Capitolo 15

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La serata procedette bene e, verso le 22.30, erano rimasti solo Justin e Melanie, i quali si ritirarono nelle loro rispettive camere da letto. Ryan era andato a dormire da una certa Marianne e Chaz è tornato a casa sua con Tessa. Quest'ultima era diventata di colpo triste e fredda nei confronti di Chaz. "Cosa avrà fatto Chaz?" 
Chaz, alla reazione della mora, ci rimase male. Era palese che si stava affezionando e ci teneva a lei.
"Chissà se Justin ci tiene almeno un po' a me... " pensò Melanie chiudendo la luce e recandosi a letto.
"Dio, Justin sembrava un bambino mentre mangiava la pizza"
"Il suo sorriso poi... Era il classico sorriso che contagiava alla grande"
"E le labbra? Dio, quella labbra... A cuoricino e carnose. Chissà com'erano?"
Avrebbe tanto voluto assaggiarle quel giorno, quando furono interrotti dal campanello.

Si infilò sotto le coperte e si girò in un fianco e chiuse gli occhi. Ma non riuscì a prendere sonno. Mugugnó e si girò più volte, trovando una soluzione al problema di insonnia. Ma niente, tutto inutile. La paura che potesse apparire Vincent la tormentava troppo la notte, perciò non chiudeva occhio da quel bigliettino.
Sentì un rumore proveniente dalla finestra e il sangue le si ghiacciò nelle vene. Si privò della coperte e uscì dalla camera.

Scese giù a prendere un bicchiere di latte, la sua mamma le diceva sempre che funzionava.
La sua cara mamma...
"Non riesci a dormire piccola?" la mora sussultò alla voce calda e roca del cantante.
Si voltò con la bottiglia di latte e scosse la testa.
Afferrò un bicchiere riempiendolo della sostanza bianca.
Portò il bicchiere alle labbra e lo finì velocemente. 

"Vuoi dormire con me?" a quella domanda, Melanie stava per strozzarsi con la sua stessa saliva. Il biondo, dal canto suo, non sapeva perché l'avesse detto, era imbarazzante chiedere una cosa del genere. Ma desiderava tanto tenerla tra le sue braccia tutta la notte, sentirla respirare e sentire il calore e la morbidezza della sua pelle. Stava per arrendersi all'idea che avrebbe rifiutato e pensato che fosse un maniaco, quando lei annuì timidamente.

Le prese la mano e la condusse nella sua camera da Letto, era ancora sbalordito dalla risposta. La sua mano piccola e delicata era incastrata alla sua, gli faceva battere forte il cuore riempiendolo di gioia. Melanie, col cuore in gola, si lasciò trascinare dolcemente dal biondo che spesso, durante il tragitto, si girava regalandogli sorrisi. Aprì la porta stendendosi sul letto, ma la presenza della mora non c'era ancora.

"Piccola, su vieni" le sussurrò battendo la mano sul posto vuoto al suo fianco, lei annuì timidamente raggiungendolo e accovacciandosi lontano da lui. Non voleva disturbarlo. Justin ridacchiò alla dolcezza della ragazza "Piccola, ti faccio schifo uhm?" la schernì, Melanie si girò. Poteva vedere un ghigno sul suo volto illuminato dalla luce fioca della luna. Scosse la testa energicamente mordendosi il labbro "Bene allora" l'afferrò dai fianchi portandola più a sé "puoi starmi vicino" sussurrò sui sui capelli, prima di lasciarci un morbido bacio su essi. Melanie rabbrividì alla calda voce del cantante, arrossendo violentemente. Alzò la testa per ammirarlo, nonostante la debole luce, riuscì a trovare quei bellissimi occhi caramello. E si perse per la milionesima volta, tanto che si rese conto tardi che le labbra a cuoricino del proprietario di quelle pozze di caramello si erano avvicinate alle sue labbra piccoline. Justin avvolse  le piccole labbra alle sue, dando inizio ad un bacio casto. Entrambi si sentirono la stomaco coperto da migliaia di farfalle svolazzanti, il cuore martellare rapidamente e la pelle andare a fuoco. Il ragazzo appoggiò le mani sulle paffute guance della mora, in modo da non cessare il bacio. Entrambi sentirono un calore al basso ventre. Si desideravano.
Justin si sistemò su di lei appoggiandosi sui avambracci per non soffocarla con il suo peso e continuò a torturarle dolcemente le labbra. Fece scorrere la lingua sul contorno del labbro inferiore, chiedendo l'accesso che non gli fu negato. Melanie quindi schiuse le labbra dando vita ad una lotta tra le loro lingue.
Il cantante fece scorre le mani da pianista sui suoi fianchi, mentre lei affondò le sue dita nei suoi setosi capelli, facendolo gemere.
Justin si staccò lentamente, sapendo che, se non si sarebbe fermato, l'avrebbe fatta sua. Le sorrise mentre la mora arrossì.
"baci bene piccola" constatò il cantante facendola arrossire ulteriormente.
Lei si nascose nell'incavo del suo collo facendolo ridacchiare.
Si stese di nuovo al suo fianco, stringendola a sé come se qualcuno potesse portargliela via. Chissà, forse colui che la vuole portare via è l'uomo fuori alla veranda della camera, che li osservava attentamente.
"Oh Melanie, non sai che ti aspetta" mormorò lo sconosciuto prima di allontanarsi dalla villa Bieber.

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