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my consciousness my sight

"Ragazzi venite a casa mia? Vi prego non ho la forza di restare sola" sospira la bionda, vorrei ricordarle che ha una coinquilina, ma non voglio essere cattiva.
"Magari può restare Michele" le sorrido nello specchietto, sperando che non insista. Non ho nessuna voglia di litigare con lui o lasciarmi trascinare nel ruolo di amante, voglio solo prendermi del tempo per me e riflettere su ciò che voglio fare della mia vita.
"Siete i miei migliori amici, sarebbe bello avere entrambi per una volta. Una tregua di un paio d'ore, solo per oggi" terminata la frase siamo sotto casa sua e Michele ha già parcheggiato. Mi volto a guardarlo, le sue iridi smeraldo sembrano ancora più scure e intense alla poca luce autunnale lasciata trapelare dalle nuvole grigie.

"Solo per questa volta" lo dico quasi come una domanda e lui annuisce. Quello che Alice non capisce è che sto male anche io e non vorrei passare la giornata a farmi consolare dal mio ex. Eppure so che lei è più fragile in questo momento e ha bisogno di sostegno, quindi farei tutto il possibile per aiutarla. Lei c'è stata quando io stavo male negli ultimi due anni e io non posso abbandonarla proprio ora per colpa di un terzo incomodo.

Appena entrati nell'appartamento lei si butta sul letto "ragazzi vi va una cioccolata calda? Solitamente vi direi di sedervi e aspettare, ma stavolta sono io a chiedervi se potete farla per tutti e tre."
"Certo Ali" risponde prontamente il moro, chiedendomi di accompagnarlo, lo seguo temendo che lasciandolo solo potrebbe dare fuoco alla casa.
"Perché cerchi di evitarmi?" Mentre verso il composto già pronto nella pentola, sento il respiro mancarmi a quella domanda.

"Credi che a me piaccia essere trattata come un gioco? Sei fidanzato ma vieni in bagno con me e ti comporti come se volessi le mie attenzioni. Michele io non sono la stessa persona con cui sei stato due anni fa" sospiro aggiungendo il latte e iniziando a mescolare.
"Ti ho solo chiesto di parlare e tu me l'hai negato" mi porge tre tazze, io alzo il fuoco.
"Solo? Tra di noi dovrebbe essere finita e tu continui a cercare il contatto" cerco invano di contenere la voce, mostrando a entrambi quanto questa situazione sia frustrante per me. "Non è facile rimanere impassibile se mi sei sempre intorno, almeno mollami."

"È davvero questo che vuoi? Non saperne più niente di me?" Sembra sconvolto, come se gli avessi appena rivelato un segreto inconfessabile.
"Michele sei fidanzato, cosa non ti è chiaro di tutto ciò? Dovresti farlo tu questo discorso."
"Piantala, io e Lea non stiamo nemmeno insieme e questo non ci vieta di parlare o essere amici" sospira spegnendo il gas e versando il liquido cremoso nelle tre tazze.
"Oh mi stai dicendo che ora vuoi essere mio amico? Ci faremo anche gli auguri di compleanno a mezzanotte esatta e organizzeremo pigiama party? Dai Michele, per come sono finite le cose non potrebbe mai funzionare" mi guarda senza dire nulla, come se stesse riflettendo su ciò che ho detto.

Non ero mai stata così sincera con lui e con me stessa, avevo sempre immaginato Michele nella mia vita, per un motivo o per l'altro e solo ora mi sono resa conto, che devo accettare l'idea di eliminarlo dalla mia quotidianità.
"Andiamo a portare la cioccolata" sbuffo, come al solito evitare l'argomento è il suo sport preferito. Possibile che sia l'unica a cercare di comportarsi come un'adulta?

Nota autrice:

Scusatemi!! Sono finita ancora a mezzanotte a pubblicare!
Se vi è piaciuto lasciate una stellina ed un commento :)
Un bacio
Cate💙

Show me love || Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora