati in porto in ritardo.
Si sono accampati ad un' ora di camminata dalla città per essere meno rintracciabili possibili, e hanno ricoperto i propri carri con il fogliame per confondersi con il bosco. Gli uomini dagli occhi di ghiaccio non sono venuti con loro perché non sopportano certe temperature fredde.
In quei giorni cercarono di capire dove fosse stato nascosto il libro, ma le entrate in quel maledetto paese sono molto più controllate rispetto a Rimini; purtroppo l'unica strada che sono riusciti a scovare è attraverso le fogne.
Per sua fortuna da piccolo gli piaceva cercare i passaggi segreti e un giorno, per caso, ritrovò un tunnel che partiva dal porto e arrivava alle cucine del castello.
Purtroppo le ricerche del libro non hanno ancora portato a un buon fine, e in cuor suo spera che Esmeralda riesca nell'intento.
Dopo una notte passata a lottare contro il vento e la pioggia, finalmente la sua amata è arrivata.
Dal villaggio si possono sentire il suonare delle trombe della città in festa.
Entrano in fretta e in furia in città e, per eliminare il cattivo odore dovuto alle fogne, s'intrufolano in una casa d'umani, e si cambiano per non farsi notare. Fortunatamente il mercato perdura anche durante la notte e nessuno si accorge della loro presenza.
<<Voi due entrate con me nel castello, gli altri resteranno fuori a perlustrare. Magari i marinai ci possono passare delle informazioni che possono risultare utili.>>
Una volta giunti alle cucine degli umani, iniziano a dirigersi verso la sala d'accoglienza nascosti nelle ombre.

Esmeralda resta estasiata da tutti quei colori che trova nei mercati; ma non è l'unico punto in cui riscontra queste vivacità. Ogni casa è di colore differente, quasi come se un pittore abbia preso tutti i colori che disponeva e li abbia lanciati a caso contro la tela.
Il re la prende sotto braccetto e la fa scendere dalla barca.
Un uomo biondo con gli occhi azzurri, vestito con uno smoking rosso fuoco, li accoglie nella sua città.
<< Buonasera miei sovrani! È un piacere per me accogliere due persone importanti come voi. -si volta verso la regina-Scusate se non mi sono presentato sono il duca di Busi, Ludovico. >> le fa il bacia mano da gentiluomo.
Esmeralda arrossisce a tanta cordialità mentre il re sembra spazientito.
<< Ludovico sono sicuro che mia moglie voglia riposare per il viaggio stressante, nel frattempo noi abbiamo questioni più importanti di cui discutere.>>
Il duca sembra divertito dalla sua serietà.
<< Molto bene, le mie guardie vi condurranno alle vostre stanze- poi scocca un' occhiata dietro di lei verso Flavia- per voi e la vostra bellissima dama di compagnia>>
Flavia è al settimo cielo per il complimento.
Quest'uomo è indubbiamente un Don Giovanni!
Rivolge uno sguardo al marito e osserva una nota di gelosia.
Ringrazia brevemente il duca e segue le guardie.

Una volta giunta alla camera da letto prende la decisione di lasciare sola Flavia e di cercare il re che sicuramente si trova con il libro.
La dama di compagnia però si accorge della porta che si apre.
<<Dove avete intenzione di andare?>>
Esmeralda trova una scusa veloce.
<< Sono stufa delle mura grigie del castello di Rimina.
Sono curiosa di vedere questo castello!>>
Per fortuna Flavia le crede.
<< Va bene, ma vengo con voi! Sono curiosa anch'io di visitare il posto>>
Oh no!
Sbuffa e gli fa strada affianco a sé.
Effettivamente il castello ha ogni stanza di colore differente e quadri enormi di precedenti duchi.
Si ritrovano nella sala d'accoglienza in cui il brusio diventa sempre più forte.
La gente, vedendola, le fa spazio per farla passare fino alla poltrona destinata al duca e si siede.
Un silenzio imbarazzante avvolge la sala ma riconosce, ad un lato di essa, un viso che le fa aumentare i battiti del cuore.
Distoglie lo sguardo per non attirare l'attenzione verso Alessandro.
<< Buongiorno miei sudditi. Sono Esmeralda la regina di Rimina. Sono felice di essere qui tra di voi. Trovo il vostro paese splendido con tutti questi colori.>>
Il popolo la guarda orgogliosa per le sue parole e l' applaudono.
<<Grazie ma l'applauso deve essere dedicato a voi che rendete magnifica Busi>>
La gente inizia, uno dopo l'altro, a portarle gli omaggi.
Le portarono differenti tessuti e alcuni animaletti come conigli e maialini.
Arriva il turno di Alessandro che, per sua fortuna, nessuno lo riconosce.
Le posa nella mano un'incantevole collana d'argento con un ciondolo a forma di cuore in cui ad un lato vi sono piccoli brillantini.
<< È bellissimo>>
Lui, per non farsi sentire, a sottovoce le dice
<< Così mi porterai sempre con te>>
Si mette la collana felice.
<<Grazie buon uomo>>
Alessandro si ritira nell' angolo opposto della sala, mentre un' altra sfilata di colori riempe il suo tempo.
<< Cosa sta succedendo?>>
Tuona una voce da lontano che appartiene al re.
Gli uomini vedendolo s'inchinano immediatamente.
Esmeralda incrocia il suo sguardo e con fare tranquillo risponde
<< Mio re, queste persone stanno dimostrando la loro generosità a voi.>>
Colto sul fallo, il re le viene incontro a grandi passi.
<< Ringrazio il popolo di Busi per i doni che ci state offrendo. Sono venuto per comprendere meglio le condizioni di questo paese.
Il vostro duca come promesso entro un anno troverà una sposa.>>
Il popolo esulta ed applaude felice di sapere che presto il posto del duca verrà sostituito dai suoi figli.
Ludovico rimane rigido.
Probabilmente non vuole legarsi a nessuna dopotutto, con quel fascino, può avere tutte le donne che vuole.
Il duca si avvicina ai due sovrani con i pugni lungo i fianchi e s'inchina nuovamente davanti a tutti.
<<Manterrò la mia promessa.>>
Il re lieto prende per mano la regina e la conduce fuori da quella sala.
In lontananza anche Alessandro si ritira a fronte della scena, consapevole che la visita del re non ha come fine una promessa.

La Regina e il RibelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora