Capitolo 8- Il giorno dei ricordi

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Esmeralda si sveglia di notte di soprassalto. Qualcuno deve essere entrato in casa.
Quando si è addormentata era solo in mutandine, perché dopo la doccia è praticamente crollata sul letto dal sonno. Cerca nei propri vestiti i pugnali che non abbandona mai e si accosta dietro la porta.
Il rumore di passi si avvicina, ma lei non si muove in attesa che siano dietro di sé.
Esmeralda trattiene il respiro ed apre all'improvviso la porta, rivolgendo il pugnale verso l'individuo che è entrato in casa senza bussare.
La mano le resta a mezz'aria, davanti a lei c'è Alessandro.
Il ragazzo resta sbigottito ed abbassa lo sguardo, ma ciò comporta vedere le nudità di quella ragazza. Lei immediatamente si copre i seni ed arrossisce.
Proprio in quel momento entra a perdifiato Miele
<<Alessandro! Mi ero dimenticata di dirti che Esme.. >> li guarda a bocca aperta.
<<Spero di non aver interrotto nulla! Beh, allora vi lascio continuare.>> e scappa divertita.
I due giovani si guardano negli occhi come ipnotizzati, ed Esmeralda, rendendosi conto della propria nudità, ritorna in camera per mettersi una maglietta.
<<Sc.. scusa.. non sapevo che eri a casa mia o avrei bussato o.. sarei andato da altre parti>>Alessandro era talmente impacciato che riesce a far ridere Esmeralda nell'altra stanza.
<< Scusami tu! Ero nella tua stanza e non immaginavo che fossi te. Altrimenti non ti avrei quasi pugnalato.>> La sua risata lo contagia ed entra anch'esso nella camera.
<<Fidati se ti dico che ti sei già fatta perdonare.>> le rivolse un sorriso malizioso e lei gli lancia un cuscino <<Porco!!>>.
Alessandro divertito dalla situazione inizia a farle il solletico e la blocca sotto di sé nuovamente. Si guardano a lungo negli occhi.
Il cuore di Esmeralda batte all'impazzata come se volesse uscire dal petto.
Dio quanto è bella! Pensa Alessandro e la bacia. Lei risponde alle sue labbra, gli prende il viso tra le mani e lo avvicina sempre più a sé. Il bacio inizialmente è timido, ma poco dopo li travolge che si cercano sempre di più. Si separano per prendere fiato e si guardano increduli. Lei non può far a meno di quelle labbra e lo ribacia. Si rotolano tra le lenzuola e si separano nuovamente le labbra. Alessandro inizia a baciarle il collo poi risale con le labbra al lobo dell' orecchio.
In quel momento James bussa alla porta d'ingresso ed entra senza aspettare che qualcuno lo accolga in casa.
<< Alessandro dobbiamo fare rapporto!>> Entra in camera e, appena vede i due ragazzi semi nudi nel letto, scoppia a ridere.
<<Voi due l'ultima volta non stavate per uccidervi?>> li schernisce.
Alessandro si alza velocemente mentre Esmeralda si mette il proprio abbigliamento.
<< Riunisci tutti nel mio salotto. Ho un piano.>>ordina il capo dei Ribelli. James non se lo fa ripetere più volte ed esegue gli ordini.
<< Tra una settimana iniziano i giorni del ricordo, in cui avremo la possibilità di rubare i libri. O almeno uno di essi.>> si volta verso la ragazza dagli occhi verdi.
<< Sei brava a combattere e pochi purtroppo possono viaggiare di giorno come te. Vuoi venire?>>
Le chiede formalmente.
Si è già dimenticato cosa è accaduto poco fa, che mi tratta così? E comunque sa benissimo che mi voglio vendicare e lo seguirò in questa missione.
Fa cenno di sì e si prepara per studiare il piano.

Sedici uomini si riuniscono intorno al tavolo. Alessandro ed Erik sono nei capi opposti.
<< Buonasera miei compagni di ventura! Come sapete tra pochi giorni iniziano le giornate dei ricordi e durante gli ultimi giorni verranno letti i libri. Nel frattempo saranno custoditi nella parte privata del castello, vicino alle stanze reali. La sorveglianza aumenterà ma mio zio non ha calcolato che il passaggio da una stanza all'altra, per portare all'esterno i libri, conduce nelle cucine. Sul soffitto passano delle tubature di riscaldamento che possono contenere un uomo a gattoni. Purtroppo noi siamo molto grossi ma Esmeralda, Frederik e James sono di piccola corporatura. >> gli uomini intorno al tavolo discutono a voce alta e il loro capo gli concede alcuni minuti.
<< Dove saremo noi altri?!>> chiede uno di loro.
<< Troppi di noi attireremo l'attenzione, ma se saremo in pochi possiamo farcela. Una di queste tubature passa in alto alle mie stanze. Loro tre usciranno da lì e scapperanno per i corridoi di servizio. Un libro lo passeranno a Clarence e l' altro a Jeremy una volta scesi. Poi scapparete ognuno in direzione diversa. Ci sarà molta folla quindi avranno difficoltà a trovarvi.
Scappate verso la base solo se siete certi di non essere inseguiti.
Io ed Erik arriveremo più tardi, dopo la festa, per non attirare l'attenzione.>>
Un muto assenso dichiara chiusa la riunione. Ulteriori dettagli sarebbero arrivati più avanti, durante la settimana.

La Regina e il RibelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora