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You decided to ignore

Entro con Alice nel locale e mi pento immediatamente di quella scelta. Una musica latina mi tortura le orecchie, impedendomi di sentire quello che la bionda sta cercando di dirmi. Senza chiederle consenso mi avvicino al bancone dove servono i drink e mostro il mio timbro chiedendo qualcosa di forte.
"Te lo stavo proprio dicendo" ride appoggiandomi la mano sulla spalla una volta sedutasi accanto a me.

Restiamo appollaiate su quegli sgabelli scomodi a lungo, fino a che l'alcol nel mio stomaco non inizia a bruciare e il mio coraggio ad aumentare. Pian piano il liquido verdastro abbatte le barriere della riservatezza e mi permette di saltare in piedi e raggiungere a gomitate e spintoni il centro del locale. Non mi curo di nulla e mi scateno al ritmo di una delle canzoni che più amo "Closer". Sento le persone attorno a me che si lasciano coinvolgere dal mio entusiasmo e mi ballano addosso, sorreggendomi nonostante il mio scarso equilibrio. Tutto sembra lontano, ovattato, per la prima volta dopo tanto tempo non devo preoccuparmi di quello che la gente pensa.

Poi però il pensieri di Michele sfiora la mia mente e io ricado in uno stato d'insofferenza peggiore di quello della mattinata. Sento la sua mano tra i miei capelli, quel cd fra le mani e i suoi occhi nei miei.
"Cazzo" sento esclamare e mi volto, incuriosita e spaventata da quell'urlo capace di sovrastare il baccano della musica.
Davanti a me c'è lui, con i capelli spettinati e più lunghi, gli occhi stanchi e una maglietta nera, alto come al solito e con il consueto aspetto da sedicenne.
"Sono proprio andata" mi passo una mano sulla fronte e cerco di allontanarmi per trovare un posto dove sedermi. Non avevo mai avuto delle allucinazioni prima d'ora, ma non pensavo sarebbero state così realistiche, l'ho perfino immaginato cambiato.

"Ariana che cosa fai" mi rincorre il fantasma, che risulta ancora più pallido sotto le luci colorate del locale.
"Tu non sei qui" chiudo gli occhi e cerco di concentrarmi, magari se mi impegno funzionerà.
"Sei fatta?" Chiede prendendomi la mano e facendola ondeggiare davanti al mio viso.
"Sei reale non è così?" Probabilmente assumo un'espressione preoccupata perché lui scoppia a ridere. "Vieni fuori" indico l'uscita e lui mi segue nel parco adiacente al locale.

"Perché mi hai portato qui? Fa un freddo porco" si strofina le braccia cercando di scaldarsi, io mi avvicino a un bidone con lui appresso. "Ariana ma..." prima che possa finire la frase io lascio che la mia cena si riversi nel sacco nero.

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Apro gli occhi e davanti a me trovo una stanza che non conosco, così mi volto preoccupata alla ricerca del telefono. Lo vedo sul comodino e sono pronta a chiamare aiuto, quando vicino ad esso noto qualcosa che conosco molto bene.
Il premio variopinto a forma di X che per qualche tempo è stato in camera mia: sono a casa di Michele Bravi.

Alzo gli occhi al cielo e improvvisamente una fitta mi colpisce, mi sento come se qualcuno mi avesse presa a pugni e non avesse ancora smesso. Mi rimetto in piedi e con fatica raccolgo i vestiti dalla scrivania e li indosso in tutta fretta. Esco dalla stanza e mi ritrovo in una cucina con annesso salotto, nel quale
il padrone di casa sta bevendo un caffè.
"Buongiorno" si alza porgendomi una bustina appoggiata sul bancone e un bicchiere d'acqua già pronto "questo ti farà sentire meglio" sorride appena, probabilmente pronto a fare dell'ironia su di me.

"Non è il momento" minaccio e lui alza le mani al cielo, indicandomi la moca sui fornelli. L'ultima cosa di cui ho bisogno è fare colazione con il mio ex, ma in questo momento sento una banda di paese suonarmi nel cervello e ho proprio bisogno di riprendermi.

Nota autrice:

Scusatemi se ci ho messo un po', specialmente a chi avevo promesso di aggiornare presto, ma finalmente ce l'ho fatta. Per chi mi ha dato dei consigli sulla storia, vedrete che arriveranno, ma avevo già preparato alcuni capitoli, quindi vedrete le vostre idee più avanti.

Vi invito a lasciare un voto e un commentino. Un bacetto :-* al prossimo capitolo!

Show me love || Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora