Capitolo 11

82 2 1
                                    

Melanie fece scorrere lo sguardo sul corpo di Justin. Aveva dei pantaloni di pelle nera a cavallo basso, un maglietta bianca che rivelava leggermente i tatuaggi sul petto e una giacca di pelle nera con le borchie sulle spalle e delle Supra bianche al piede. Era bellissimo. Quando capì di averlo guardato troppo a lungo abbassò il capo arrossendo e si morse il labbro. "Pronti ad andare?" interruppe Ryan prendendo le chiavi della sua macchina. "Si" disse Justin avvicinandosi alla mora e prendendole la mano "Andiamo poccolina" le sorrise. La mano della mora era piccolina a differenza di quella di Justin. La mano del cantante era morbida e calda e le dita da pianista erano intrecciate a quelle piccoline della mora. Justin le aprí la portiera dell'auto facendola entrare nei posti posteriori per poi affiancarla. Per tutto il tragitto ci fu un silenzio tranquillo e confortante, ma Melanie era molto agitata. Aveva paura che qualcosa non sarebbe andata bene. Justin, vedendo la preoccupazione negli occhioni di Melanie, le accarezzò il viso "Andrà tutto bene, con me non ti succederà nulla" la rassicurò. Lei annuì titubante prima che la macchina fu spenta. Ryan e Chaz, nei posti avanti, scesero per primi dalla vetture e poi Melanie e Justin. Quest'ultimo le prese la mano di nuovo e le rivolse un sorriso. Già all'entrata si sentiva puzza di alcool e Fumo. Melanie arricciò il naso in segno di disgusto ma proseguì verso il locale. La musica era forte da stonare e la puzza di sudore era intensa. Il locale era zuppo di gente che si strusciavano tra di loro senza dignità.
Il biondo la portò verso dei divanetti dove, un ragazzo di pelle scura, stava fumando una canna  affiancato da due ragazze mezze svestite. Queste ultime la guardavano schifate come se fosse lei mezza svestita mostrando seno e eccessivamente le gambe.
"Yo Bro" la voce del ragazzo si sentì abbastanza, dato che si trovavano lontano dalla pista da ballo. Si alzò cessando le carezze che gli stavano facendo le ragazze, salutando il biondo.
"Yo Khalil, come va man?" gli domandò dandogli una pacca sulla spalla. "Bene bro" rivolse uno sguardo alla mora di fianco "E lei chi è?" la scrutò attentamente facendo arrossire la docile ragazza. "Lei è Melanie" la presentò Justin rivolgendole uno sguardo "Trattala bene, bro" disse il biondo a Khalil puntandogli un dito contro. "Certo bro" alzò le mani in segno di arresa "Non tocco ciò che è tuo Bieber" lo schernii il ragazzo mulatto. Melanie arrossì per l'ennesima volta, sedendosi di fianco a Justin, il quale si era accomodato sul divanetto.
I ragazzi erano assorti nei loro argomenti così Melanie lasciò scorrere lo sguardo tra le persone che si stavano scatenando. In qualche modo le invidiava, voleva anche lei lasciarsi andare. Certo, senza strusciarsi su qualche ragazzo. Si girò verso Justin e gli altri e si rese conto che si stavano passando una canna. Era il turno del suo tutore che, tenendola tra l'indice e il medio, la portò alle labbra e aspirò la sostanza.  Justin tenne per qualche minuto il fumo serrando la mascella per poi farlo uscire dalle narici. Stava per passarla a Chaz affianco a lui, ma una delle ragazze, quella rossa, indicò Melanie con il mento "E lei? Niente Bieber?" ridacchiò "Non la vedi, sarà la solita figlia di papà. Una snob in pratica" disse l'amica bionda. Melanie sentì la rabbia impossessarsi di lei e grugnii "Jennifer, Michelle!" le rimproverò Justin. Ma Melanie non lo lasciò continuare, afferrò la canna dalle mani di Chaz, il quale rimase sbigottito. Justin cercò di bloccarla, ma Melanie aveva già aspirato. Tutti si aspettarono di vederla tossire fortemente, ma non fu così. La familiare sensazione di irradiò nel corpo della mora che ricordò le sue serate con Mike, il suo amico di stanza. "Woah bambolina, dove hai fumato prima di ora?" chiese Ryan sbigottito come tutti. La ragazza non lo calcolò, ma guardò le sue ragazze facendo un sorrisetto sfacciato. Le due oche la fulminarono mettendo il broncio. Justin e gli altri risero.
La serata procedette tra risate e occhiatacce da parte delle ragazze a Melanie. Quest'ultima cercava di ignorarle e continuare a seguire le conversazioni dei ragazzi.
"Ragazzi" squittì Michelle "Andiamo a ballare?" disse facendolo un broncio e sbattendo le ciglia più volte.
