Capitolo 16

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Boom!
"Noo!" un urlo feroce, di dolore, pieno di dolore. Dolore che avrebbe segnato per sempre la sua vita.
Il moro si svegliò di soprassalto imperlato di sudore e con il cuore che pompava sangue. Ennesimo incubo. Ennesimo urlo.
Si alzò dallo scomodo letto, prese dei boxer e si avviò in bagno. Il suo sguardo si spostò su un bigliettino
So che sei vivo pezzo di merda!
Pensavo di averti strozzato e sparato, ma sei ancora vivo.
Tranquillo rimedierò a questo piccolo errore. Ti consiglio di tenere d'occhio la piccola puttanella. Melanie morirà davanti ai tuoi occhi.
Vincent.
"Non la toccherai, figlio di puttana!" urlò ringhiando, stropicciando il biglietto.
Ian entrò velocemente in camera
"Che cazzo succede Mick?"
"Lui è tornato, Vincent è tornato".
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"Adam, come vorresti fare? Quando ho scoperto a chi era figlia non potevo crederci" Justin sospirò "Non pensavo che fosse quel Vincent..." si tirò le punte dei capelli nervosamente.
"Meritava l'ergastolo quel figlio di puttana!" Adam sbatté il pugno sul tavolo "Siamo sempre stati rivali, ma dopo quello che ha fatto a mia sorella, lo voglio veramente morto" chiuse gli occhi cercando di calmarsi.
"Faremo il possibile per eliminarlo dalla faccia della terra" Chaz diede una pacca sulla spalla "al più presto, papà". "Sta scendendo Melanie" avvisò in un sussurro Ryan. Melanie con la solita tuta larga si rivelò agli uomini che discutevano degli affari.
Adam rimase stupefatto per  quanto somigliasse a Vincent. Con la sola differenza che era la sua vittima e non era maligna e un mostro come suo padre. Gli faceva tenerezza. Si alzò accorgendosi di averla fissata come un ebete e si presentò "Piacere Adam Somers"
"quindi è il papà di Chaz" constatò sorridendogli.
Chaz gli somigliava molto. L'uomo era alto e muscoloso, capelli castano scuro e occhi del medesimi colore. Quando sorrideva, si intravedevano delle leggere rughe.
Lo osservò meglio, era così... Familiare.
"dormito bene?" Justin li interruppe accarezzandole le guance. Lei annuì imbarazzata stroppicciandosi gli occhi.

Justin sorrise alla dolcezza della piccola ragazza, provocando dei risolini da parte dei uomini dietro di lui.
Adam se ne andò dopo poco insieme a Ryan ed il figlio e rimasero soli.
Melanie si rifugiò in cucina per preparare dei spaghetti al ragù.
Stava chiudendo il gas quando sentì della forti braccia tatuate avvolgerle la vita da dietro.
Il biondo le baciò la spalla facendola rabbrividire " Cosa cucini piccola?" sussurrò annusando la pietanza in pentola "uhmm, ragù!" esclamò baciandole il collo.
Melanie sentì caldo per la sua troppa vicinanza, ma si sentiva bene tra le sue braccia.
Justin amava tenerla a sé, amava proteggerla. Voleva baciarla, averla solo per sé, viziarla.
"Sei innamorato pazzo"
"Sta zitta vocina del cazzo"
"Certo, ma ciò non cambia le cose"
Ritornando alla realtà, Justin la fece voltare appoggiando la fronte sulla sua "È stato bello ieri notte" sussurrò sulle sue labbra avvicinandosi per catturare le labbra della mora. Quest'ultima ammirò le labbra a cuoricino desiderando un contatto con le proprie. Affondò le dita nei suoi capelli attirandolo più a sé. Stavano per baciarsi quando trillò il cellulare.
Lo schermo segnava una chiamata da parte di Ryan.
"Bro... Cosa?! Tessa è sparita?!"

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