Capitolo dodici

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La schiena di Lydia era premuta contro la porta di ingresso della sua casa, le mani di Stiles le stringevano il retro delle cosce, insinuandosi sotto il bordo del vestitino nero.

I due ragazzi si stavano baciando da tempo, le lingue che si cercavano e si intrecciavano, non curanti di essere ancora fuori casa e che qualcuno avrebbe potuto vederli.

Continuarono a baciarsi per qualche minuto, staccandosi solo quando entrambi sentirono l'urgenza di respirare.

Lydia tolse le sue mani dalla nuca di Stiles, sciogliendo controvoglia quella presa ferrea in cui il ragazzo l'aveva imprigionata.

Si girò verso la porta, cercando nella sua piccola pochette nera le chiavi di casa: le sue dita che tremavano non la rendevano un'impresa facile.

Quando le ebbe trovate, le inserì nella toppa pronta a girarle per poter entrare, ma Stiles non sembrava pensarla così.

Infatti, il ragazzo si avvicinò maggiormente a Lydia premendo il suo corpo su quello della ragazza, intenzionato a farle capire quanto la desiderasse in quel momento.

La biondo fragola emise un gemito di piacere a quel gesto, le mani strinsero la presa sulle chiavi quando sentì qualcosa di duro appoggiarsi al suo fondoschiena.

Un sorrisetto compiaciuto comparì sul volto di Stiles e spostò la mano destra dai fianchi della ragazza alla sua mano, aiutandola così ad aprire finalmente quella maledetta porta.

Una volta dentro i due ripresero a baciarsi, il corpo di Lydia ancora bloccato tra la porta chiusa e Stiles.

L'erezione del ragazzo continuava a spingere sul ventre di Lydia e le sue mani callose accarezzavano la pelle della ragazza sotto l'orlo del vestito.

Le dita di Lydia stringevano con forza le spalle di Stiles, insinuandosi lentamente al di sotto del tessuto della maglietta per toccargli il torace muscoloso.

Quando le sue mani passarono ad accarezzagli gli addominali definiti il ragazzo ansimò sulle labbra di Lydia, preso alla sprovvista da quell'azione.

Lydia sorrise per un istante, ma fu il suo turno di mugolare quando Stiles le morse il labbro inferiore e spostò le sue mani sul sedere della ragazza, accarezzandole le mutandine di pizzo.

"Salta", sussurrò il ragazzo a pochi millimetri dalle sue labbra, entrambi avevano il fiato corto per il tempo passato a baciarsi.

Lydia eseguì immediatamente l'ordine impartitole dal ragazzo, saltando di qualche centimetro per circondare con le sue gambe il bacino di Stiles sorretta dalle sue mani sul sedere.

In quella posizione la ragazza poteva sentire ancora di più l'evidente durezza di Stiles sul suo centro coperto dagli slip.

Il tessuto ruvido dei jeans che strofinava sulle sue cosce lasciate scoperte dal vestito che Stiles le teneva alzato all'altezza della vita stava facendo impazzire Lydia, tanto che diversi gemiti lasciarono le sue labbra rosse e gonfie dopo i lunghi baci.

Quelle di Stiles invece erano sul collo candido di Lydia, intente a mordere, baciare e succhiare ogni millimetro di pelle: la ragazza sapeva di ciliegie grazie a quel bagnoschiuma che usava sin dalle superiori.

La ragazza mugugnò qualcosa, ma a Stiles risultò incomprensibile perché era troppo impegnato ad assaporare la sua pelle.

Lydia ritornò a stringere i capelli di Stiles tra le mani, spingendo il suo viso lontano dal suo collo, "Di sopra, ho detto", ordinò autoritaria prima di dargli un veloce bacio sulle labbra.

Just You and I || StydiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora