Passarono due mesi dalla visione di quella foto su Instagram, la primavera era alle porte e Lydia trovò finalmente un nuovo lavoro.
Ormai stanca del piccolo negozio di abbigliamento in centro, la ragazza si presentò a un colloquio in un ufficio contabile della sua città.
Lydia venne presa subito, il selezionatore si accorse immediatamente della sua intelligenza e la sua meravigliosa carriera scolastica fu d'aiuto.
In una piccola cittadina come Beacon Hills non importava non aver frequentato il collage.
Nessuno ci tornava dopo l'università, o quasi.
•••
Il martedì Lydia uscì dall'ufficio in perfetto orario, giusto in tempo per andare a prendere sua figlia alla scuola materna di Beacon, la stessa a cui andò anche lei.
"Mamma, ho fame", piagnucolò Allison appena entrate in casa.
Lydia le baciò la guancia sorridendo e la piccola corse a giocare con le bambole mentre sua mamma preparava il pranzo.
Dopo un'oretta le due finirono di mangiare e Lydia si preoccupò di far addormentare sua figlia nella sua cameretta rosa.
Anche le palpebre della ragazza, ora stesa sul divano, erano vicine a chiudersi, ma Lydia scattò in piedi sentendo il campanello suonare.
"Arrivo", urlò prima di darsi una veloce controllata allo specchio.
Insomma, chi poteva presentarsi a casa sua alle 4 di pomeriggio?
Quando Lydia aprì la porta i suoi occhi prima assonnati si spalancano, il suo cuore perse un battito per poi iniziare a correre veloce come un treno.
"Ciao, Lydia", Stiles aveva un sorriso che gli accendeva l'intero volto e Lydia ingoiò a vuoto constatando quanto fosse cresciuto.
Era più alto, le spalle larghe erano ben visibili dalla t-shirt grigia che indossava e quelle braccia...
Dio, se si concentrava bene Lydia riusciva ancora a sentirle strette attorno a se e a percepire il calore di quella mani sulla sua pelle.
'Ritorna sulla Terra, Lydia' pensò la ragazza mentre Stiles non la smetteva di sorridere.
"Mi fai entrare o...?", il ragazzo lasciò la frase in sospeso.
I suoi occhi non si staccavano dal viso di lei, troppo impegnati ad osservare quegli occhi verdi che per troppo tempo gli erano mancati.
"Si-si, un... Un attimo. Aspetta qui", gli chiuse praticamente la porta in faccia e si sbrigo a raccogliere tutti gli oggetti che potessero ricollegarsi ad una bambina.
Per quanto cattivo ed egoista potesse suonare Lydia non poteva permettere che Stiles scoprisse di Allison.
Non ora. Non così.
Quando riaprì la porta Stiles la guardava accigliato, curioso per il suo strano comportamento.
"Prego, entra", Lydia allargò le braccia ad indicare il suo salotto e Stiles fece come gli era stato detto.
"Allora... Che ci fai qui?", sputò fuori Lydia, non le piaceva quell'imbarazzante silenzio.
Lydia fece strada verso la cucina del suo piccolo appartamento e si sedette sullo sgabello dopo aver riempito due bicchieri di succo alla mela.
Stiles la imitò, prendendosi un po' di tempo prima di rispondere, "Sono tornato da pochi giorni. E mio padre mi ha raccontato di averti vista al supermercato", spiegò per poi continuare quando Lydia alzò le sopracciglia stranita, "Sono andato da tua mamma, ma lei mi ha detto che non abiti più lì. Ed eccomi qua".
Una sola domanda vorticava insistentemente nella mente di Lydia, "Perché?".
"Beh ecco, io... Volevo vederti", fu la risposta di Stiles.
E il cuore di Lydia riprese a martellare.
Il ragazzo le parlò del college, spiegandole quanto si fosse divertito in quegli anni.
Le disse che non aveva perso i contatti con Scott e Kira e che ogni tanto si vedevano, ma lei lo sapeva già.
"Allora, ehm, come va con Malia?", chiese Lydia pentendosene subito, "Cioè, si, state ancora insieme?", aggiunse.
Fargli capire che era informata sarebbe stato un grande passo falso.
Lo sguardo di Stiles si abbassò al pavimento, quasi fosse dispiaciuto dall'argomento, "Si, credo".
Lydia aggrottò le sopracciglia, "Credi?".
Stiles le raccontò quanti problemi ebbero negli ultimi anni.
Alla fine il loro rapporto è sempre stato pieno di alti e bassi: litigavano per niente e poi finivano col baciarsi senza alcuna ragione.
Per quanto Lydia volesse bene ad entrambi ha sempre pensato che fosse semplicemente una questione di attrazione fisica ed abitudine.
E i sentimenti che la biondo fragola provava per Stiles non avevano proprio niente a che fare con questo. No.
In questi quattro anni la loro storia si era incrinata: non riuscivano mai a vedersi e le loro chiamate su Skype servivano solo ad addossarsi le colpe di una relazione a distanza che non funzionava neanche quando erano vicini.
"Sei mesi fa mi ha tradito", sputò fuori dal nulla Stiles, "Era ad una festa, si è ubriacata ed è andata a letto con un altro".
Lydia taceva, troppo impegnata ad osservare le labbra di Stiles che si muovevano velocemente cercando di spiegarle tutto.
"All'inizio ho dato di matto, rosso dalla rabbia le ho urlato contro che era finita, solo per colpa sua. Ma poi ci ho riflettuto. Io l'ho fatto prima di lei", continuò Stiles giocando nervoso con il bicchiere ormai vuoto.
"Le hai detto di noi?"
La domanda uscì fuori dalle labbra di Lydia senza che lei lo volesse.
Come erano finiti a parlare di quella notte dopo quattro anni?
"Le ho confessato di averla tradita quella notte. Non ho parlato di te, so che eravate amiche. Non ti avrei mai fatto questo", Stiles alzò lo sguardo puntando i suoi occhi nocciola in quelli verdi di Lydia.
Ma prima ancora che la ragazza potesse rendersene conto una massa di capelli biondo fragola corse giù dalle scale e Stiles si girò a guardare.
"Chi è lui, mamma?", furono le parole che la bambina disse e gli occhi del ragazzo si spalancarono.
Mamma?
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Just You and I || Stydia
FanfictionStydia AU - All Humans. Stiles Stilinski è stato innamorato di Lydia Martin da quando ne ha memoria. Lei, la ragazza più bella della scuola, lo ha ignorato per i primi 7 anni della sua vita ma poi, al liceo, i due ragazzi sono diventati migliori ami...