Alessandro viene avvisato a metà mattinata da Miele del possibile attacco da parte del re durante la notte.
Decidono di far partire coloro che possono viaggiare di giorno, con più beni possibili, verso nord in uno degli altri villaggi che è riuscito a costruire.
Purtroppo tutti gli altri devono partire appena cala il sole, mentre i più forti restano per preparare l' imboscata.
Al capo dei Ribelli fa rabbia non poter essere fuori ad aiutare, si deve accontentare d' impartire ordini dalla casetta di legno.
Ben presto arrivano gli aiuti dai villaggi più vicini per poter trasportare più velocemente i beni; nel frattempo si sistemano per l' attacco.
Il sole cala molto velocemente e gli uomini si sistemano sugli alberi, ai bordi del villaggio; non prima di aver montato dei manichini con vecchi stracci per creare movimento per il paese, per non destare sospetti dell' essere stati avvisati dell'attacco .Passi veloci si sentono in lontananza. Sono tanti, troppi per essere mascherati.
Vito è in testa ai suoi uomini affiancato dal visconte di Feneis.
I soldati circondano il villaggio.
Alessandro da il comando di scendere quando le guardie reali li superano.
Silenziosamente, da dietro staccano la testa agli uomini, ma ben presto un urlo squarcia il cielo.
<<È una trappola!>>
Inizia la vera battaglia e Alessandro si ritrova presto al centro del villaggio ad attaccare alle spalle un uomo, a rotolare per terra con un altro ed a rialzarsi per sferrare un pugno allo stomaco ad un altro ancora.
Presto la battaglia diventa molto più movimentata.
Frederik incontra il visconte e, mosso da un antica rabbia, prova a pugnalarlo allo stomaco ma quest'ultimo gli prende il braccio, lo attira verso di sé e gli tira un testata facendogli perdere l'equilibrio.
Frederik si ritira indietro, ma non abbastanza velocemente che il visconte lo spinge a terra.
<<Ma guarda un pò chi c'è! Un novizio traditore!>> e sistema un piede un suo collo.
Infuriato Frederik gli lancia lontano il piede, si rialza e lo prende per il collo con le mani sbattendolo più volte contro una parete di una casetta.
<<Tu! Tu ci tratti come animali! Sei il diavolo in persona! A malapena conosco mia madre alla quale le hai tolto la dignità di una persona normale e poi gli hai tolto la vita!>>
Gli stringe ancora più forte il collo.
Poi un dolore lancinante gli attraversa la schiena, qualcuno deve averlo pugnalato alle spalle.
Approfittando del momento di distrazione, il visconte prende la testa del Ribelle tra le mani.
<< Ti pentirai di aver provato ad uccidermi>>
e gli gira violentemente la testa fino a sentire il crack del collo. Per completare l' operazione, prende il pugnale dalla schiena dell'avversario lo decapita.
Da lontano si sente un urlo.
<<Noooooooooooo >> è Alessandro.
Come una furia il capo dei Ribelli corre dal visconte, il quale quest'ultimo, rimane pietrificato nel vedere nei suoi occhi tutta quella rabbia, poi la lingua prende a muoversi.
<<Io ti ho cresciuto!>>
Alessandro lo prende di peso, con una mano sulla sua vita e una sulle sue spalle, per scaraventarlo a terra.
Gli si butta addosso e gli blocca le gambe con le proprie e inizia a prenderlo a pugni in faccia solo per fargli male.
Alessandro gli urla
<<Te mi hai reso un mostro!>> e gli sputa in faccia.
Il visconte inizia a ridere
<<Io ti ho reso così forte che hai avuto il coraggio di prendere le redini di questi uomini. Benché hai preso la strada sbagliata sono orgoglioso di averti fatto crescere così, proprio come il figlio che non ho mai avuto>>
Ma il capo dei Ribelli gli sferra un pugno da fargli saltare i denti.
<<Tu mi disgusti >>
Prende il pugnale e lo decapita.Si alza in piedi e nota che le cose non si mettono bene per i suoi uomini, nonostante abbia un numero discreto di combattenti.
Decide di approfittare del piano B.
<<Tutti a sud!>>
Gli uomini si liberano dalle persone con cui stanno lottando e iniziano a correre nella direzione dettata dal capo.
Giunti ad un punto del bosco, si arrampicarono sugli alberi, per poi scendere dall' altro lato.
Le guardie del re non si accorgono di questo strano modo di fare e cadono nelle trappole.
Proprio nei punti in cui passano sugli alberi i Ribelli, ci sono delle buche profonde con rami enormi e appuntiti rivolti verso l'alto.
L'esercito del re cade nella trappola e molti rimangono imprigionati in quelle buche, senza possibilità di uscirne.
Vito, guardando i suoi uomini scomparire sotto i suoi occhi, urla a voce alta:
<< È una trappola! Non inseguiteli! Torniamo al villaggio!>>
Le guardie sopravvissute ritornano indietro senza dare la possibilità a chi è incastrato di fuggire.
Contando i propri uomini, il re, urla pieno di rabbia verso il bosco
<<Alessandro! So che sei qui codardo! Mostra il tuo brutto muso!>>Alessandro sente dall'altra parte della trappola la voce dello zio.
Nessuno può darmi del codardo! Ma non sono stupido! Se torniamo tutti indietro è morte certa, è quasi l'alba e dobbiamo andare al villaggio qui vicino.
Si avvicina ai bordi del bosco e da lontano guarda l'uomo che tanto disprezza.
<< Vito! So che mi vuoi.>>
Tutti si girano verso il capo dei Ribelli ma solo il re ha il coraggio di avvicinarsi a lui.
<< Non sopravviverai a lungo, ne te, ne i tuoi uomini! Ti consiglio di arrenderti per avere una morte veloce.>>
Alessandro ride alle sue parole.
<<Grazie per l'offerta ma qui quello che ha perso sei tu! E ora, se non ti dispiace, me ne vado via prima che sorga il sole ma stai tranquillo ci rincontreremo molto presto.>>
Fa per andarsene ma il re lo blocca con tali parole:
<< Esmeralda a letto è meravigliosa, con quella pelle così delicata, le sue mani che fanno eccitare qualunque uomo.
E quegli occhi che.. >>
Non riesce a finire la frase che un pugnale per poco non lo centra in pieno viso.
Il re si scansa per miracolo, poi si volta verso Alessandro mentre quest'ultimo lo guarda con occhi pieni di odio.
<< Avrai pure il suo corpo ma il suo cuore e la sua anima appartengono a me!>>
e scompare tra la boscaglia.Vito resta pietrificato a quelle parole, se ha provato a far male a parole il capo dei Ribelli, quest'ultimo gliene ha fatto il doppio.
Lei ama me! Non prova più nulla per lui e aspetta mio figlio! O mi sto solo illudendo?
I dubbi lo percuotono, ma non può fermarsi a rifletterci.
<<Presto recuperate il corpo del Visconte di Feneis! Andiamo alla base prima che il sole sorga>>
Un guerriero, più coraggioso rispetto ai suoi compagni, gli chiede
<<Mio signore e gli uomini nelle trappole?>>
Il re scuote la testa dispiaciuto
<< Non ce la faremo a salvarli tutti in tempo. Finiremmo per morire con loro sotto i raggi del sole>>
L'esercito, scoraggiato, ignora le urla di dolore e suppliche degli soldati intrappolati nelle buche, marciando verso Feneis.
STAI LEGGENDO
La Regina e il Ribelle
FantastikEsmeralda è una ragazza molto coraggiosa che presto dovrà affrontare degli strani uomini dagli occhi di ghiaccio, degli uomini che guariscono velocemente se feriti e l'amore per un ragazzo misterioso che ha incontrato a 9 anni. Ricco di colpi di sc...