"Patetica" pensò Melanie alzando gli occhi al cielo mentalmente.
Jennifer si alzò e prese Justin dal colletto della maglietta mordendosi il labbro e trasportandolo in pista. Michelle, invece, prese Khalil per la mano e si lasciarono andare anche loro in pista.
Chaz e Ryan continuarono a bere i propri cocktail.
"Dici che quei due si scoperanno a vicenda stasera?" disse Ryan indicando col mento Jennifer e Justin intenti a ballare. Anche se, per Melanie, quella sembrava più una simulazione di sesso. "Ci puoi contare Ry" rivolse uno sguardo alla mora "Mi spiace per te allora piccola" ridacchiò. Melanie lo ignorò e rivolse un ulteriore sguardo ai due. Jennifer stava strusciando il suo sedere sul cavallo di Justin che la lasciava fare scatenandosi.
"Sembriamo tre sfigati" si lamentò Chaz "Andiamo a ballare anche noi!".
"Uhm, io ho da fare ora" Ryan era intento a guardare una ragazza sull'altro divanetto "Bocconcino ad ore tre!" si leccò le labbra e si recò dalla ragazza. Era proprio carina: occhi da cerbiatto castani, capelli lunghi, fisico perfetto. Era intenta a parlare animatamente con le sue amiche quando Ryan le si avvicinò.
"Vieni?" propose Chaz porgendole la mano. Melanie l'afferrò e si alzò regalandogli un sorriso e lasciandosi trascinare in pista. Partì Animals di Martin Garrix e cominciarono a scatenarsi. Chaz si muoveva goffamente per farla ridere. Justin dall'altro lato della pista li guardò e sentì una morsa allo stomaco, con lui non aveva mai riso in quel modo. Chaz gli stava girando intorno in modo goffo e lei si mantenne la pancia ridendo a crepapelle. "Che c'è cucciolo?" domandò Jennifer baciandogli il collo sensualmente. "Se ti annoio facciamo altro?" come se avesse ascoltato la ragazza, Melanie lo guardò e arrossì, come faceva sempre quando veniva fissata.
Distolse lo sguardo e riportò l'attenzione a Chaz che le prese la mano e la fece girare su se stessa. Melanie non riusciva a smettere di ridere per quanto buffo era il moro. Melanie però pensò a Justin e, senza pensarci, si girò verso la sua direzione, ma il biondo non c'era.
"Starà facendo cose a luci rosse con Jennifer idiota!"
"Lei è bella tu no!"
"hai visto che fisico, ma che ne sai tu"
La vocina acida era tornata a tormentare, nel momento in cui si stava divertendo. Chaz si rese conto del cambiamento di umore della ragazza e smise di ballare.
La prese per mano e la portò in un posto più silenzioso della pista. Melanie si lasciò portare via dal moro, persa nei suoi pensieri.
L'aria fredda avvolse il corpo di Melanie che cominciò a tremare per il freddo. Chaz si privò della giacca e l'appoggiò sulle spalle della ragazza.
L'entrata era isolata e si sentiva solo la musica, ma non era assordante.
"Jennifer è solo un passatempo" come se avesse ascoltato la sua mente, Chaz la consolò. Ma Melanie, indossando la sua corazza da orgogliosa e indifferenza, alzò le spalle. Chaz ridacchiò "Piccola si sa che sbavi per lui" la schernii il moro ghignando. Ma Melanie non trovò neanche un' ombra di umorismo. Pensava che fosse la solita puttanella che lo voleva scopare? Scosse la testa amareggiata e si avviò a passo veloce dentro il locale.
"Melanie non intendevo che sei una poco di buono!" urlò allarmato rincorrendola.
Melanie alzò gli occhi al cielo aumentando il passo.
"non piangere, non piangere, non piangere" si ripeté in mente, ma le lacrime minacciavano di uscire.
"Ohw, la mammina non c'è a consolarti?"
"Dovevi contare solo su te stessa"
"Pensavi davvero che Chaz potesse ritenerti qualcosa di meglio di una poco di buono"
"Dov'è quella cazzo di lametta, idiota?!"
"Ci voleva Vincent hahaha, ti avrebbe frustata per bene come meriti!"
Chaz non c'era più dietro di lei, ora è in mezzo alla folla in pista.
Cercava di passare spintonando la gente. Le mancava l'aria, la vista si stava annebbiato: un attacco di panico.
"non sei buona a niente"
"Debole, sei debole!"
Sentiva ovattato, il cuore le martellata quasi a farle male. Portò la mano al cuore per frenare il dolore, ma ciò non successe. Riuscì ad intravedere un ragazzo moro troppo familiare... Mick!
Fece un debole sorrise.
"Stai vendendo a prendermi Mick?" pensò vedendo il ragazzo avvicinarsi.
Ma il buio si impossessò di lei, Mick non c'era.

Life Is Worth LivingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora