Capitolo 26

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Justin aveva riposto l'arma da fuoco nella tasca posteriore e guardava in cagnesco il moro, il quale stringeva con gelosia l'esile ragazza. Alle spalle del biondo Chaz e Ryan, insieme al resto del gruppo, fissavano la scena inteneriti. Erano pur sempre dei cugini che sono stati costretti a separarsi a causa di un uomo malato, assassino.
Melanie, nel frattempo, accarezzò il viso del moro leggermente ruvido dalla barba che spuntava. Era così tanto cresciuto ed era diventato ancora più bello. A tal pensiero Melanie divenne paonazza e distolse lo sguardo, provocando un leggero risolino da parte di Mick il quale le prese il viso e le baciò la fronte. "Sei diventata così bella piccolina" si fece sfuggire il cugino e lasciò un secondo bacio. A spezzare rudemente quel momento di dolcezza tra i due fu proprio Justin che tossì falsamente.
Mick cambiò rapidamente espressione guardandolo in cagnesco.
"Melanie è notte fonda, è il caso di tornare a casa nostra" disse marcando l'ultima parola, era palese che quella riappacificazione non era ben gradita dal biondo.
"Bieber lei torna a casa con me" il tono del moro era fermo e minaccioso e ciò fece sussultare Melanie che cercò di prendergli la mano per calmarlo. "Mick, io sono il suo tutore. Ho io la responsabilità" dichiarò il moro fermamente.
"Ancora per poco caro Bieber"
"Fino a quel momento ho io la tutela della ragazza" ripeté il concetto.
I due si guardarono intensamente con disprezzo ma Mick si arrese, non poteva andare contro la legge e non poteva ancora rivelare tutto su di lui alla ragazza.
Lasciando la presa sulla cugina, Mick annuì e si allontanò ma non fu concesso da Melanie che lo strinse di nuovo a sé. Aveva paura che l'avrebbe di nuovo lasciata, ma Mick la rassicuró sussurrandole che non avrebbe aspettato a lungo per rivedersi.
"Ci vediamo presto piccolina" detto ciò salì nella sua Audi e uscì da quel posto isolato.
La mora rimase ferma a rimurginare ciò che era appena successo, lo aveva davvero perdonato. Un flebile sorriso si fece spazio sul suo viso e tornò verso i ragazzi e il biondo, a pochi metri da loro. Salì in macchina con i ragazzi e tornò a poggiare il capo sul finestrino perdendosi a guardare le stelle in cielo. Intanto i ragazzi stavano parlando animatamente del più e del meno mentre Justin rimaneva in silenzio, aveva i pensieri rivolti alla ragazza nei sedili posteriori.
L'immagine di Mick che la teneva saldamente a sé gli faceva girare le budella e chiudere lo stomaco. La gelosia prese il sopravvento e strinse con forza il manubrio a tal punto da sbiancare le nocche.
Imprecó tra i denti e svoltó a destra parcheggiando nel vialetto della sua immensa villa.
"Finalmente a casa!" esclamò Chaz stiracchiandosi e imprecando per il dolore alla schiena.
Scesero tutti e Justin bloccò gli sportelli non degnando di un sguardo la mora. Entrarono in casa e ognuno si ritirò nella propria camera, tranne Justin che si prestò ad afferrare una birra dal frigorifero e a sedersi sul divano. L'immagine dei due cugini che si scambiavano effusioni gli provocò un nodo alla gola che cercò di sciogliere bevendo l'ultimo sorso di birra rimasto. Non voleva lasciarla andare via con quell'egoista del cugino che non ha fatto altro che nascondersi da quella povera ragazza.
"Porca puttana!" esclamò massaggiando le tempie indolenzite dai troppi pensieri che lo affliggevano.
Il cellulare squilló in quel silenzio del salone, il biondo lo afferrò e rispose senza guardare il display.
"Pronto?"
"Justin sono Adam, siete tornati a casa?" era così tanto immerso nei pensieri rivolti alla ragazza che non aveva neanche salutato nessuno.
"Sì" sospirò "Non so cosa fare Adam" si lasciò sfuggire il biondo.
"Capisco come ti senti Drew, ma non puoi evitare che i due si riavvicinino" il biondo serró la mascella imprecando "Dannazione!"
"Biebs?"
"Sì Adam?"
"Ti piace?" il biondo sussultó stordito "Cosa?.."
"ho visto come la guardi Drew, non ti ho mai visto guardare nessuno come lei. Neanche sel-" il biondo interruppe immediatamente l'uomo dall'altro capo "Adam non metterla in mezzo"
"Scusami Biebs, ma so che provi qualcosa per lei. Ti ho osservato dettagliatamente ed era chiaro la tua irritazione nei riguardi del cugino e di loro due abbracciati" ridacchió.
Il biondo divenne paonazzo e strinse la mano in pugno "Io.. Io non lo so. Ma sento di doverla proteggere" balbettó tirandosi le punte dei capelli.
Dall'altro capo si sentì un leggero assenso
"Drew?"
"Sì?"
"Sono fiero di te" e con ciò la chiamata finì.
Il biondo si alzò dal divano e si recò in camera per lasciarsi andare sul letto. Prima però si privó dei propri indumenti ed entrò in doccia, lasciandosi andare sotto l'acqua calda.
Finita la doccia afferrò l'asciugamano e l'allacció alla vita. Senza pensare a vestirsi si buttó sul letto portando alla nuca le braccia. Chiuse gli occhi sparando di cadere nelle braccia di Morfeo, ma fu un tentativo invano. Aprì un occhio quando sentì bussare alla porta e si affrettò ad aprirla.
Sussultó quando vide la ragazza dietro alla porta, la quale era diventata subito paonazza quando si rese conto che Justin era coperto solo alla vita dall'asciugamano bianco latte. Si rese conto in un secondo momento che era quasi nudo ai suoi occhi e si prestò a farla entrare.
"Alloora dimmi piccola?" la mora sussultó al solito nomignolo diventando ancora più rossa.
Sorresse meglio la lavagnetta tra le sue mani e scrisse tremante.
"Grazie per avermi fatto incontrare Mick"
"Di nulla" rispose freddo il ragazzo.
Era venuta semplicemente per dirgli questo?
La ragazza rimase confusa dal tono del biondo e distolse lo sguardo non sapendo che fare.
Passarono una manciata di secondi e fu Justin a prendere in mano la situazione. "Melanie" si avvicinò alla ragazza "non andare via". Fu un attimo e Melanie fu bloccata al muro più paonazza di prima. "vuoi andare via?" le sussurrò all'orecchio e Melanie rabbrividì, imprigionata dalle sue braccia ai lati delle sue spalle.
"Ti prego resta con me piccola" sussurrò con tono disperato leccandosi le labbra frustrato.
La ragazza si perse a guardarlo negli occhi scendendo poi sulle sue labbra umide. Voleva assaggiarle ancora, bramava un suo bacio. Si morse il labbro incantata da quel viso perfetto, un viso che poteva solo appartenere ad un angelo. "Dio.." fu un secondo e le loro labbra si unirono in un bacio poco casto, passionale.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 16, 2019 ⏰

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