Capitolo 12

62 4 0
                                    

" Jus, più veloce!" la bionda era intenta a godersi ciò che il biondo le stava provocando. Justin, sopra di lei, muoveva il bacino freneticamente. Sentì poi le mani di Jennifer sulla sua schiena e le dita affondare nella sua pelle. Grugnii mantenendosi sulla spalliera del letto. "Dio Justin, ancora!" urlò senza pudore la ragazza sotto di lui. La baciò per farla smettere di urlare, odiava la sua voce, ma era brava a letto. Ma non brava a fargli dimenticare i grandi occhioni di Melanie, potenti e penetranti.
Entrambi vennero all'unisono e Justin si accasciò al lato destro prendendo profondi respiri.
"Dio è stato meraviglioso!" la bionda si morse il labbro stendendosi a pancia in giù. Lasciando ammirare il suo seno a Justin, il quale si leccò il labbro. Poteva essere senza cervello, ma avevo un fisico mozzafiato.
"Ma non è lei vero?" lo schernì la vocina nel retro della sua testa.
Mandò a quel paese la vocina guardando la ragazza affamato e voglioso di un secondo round.
La ragazza capì il suo sguardo malizioso e si mise a cavalcioni su di lui pronta a cavalcarlo. Ma qualcuno bussò impertinente alla porta facendo sbuffare entrambi. La persona dietro la porta non era intenzionato a lasciarlo stare. "chi cazzo è?" chiese Justin innervosito "Bro, sono Chaz. Melanie è sparita".
Justin rimase pietrificato al nome della mora.
Si vestì velocemente insieme alla bionda "Ti pareva che la troia doveva interroperci" disse acidamente la bionda dietro di lui. Quest'ultimo si girò di scatto verso di lei e la guardò in cagnesco "Non chiamarla Troia, chiaro?!" le urlò "Che c'è? Non te l'ha data e sei stressato sessualmente?" lo schernì ridendo amaramente. Chaz li interruppe da dietro la porta "Bro, non è il momento".
I due ragazzi la lasciarono lí e scesero alla ricerca di Ryan. Ambedue fecero vagare lo sguardo tra i divanetti "Era a flirtare con una ragazza" informò Chaz tirando le punte dei capelli. "Eccolo!" era abbastanza lontano da loro ed era intento a parlare con una ragazza che, dopo poco, si alzò di scatto e gli diede un ceffone, gli buttò in faccia il liquido rosso di un bicchiere e poi gli mostrò il dito medio. Se non fosse stata una situazione grave avrebbero presero in giro l'amico per tutta la serata. Ricordando entrambi di Melanie e attraversando la folla rapidamente, si recarono verso il biondo. Ryan cercava, con l'estremità della maglietta, di pulirsi il viso imprecando.
"Cazzo ragazzi, che figura di merda!" esclamò Ryan "Ma è troppo bona e selvaggia, mi piace" un ghigno malizioso apparì meccanicamente.
"Abbiamo un problema più grande, Melanie è sparita" informò preoccupato il cantante tirandosi le punte dei capelli.
"Porca miseria!" esclamò Ryan facendo vagare lo sguardo per il locale. "Dove cazzo è andata? Ma non stava con te Chaz?" domandò, Chaz esitò grattandosi la nuca, come faceva quando era imbarazzato o ansioso.
"Che cazzo hai fatto?" ringhiò il cantante guardandolo in cagnesco "Beh... Ecco.. Le ho detto una cosa e si è offesa. Così è corsa via" spiegò velocemente per scappare dalla ramanzina, ma non fu così. Justin spintonò l'amico, facendolo barcollare "Sei un coglione!" urlò. Ryan si mise in mezzo "Non è il momento".
I due si guardarono con sguardi fulminanti, quasi ad incenerirsi tra di loro. Justin distolse lo sguardo recandosi verso l'uscita.
Si guardò intorno ma non vide la piccola mora, grugnì tirandosi le punte del capelli "Dove cazzo è?" urlò dando un pugno al muro, spaccandosi le nocche. Stava per dare l'ennesimo pugno, ma fu preso dal gomito da Ryan "non risolvi un cazzo così, Drew!"
"Ryan capisci che è una ragazzina, è ingenua e fragile" dicendo l'ultima parola guardò Chaz, il quale gli mostrò il dito medio. "Ragazzi smettetela di fare i bambini!" li rimproverò.
"Dove cazzo è?" mormorò il biondo.
"È con me" una voce si udì dietro le loro spalle. Tutti e tre si girarono presentandosi, alla loro vista, un ragazzo barbuto e gli occhi molto familiari.
"Cosa cazzo le hai fatto?" ringhiò Justin serrando la mascella e lanciandosi verso di lui, ma i ragazzi lo fermarono per le spalle facendolo dimenare.
"Cazzo amico, sta calmo" ruggì il ragazzo sconosciuto "Non le farei mai del male" lo informò guardando altrove. Justin sembrò calmarsi, ma non del tutto. Gli occhi del ragazzo gli ricordavano quelli di Melanie.
"Come ti chiami?" come a dare voce ai suoi pensieri, Chaz domandò.
"Non è importante, venite" il ragazzo si girò e camminò verso una Range Rover nera. Lo seguirono aspettando cosa avesse da mostrargli. Il ragazzo barbuto aprì lentamente la portiera rivelando Melanie stesa nei posti posteriori. Era dormiente e rilassata, ma il suo viso era imbronciato come se stessa facendo un incubo o forse era proprio così. "Non le hai fatto niente davvero?" chiese Ryan guardandolo minaccioso. In risposta lo sconosciuto alzò gli occhi al cielo "Niente, è svenuta ed io l'ho solo allontanata per farle riprendere coscienza" disse freddamente.
Prese Melanie a mo di sposa e la porse a Justin.
La docile ragazza cominciò a imbronciarsi e a muoversi leggermente, segno che stava per svegliarsi. Lo sconosciuto guardò la piccola ragazza sgranano gli occhi, come se fosse stato preso in fragrante.
"Non ditele di me" li guardò in ansia "Se le volete bene non ditele niente di quello che è successo" aggiunse prima di entrare in macchina e sfrecciare via da loro.
"Chi cazzo è quel tipo?" mormorò Chaz guardando la macchina allontanarsi e scomparire dalla loro vista.
"Chiunque sia conosceva Melanie" Ryan disse guardando la ragazza.
"E pure bene..." finì Justin, guardando la ragazza tra le sue braccia.

Life Is Worth LivingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora