33.can you defy my pride

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"parlami di te" gli occhi enormi, chiari, quasi trasparenti di Jeff mi squadravano con attenzione, mentre mescolava con la cannuccia il suo cocktail. "non mi hai mai effettivamente raccontato" aggiunge e sorride.

è la seconda volta che ci vediamo questa settimana, mi piace passare il tempo con lui, anche se talvolta risulta invadente, mi rilassa.
"sono una comune ragazza di 18 anni, non c'è nulla di strano in me! non dico di essere comune per falsa modestia, lo penso davvero"
"a me non sembri comune" beve un sorso del liquido verdognolo.
"dimmi allora, cosa mi differenzia dalle altre ragazze della mia età?"

"il modo in cui parli, gli argomento, lo sguardo che hai. si vede che hai vissuto cose diverse. hai avuto esperienze che non coincidono con quelle delle diciottenni comuni." beve un altro sorso "raccontami di te, poi io, se ti andrà, ti parlerò di me" annuisco.
"sono nata diciotto, quasi diciannove, anni fa, a Lucca. ho vissuto lì per un lungo periodo, poi mi sono trasferita a Milano con i miei genitori. mia mamma è una casalinga, mio papà lavora dalla mattina alla sera, spesso fuori città, per questo non lo vedo spesso purtroppo.
fino a pochi giorni fa vivevo con loro, poi mi sono trasferita nel palazzo di fronte. la mia migliore amica dalle elementari è morta poco tempo fa, tutte le notti vado al cimitero e piango come una fontana, ho appena finito il liceo classico e mi sento persa. in terza ho conosciuto un ragazzo, Michele. mi sono innamorata di lui dal primo momento, era davvero speciale. non è il classico spaccone, è dolce, sensibile, triste, tormentato, complicato, intelligente, dannatamente perfetto per me" sospiro e mi porto la mano al collo, dove tengo due collane, quella con il mezzo cuore di Virginia e il regalo di Michele. da quando Cameron me l'ha riportata, non l'ho più tolta.

"ci siamo distrutti pian piano insieme, ma ci siamo anche aiutati tanto. mi ha fatto conoscere tante persone meravigliose, tanti luoghi, mi ha dato tanto da ricordare, gioie, dolori, litigate, tanto. io non posso dimenticarlo, eppure sento che qualcosa è cambiato. non sento più quell'amore quando qualcuno pronuncia il suo nome, non è più la stessa cosa. non so se sia meglio ora, so solo che non mi piace questa situazione. ora vederlo mi ferisce e talvolta parlare di lui mi annoia. c'è qualcosa che è cambiato" mi accorgo di star per piangere, così cerco di trattenermi. a diciannove anni quasi, non posso piangere solo perchè parlo di lui.

"mi dispiace" la mano di Jeff si posa sulla mia spalla, accarezzandomi poi la schiena. "vuoi che resti con te ancora?"
"scusami, ma preferirei restare sola" annuisce e mi stampa un bacio sulla guancia, per poi allontanarsi in silenzio. si ferma al bancone, paga anche per me e mi fa cenno che ha fatto lui. lo ringrazio con un sorriso e quando attraversa la strada e scompare nella folla, esco anche io dal locale rumoroso.

prendo la solita metro e torno a casa, dove mi chiudo in camera e spengo tutte le luci, lasciando che solo una candela illumini l'ambiente. mi siedo sul letto con la schiena contro il muro. socchiudo gli occhi e mi perdo nei miei stessi pensieri. cosa starà facendò ora Michele? perchè non è qui con me? cosa sta succedendo nella mia vita? dalla perfezione è caduta nel baratro più oscuro, non so come ho fatto, ma ho distrutto tutto. è stato come un aereo guasto, prende quota, si alza in volo e poi precipita, senza più fermarsi, ora però ho davvero paura della caduta. se questa è ancora la discesa, mi devo aspettare lo schianto al suolo.

so che se non tornerò con Michele, lui si fidanzerà con un'altra. è nato per questo. è un bel ragazzo, intelligente e maturo, ha un bel carattere e tante passioni, riuscirà sicuramente a trovare qualche ragazza più bella, più intelligente, meglio di me. inizierà ad uscire con lei dicendo 'no, ma Ari era meglio' poi pian piano smetterà di pensarlo e si concentrerà su di lei, fino ad arrivare allo schianto del mio aereo. quando lui si dimenticherà di me e sarà felice con un'altra. ho la certezza che questo succederà, è ovvio. il problema è: cosa farò io?

se lui ha la forza di inziare un'altra storia bene, sono contenta per lui. anche se questa è solo una cazzata. non sono contenta per lui, non sono una principessa buona, non potrò mai rallegrarmi della sua felicità, se io non ne faccio parte. il problema però sono io, che non riuscirò più ad uscire con dei ragazzi, se non in amicizia. io che non vorrò mai più baciare nessuno, io che non mi lascerò toccare da nessuno, io che della mia vita, amorosa e non, ho perso completamente il controllo.

odio perdere il controllo, odio il disordine, odio la troppa libertà. se c'è una cosa che detesto è non avere il controllo completo sulla mia vita, sono sempre stata un pò maniaca in questo campo. io, solo e soltanto io, devo poter scegliere per me, eppure lui ha cancellato questa mia mania, mi ha trascinata in questo buio in cui mi trovo, sola. non è giusto però, dare solo a lui la colpa, sono stata anche io, che mi sono lasciata trascinare e che ho fatto le mie scelte. spesso anche io ho sbagliato, ed è anche colpa mia, anzi, forse è solo colpa mia. se non avessi mai abbandonato lo studio, non l'avrei mai conosciuto ed ora sarebbe tutto come una volta. forse davvero sono solo io e sono un completo disastro.

MICHELE

oggi ho invitato Alice ad uscire. è il nostro primo appuntamento, anche se non stiamo insieme. so che non potrà mai sostituire Ariana, lei è meglio, ma voglio approfondire quel fastidio allo stomaco che provo, ogni volta che la bionda mi ronza attorno. mi rigiro il cellulare nelle mani, mentre cerco un impiego. sono seduto in questa piccola pasticceria del centro da dieci minuti, è in ritardo. volevo andarla a prendere, ma lei si è rifiutata.

una settimana fa mi sono trasferito di nuovo a casa mia e ho chiesto a Giulio di andare dalla sua ragazza per un periodo, lui ha accettato e mi ha lasciato la massima libertà. ho deciso di mettere ordine nella mia vita e quindi ho invitato Alice ad un appuntamento. volevo tornate da Ariana, ma quel giorno, a casa sua, è stata piuttosto chiara, mi avrebbe chiamato lei, se avesse voluto. anche se è dura, forse è veramente il momento di voltare pagina?

nota autrice:
LA STORIA È AL TERZO POSTO SULLE FAN FICTION SU MICHELE, COSA? vi adoro troppo💙 non vi ringrazierò mai abbastanza, è un risultato troppo bello per me!
ciao! scusatemi per il colossale ritardo, ma proprio non riuscivo a finirlo questo capitolo.non mi convince molto neanche ora, ma spero vi sia piaciuto. vi avviso che questa non diventerà MAI una storia su Michele e Alice, anche se potrebbe sembrare, ma non sarà così. anche perchè io, sinceramente, non li shippo, non vorrei offendere chi li vuole insieme, ma a me non piacciono (insieme).
ditemi in un commento cosa ne pensate e con una stellina.
un bacetto!
Cate xx

Show me love || Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora