Era passata una settimana da quella cena e il mercoledì mattina Lydia camminava sorridente diretta verso la centrale di Beacon Hills con due caffè bollenti tra le mani e la tracolla nera distrattamente posizionata sulla spalla sinistra.
Il leggero sole di fine aprile riscaldava il cielo privo di nuvole: se c'era una cosa di cui la biondo fragola era certa era che quella giornata si intonava perfettamente al suo umore felice.
In quei sette giorni aveva visto Stiles praticamente sempre: una settimana di strette di mani, baciarsi ad ogni opportunità. Una settimana di coccole sul suo divano mentre guardavano un film. Lui veniva a trovarla a casa, la accompagnava in ufficio e poi la riaccompagnava a fine turno. Erano anche andati a cena fuori con Scott e Kira una volta. Il loro rapporto aveva preso una piega decisamente positiva e, nonostante non avessero trovato il coraggio di dare un nome a quello che avevano, Lydia non rimpiangeva nulla di quello che avevano fatto.
I baci che si erano scambiati, le carezze, le parole sussurrate all'orecchio e gli sguardi pieni di sentimento: sapeva che tutti i loro gesti venivano dal cuore e non se ne pentiva.
Quando Lydia aprì la porta della centrale, con i due bicchieri di cartone in bilico in una sola mano, venne immediatamente investita dalla confusione che quel luogo ospitava. Tra tutti gli agenti in divisa, però, non riuscì ad individuare i ragazzo dagli occhi nocciola che cercava con ansia.
"Lydia, che ci fai qui?".
La ragazza, sentendo pronunciare il suo nome, si guardò intorno alla ricerca del suo interlocutore, "Sceriffo, salve", disse quando riconobbe l'uomo dagli occhi azzurri che si avvicinava sorridente, "Come sta?", chiese cortesemente Lydia.
"Io benissimo. La mia nipotina?", gli occhi dello sceriffo si illuminarono di gioia nel pronunciare quelle parole. Pochi giorni prima, infatti, Stiles, Lydia e Allison erano andati a fargli visita. All'inizio, l'uomo era sbiancato quando Stiles aveva presentato la bambina come loro figlia: dovette perfino accompagnarlo a sedere sul divano in salotto per paura che svenisse dallo shock.
Poi la bambina aveva chiesto se quello fosse suo nonno e a quella parola lo sceriffo era scoppiato in lacrime. Stiles non sapeva come reagire, l'ultima volta che vide suo padre in lacrime fu al funerale di sua madre quando aveva dieci anni, e quindi lo abbracciò goffamente dandogli delle leggere pacche sulla schiena.
"Sta bene, ora è all'asilo", rispose Lydia sorridendo. Aveva sempre adorato John Stilinski, così disponibile con la sua contea e con suo figlio, ma, quando aveva scoperto di essere incinta, lo aveva evitato come la peste per paura che l'uomo avesse potuto raccontare qualcosa a Stiles. Per sua fortuna, le poche volte che si erano incontrati nel corso di quei quattro anni, la ragazza era sempre da sola e soprattutto mai in compagnia di quella bambina dagli occhi nocciola così simili a suo padre.
John, ancora in piedi difronte a lei, le posò una mano sulla spalla, "Bene, sono felice di averti rivista", disse, per poi ampliare il suo sorriso notando i due bicchieri che la ragazza stringeva tra le mani: ora si che si spiegava cosa ci facesse lì Lydia, "È nell'ufficio infondo al corridoio", la informò con un occhiolino prima di allontanarsi.
La ragazza scosse la testa sospirando prima di seguire il consiglio dello sceriffo e bussare due volte alla porta chiusa.
"Avanti", sentì dire da una voce dentro la stanza. Quella voce calda e sensuale che riusciva a metterle i brividi anche se ovattata dal legno pesante.
Lydia si sistemò un ciuffo di capelli lisci dietro l'orecchio prima di far leva sulla maniglia ed aprire la porta. Nel piccolo ufficio disordinato c'erano fogli sparsi su un lato del pavimento e una scrivania di legno occupava il centro della stanza. Su di essa era poggiato un computer nero e Stiles stava digitando velocemente qualcosa sulla tastiera. Quelle dita lunghe che battevano ritmicamente i tasti fecero risvegliare qualcosa nel bassoventre della ragazza.
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Just You and I || Stydia
FanfictionStydia AU - All Humans. Stiles Stilinski è stato innamorato di Lydia Martin da quando ne ha memoria. Lei, la ragazza più bella della scuola, lo ha ignorato per i primi 7 anni della sua vita ma poi, al liceo, i due ragazzi sono diventati migliori ami...