Capitolo dieci

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Dopo che Allison fu pronta, lei e Stiles uscirono di casa diretti verso una meta che a Lydia era sconosciuta.

La ragazza era sola in casa, ancora troppo scossa per il comportamento del moro.

Dopo aver preso un caffè, con in mente ancora quello che successe poco prima, Lydia corse a prepararsi, conscia di essere ormai in ritardo per il lavoro.

Si fece una veloce doccia, indossò gli abiti che precedentemente aveva scelto e si trucco leggermente prima di guidare verso l'ufficio in centro.

Una volta arrivata in ascensore, Lydia si ripassò un filo del suo rossetto rosso sulle labbra, giusto per essere sicura di risultare impeccabile.

Il display del suo cellulare la informava che mancavano ormai pochi minuti all'inizio del suo turno, così la ragazza affrettò il passo, per quanto possibile sui tacchi che indossava, e si accomodò alla sua scrivania dopo aver salutato i suoi colleghi.

•••

"Hey, Lydia, stiamo organizzando una serata fuori. Ci sei?"

La concentrazione della biondo fragola fu interrotta da Cora, una ragazza mora che lavorava nel suo stesso ufficio.

Lydia alzò quindi lo sguardo dai fogli su cui stava lavorando da almeno venti minuti per osservare la ragazza che se ne stava in piedi davanti alla sua postazione, le unghie blu che tamburellavano sul piano da lavoro.

"Non lo so, C", affermò Lydia, il nomignolo che lei era solita riservare alla bella ragazza, "Sai, la bambina e tutto il resto".

Con tutto il resto, Lydia intendeva la confusione che viveva nel suo cuore da quando Stiles era tornato e soprattutto lo sconforto che l'atteggiamento del ragazzo le dava.

"Andiamo! Sarà una serata tranquilla, ci divertiremo. Solo noi ragazze", la pregò la mora, puntando l'indice verso le due ragazze che stavano prendendo un caffè al lato della grande stanza.

"E poi che ci fai ancora qui?! Siamo in pausa", le ricordò Cora, socchiudendo i suoi occhi scuri.

Tutti gli altri, infatti, avevano smesso di lavorare da almeno cinque minuti buoni, godendosi quel quarto d'ora che il loro datore di lavoro gli concedeva.

"Queste pratiche mi stanno facendo impazzire", affermò Lydia massaggiandosi le tempie con le dita, le palpebre chiuse per dare un po' di riposo alle sue iridi stanche e stressate.

"Vedi? Pensi solo al lavoro. Un po' di divertimento ti farà bene", disse Cora, provocandosi uno sbuffo da parte di Lydia.

Dopo minuti di preghiere, la ragazza la convinse, "E va bene, va bene. Fammi solo fare una telefonata prima", disse Lydia, ormai stufa.

Ma infondo Cora aveva ragione, erano anni che non si concedeva una normale serata tra ragazze.

Ne aveva davvero bisogno, nonostante quelle non fossero proprio il suo genere di amiche: solo Cora, infatti, era stata in grado di abbattere il suo muro fatto di professionalità e freddezza, dimostrando di essere interessata a conoscerla davvero.

La mora, era la cosa più vicina ad un'amica che avesse.

Lydia si alzò dalla sedia, ignorando la gioia dipinta sul volto di Cora, e sbloccò il suo telefono per chiamare sua madre.

Just You and I || StydiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora