Capitolo 4

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Ciao ragazze e ragazzi,

purtroppo per sbaglio ho pubblicato il capitolo 5 piuttosto che il 4. Scusate l'errore imperdonabile, spero possiate perdonarmi. Buona lettura! 


Toc Toc Melanie strizzó gli occhi cercando di trovare una posizione comoda

"Melanie ci sei? " domandò Justin bussando interrottamente. In risposta la ragazza mugugnò aprendo gli occhi spaesata. Si stropicciò gli occhi mettendo a fuoco la vista e alzandosi si stiracchiò, allungando le braccia
"Melanie" ripeté Justin.
Alzando gli occhi al cielo e senza curarsi del suo aspetto, aprì la porta rivelandosi al ragazzo. Quest'ultimo, alla vista della diciasettenne, ridacchiò mordendosi il labbro per trattenere l'istinta risata. Aveva i capelli castani tutti stropicciati, gli occhi mezzi chiusi e delle occhiaie molto evidenti. Ma nonostante ciò era bella ed emanava sempre la solita dolcezza. Quando Melanie si accorse dello sguardo permanente di Justin, arrossì abbassando il capo e mordendosi il labbro.
"Scusa.. Non volevo disturbarti, ma tra dieci minuti la colazione è pronta" Melanie annuì prendendo la lavagnetta "faccio una doccia e scendo" scrisse
"Okay Melanie, ti aspetto giù "detto ciò chiuse la porta lasciandola da sola. Con un sospirò si recò nel suo bagno spogliandosi ed entrando in doccia. Aprì il getto dell'acqua e si rilassò all'instante, poi si spalmò il bagnoschiuma al lampone che si trovava già nel box doccia. Si sciacquò per poi uscire ed avvolgersi in un accappatoio. Dieci minuti dopo era pronta e vestita con una t-shirt nera larga e un pantalone bordeaux e, ai piedi, le converse nere rovinate.
Si legò i capelli in una coda alta e pronta scese giù trovandosi la tavola piene di delizie e un Justin intento a preparare delle crêpes.
"Finalmente sei scesa" si accorse di lei nonostante fosse di spalle. Silenziosamente si sedette a tavola, mordicchiandosi il labbro imbarazzata.Con coraggio alzò lo sguardo osservando il ragazzo, quest'ultimo percepì gli occhi della ragazza ma cercò di non pensarci. Melanie, dal canto suo, scrutò il cantante con attenzione. Aveva delle spalle larghe e muscolose coperte dal tessuto della maglietta bianca.Le braccia muscolose coperte di inchiostro erano in movimento. I capelli biondi e disordinati gli davano un'aria fottutamente sexy. Pronte le crêpes Justin si sedette sulla sedia adiacente a Melanie, la quale era intenta a giocare con le sue dita

"Mangia bimba" a quel nomignolo arrossì come suo solito "forza" la incoraggiò divorando un pezzo di bacon. Sospirò, Melanie non amava mangiare e, solo il pensiero di doverlo fare, le veniva un conato di vomito. Justin la osservò preoccupato dandosi dello stupido quando si ricordò che Melanie aveva dei disturbi alimentari

"Melanie, devi mangiare" disse con tono dolce per paura di provocare dolore alla ragazza, quest'ultima non diede nessun segno, ma impugnò incerta la forchetta e afferrò con riluttanza una crêpes. Stava facendo uno sforzo solo per non offendere il padrone di casa che l'aveva accolta cotanta gentilezza. A quell'azione Justin sorrise e continuò a divorare la sua colazione. Quando riportò il suo sguardo di nuovo sulla mora, ella aveva finito la sua crêpes e si stava pulendo le labbra.

"Ti è piaciuta?" domandò il biondo e, in risposta, Melanie annuì guardandolo negli occhi color caramello perdendosi ancora una volta in quel mare di caramello fuso ma, quando si rese conto che lo stava osservando troppo, distolse lo sguardo dandosi una pacca sulla fronte mentalmente.Dopo che ebbe finito di mangiare anche il biondo, Melanie si alzò e lo aiutò a sparecchiare per poi lavare i piatti e le posate sporche

"Melanie beh.. ti va bene se mia madre viene stasera?" domandò Justin come se la casa non fosse sua, Melanie annuì con fare ovvio dato che lei non aveva nessun controllo su quella casa.

"Bene" il biondo sorrise" starà qui verso le 19.00 circa" annunciò imboccando il corridoio per la sua camera "non vede l'ora di conoscerti" urlò prima di sparire dalla sua visuale.

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Erano le 18.40 e Melanie era ancora assorta nella voce di Alessandra Amoroso, le mancava sentire il suo caro italiano e ascoltare canzoni italiane la facevano sentire meno sola. Era seduta sul suo letto abbracciandosi le gambe a guardare un punto fisso davanti a lei. Guardò l'ora e sgranò gli occhi, era tardi: Pattie, la mamma di Justin, sarebbe stata lì tra venti minuti e non era in condizioni presentabili. Si recò verso l'armadio aprendo le ante. Scrutò tutti i vestiti per poi decidere di mettere un paio di Skinny neri e una t-shirt rosa confetto leggermente corta, tanto da scoprirle leggermente i fianchi.  Si precipitò in bagno e si fece una veloce doccia, si lavò i denti e si trucco leggermente con un ombretto del colore della t-shirt, matita e lucidalabbra rosa. Sciolse i capelli lunghissimi e li intrecciò per bene. Sentì il campanello suonare e, in un batti baleno, afferrò fugacemente le converse nere e scese giù ad accogliere la signora Mallette.

"Ciao bambino mio!" squittì una voce dolce  "Ciao mamma" rispose Justin con tono annoiato sicuramente per il modo in cui lo ha chiamato; Melanie ridacchiò.

Spiò dalle scale i due trovandosi una scena incredibilmente tenera: Pattie, molto più bassa di Justin, aveva afferrato cautamente il viso del  figlio baciandogli la fronte "come stai?" biascicò la donna "bene Mamma " rispose Justin cingendole le spalle e conducendola nel salone, fu lì che Melanie scese con la testa abbassata recandosi verso di loro. 

"Eccoti qui Melanie" esclamò il biondo sorridendo, facendo sbucare i suoi denti perfetti .La donna, a quel nome, lasciò cadere lo sguardo dal figlio alla diciasettenne. Si liberò del braccio del figlio e abbracciò la docile ragazza lasciandola sbigottita "ohw, è un piacere conoscerti Melanie" la lasciò e le accarezzò la guancia guardandola negli occhi. Anche lei lo fece e rimase incantata da quelli splendidi occhi della donna. Erano di un verde fantastico che poteva facilmente essere scambiato per un azzurro, erano penetranti ma solari allo stesso tempo e mettevano leggermente a disagio infatti, dopo poco, Melanie arrossì. La donna era più o meno alta quanto lei, aveva una chioma folta castana, delle labbra carnose e un nasino alla francese che arricciava quando sorrideva: era al dir poco una donna magnifica. Poi guardò dietro le spalle della donna un biondo imbarazzato per il comportamento della mamma che faceva spallucce come per dire: "è fatta così, non posso farci niente" .

Melanie dopo quel gesto riguardò la donna negli occhi  sorridendole, prese la lavagnetta poggiata sul tavolino "è un piacere conoscerla, signora Mallette"

"ohw, anche per me biscottino" a quel nomignolo Justin alzò gli occhi al cielo "mamma.." piagnucolò 

"sh" lo zittì la signora Mallette, facendo un gesto con la mano come a liquidarlo "comunque" riportò lo sguardo sulla mora" non chiam...per te sono Pattie" si bloccò quando si rese conto che la ragazza non parlava e si formò sul suo viso un espressione dispiaciuta, nei suoi occhi si leggeva tristezza e tenerezza nei confronti di Melanie che provocò, in quest'ultima, una leggere morsa allo stomaco. Odiava il fatto di apparire alla gente una povera ragazza, una ragazza debole.

Justin che fino a prima era in silenzio, decise di rompere quel disagio "Bene mamma" sospirò" che ti va di fare?" domandò aggiustandosi il ciuffo biondo tinto. Pattie si girò verso il figlio "Quello che vuoi Jus" disse.

"Ti va di andare a cena fuori stasera?" domandò alla madre "ma certo" squittì la donna.

Melanie si sentì un terzo incomodo, un pesce fuor d'acqua. Cosa c'entrava lei con quella fantastica famiglia? Sarebbe stata solo un ostacolo per quel giovane cantante. Perchè l'aveva adottata? Troppe domande senza risposta, era troppo abituata a questo. 

A riportarla nella realtà fu Pattie: "Biscottino, tutto bene?" domandò con sguardo preoccupato e Melanie strizzò le palpebre  annuendo, sfoggiando un sorriso falso.

"Va bene" disse Pattie con tono incerto, ma lasciò correre "Biscottino preparati, ovviamente verrai con noi e ti voglio meravigliosa più di quanto non lo sia già" disse la donna sorridendo apertamente.

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