20.she's a thunderstrom

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(vi piacerebbe la foto sopra ⬆️ come copertina della storia? non so stavo pensando di cambiarla. fatemi sapere nei commenti. scusate la premessa e buona lettura :) )

FEDERICO

arrivo davanti alla porta principale dell'ospedale e trovo la ragazza rossa ad aspettarmi. "ehi" la saluto e lei sorride timida. "ti porto in posto okay?" propongo e lei annuisce, visibilmente a disagio.

"vieni" le dico e la prendo a braccetto, camminando lungo le strade affollate di Milano. non conosco bene la città, so solo che i ristoranti lungo i Navigli sono i più belli, e la voglio portare lì.

ARIANA

siamo quasi alla fine della coda, solo tre ragazze mi separano da quello che ho scoperto essere una sorta di container. là dentro ci sono queste misteriose persone, che io non conosco ancora.

ormai non mi importa molto chi sono, l'unica cosa che mi interessa è averla vinta su Michele. odio questo senso si impotenza che mi da. quando lui sa qualcosa e io, è una tortura per me, e lui lo sa bene. coglione.

"sei agitata?" chiede il moro ridacchiando.
"magari se sapessi a cosa vado incontro si" sbuffo e gli do l'ennesimo pugno sulla spalla, che non lo smuove di mezzo millimetro.

"vedrai vedrai" blatera e io mi rassegno. siamo in fila da mezz'ora e ancora non ho scoperto nulal su quella 'cosa'/'tipo'/'tipa'/'tipi' che vi dovrebbe o dovrebbero essere dentro quella cosa rossa.

ha tutto l'aspetto di una prigione, se solo non sapessi che qui sono usati per le persone famose, quando devono incontrare i fan e vogliono dedicare un minuto ad ognuno di loro.

sono sempre più agitata e non capisco se questo strano sentimento è agitazione o incazzatura per questo 'scherzo' di cattivissimo gusto che mi ha fatto Michele.

dopo alcuni minuti però, arriva il mio turno e io ho quasi le gambe che tremano, e la cosa più ridicola è che non si neanche il perché. wow, continua così Ari che per i 25 ti avranno ricoverata in psichiatria....

"sei pronta" chiede con un inglese impeccabile l'uomo della sicurezza che mi tiene una mano davanti, nel caso cercassi di entrare nel 'coso' rosso che mi inquieta.

"si, ma non serve che tiene la mano" la toglie e mi guarda sconvolto, notando che resto composta sulla mia posizione, con Michele dietro che mi tiene la mano.

"oh...sei la prima a non cercare di scavalcare tutto" scherza sempre in inglese impeccabile, che per fortuna riesco a capire.
"beh, grazie" rido e lui mi segue.

finalmente, dopo altri dieci minuti, la porta rossa si apre ed una ragazza ne esce in lacrime, con il viso coperto di nero. ma è possibile? cosa si trova lì dentro?

mi avvicino con passi piccoli ed insicuri, con Michele sempre alle mie spalle a proteggermi e rassicurarmi, come ai vecchi tempi...sorrido al pensiero e arrivo alla porta del container.

appoggio la mano sulla maniglia e la apro. un uomo nero mi si para davanti e mi chiede un biglietto, che Michele gli porge. lui si scosta e mi lascia entrare.

una stanza di metallo rissa si presenta davanti a me, con i pavimenti di moquette verde e una finestra da cui entra poca luce. alle pareti sono appese moltissime lettere e disegni di ragazzi.

concentro la mia attenzione davanti a me, dove la porta si apre e....

FEDERICO

camminiamo in silenzio, finché non decido di rompere il ghiaccio. "io sono Federico" dico e le sorrido. la rossa mi squadra velocemente e sorride.
"io sono Maria" si presenta e mi sorride con dolcezza.

arriviamo in un ristorante sui Navigli ed ordiniamo due piatti semplici, che arrivano in poco tempo.
"senti, mi dici qualcosa sulla biondina che stava in quella stanza?"

"quale?"
"in che senso quale?" sono confuso.... quante bionde bellissime possono essere stare lì?!
"ehm per quella stanza sono passate DUE biondine"

sgrano gli occhi e lei sorride, abbassando lo sguardo.
"si, una si chiamava Sofia e beh ha una storia particolare" si scosta una ciocca di capelli rossi dietro l'orecchio

"e l'altra?" chiedo speranzoso
"si, è stato una settimana fa, era molto bella, aveva gli occhi scuri e si chiamava Alice credo..." ho una specie di brivido a sentire il suo nome.

"cosa mi sai dire sulla seconda?!"
"nulla di particolare, solo che aveva una storia d'amore alle spalle"
"sicura? nessun sospetto che è andato a trovarla?"
"non posso dirtelo"

guardo la rossa negli occhi, con la voglia di tirarle qualcosa proprio in testa. perché non può dirmelo?
"perché?"
"privacy"

"cosa posso fare per farti cambiare idea?" chiedo speranzoso.
"chiedermelo con gentilezza"
"oh..scusa" dico sincero "mi diresti se qualcuno è andato a trovarla per favore?" non mi ero neanche accorto di aver usato un tono aggressivo. coglione

"si, una ragazza piangeva fuori dalla sua stanza e ha anche parlato della sua storia con un mio collega, mentre la sera tardi, un ragazzo le ha fatto visita"

sento qualcosa pizzicarmi dentro. un ragazzo? la gelosia si impadronisce di me, mentre cerco di rimanere calmo e di non trattare male un'innocente come Maria.

"che si sono detti? com'era fatto?"
"era molto alto, magro...aveva i capelli scuri e...nulla, si sono abbracciati, lui le ha tenuto la mano e si sono detti qualcosa che non ho capito."

"ma sembravano fidanzati?" sarà stato sicuramente quel coglione di Cristiano o come si chiama..Ca...CAMERON!
"forse, ma perché tutte queste domande?"

"poi ti spiegherò, ma prima per favore dimmi come si chiamava il ragazzo"
"mi pare si chiamasse...Michele, ma non sono sicura"
"MICHELE" sbotto e me ne pento subito, notando che Maria è visibilmente a disagio.

"scusami è che mi sono appena ricordato di una telefonata, mi scuseresti un attimo?" mento e le sorrido. lei ricambia ed annuisce.

mi allontano e mi appoggio alla sponda che da sull'acqua. prendo il cellulare e compongo velocemente il numero.
"ehi" dice la voce acuta dall'altro capo del telefono.
"ciao Lea..."

nota autrice:

BOOOM è tipo una bomba la fine del capitolo ahhahaha!

scusate per l'assenza, ma ho finalmente finito gli esami ed ora sono LIBERA! quindi cercherò di aggiornare un po' più regolarmente...

secondo voi chi è/sono questa/i misteriosa/i persona? nel prossimo capitolo prometto che lo svelerò!!

ah..e perché Federico ha chiamato Lea?
fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti e con una stellina!
un bacio
Cate💙

Show me love || Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora