CAPITOLO 3: L'AMORE...

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Per tutta la notte non riuscii a dormire, le domande mi tormentavano e non riuscivo a trovare risposte però sapevo che il vero motivo del perché non ci fummo fidanzati dopo quel bacio, era quel dannatissimo orgoglio. 
Io ero ostinata, avevo sempre creduto che il primo passo dovesse farlo l'uomo e non la donna, ovviamente era un ragionamento stupido e solo più avanti, crescendo l'avevo capito. 
Un'altra motivazione mi fermava ed era la paura di soffrire, mi sembrava tutto un sogno ed era strano dopo tutta la speranza che avevo avuto fin dalle medie, dopo che l'avevo persa e mi ero rassegnata, finalmente poteva nascere qualcosa.

Secondo me, da una parte lui non me lo chiedeva perché tutti se lo aspettavano ed era un continuo dirci "dai, fate una bella coppia, fidanzatevi" eccetera, eccetera..

Era diventato una tortura, tutti sapevano che a me lui piaceva veramente tanto e lo assillavano perché sospettavano che pure a lui piacevo, ma lui ciò che gli chiedevi di fare non lo faceva.
Era un ragazzo molto testardo e non voleva darla vinta a loro. 

Quella notte ricordai un episodio che successe prima che Nathan cambiò classe: durante il secondo anno Camilla si stava per fidanzare con lui e un giorno durante motoria io insieme ad alcune miei compagne di classe stavamo parlando appunto di Nathan e le stavo raccontando del fatto che lui si stava avvicinando a me e mi dava molte attenzioni ed ero felicissima di ciò, lo davo molto a vedere.
La migliore amica di Camilla, sedendoci si arrabbiò e per farmi soffrire mi disse "Ormai non gli interessi più, ha un'altra per la testa".
Quella frase mi tormentò per diverso tempo ed era palese che significasse che lui provava per davvero sentimenti nei miei confronti.



Arrivò il penultimo giorno e noi ragazze usammo tutto la mattina e tutto il pomeriggio per prepararci per la grande festa,  mentre i ragazzi insieme ai professori finirono gli ultimi preparativi per l'evento.

Quando noi ragazze, ma non tutte vollero infatti fummo solo in 10,  ci incontrammo, iniziammo a mettere su un tavolo tutto l'occorrente per farci belle tra cui trucchi, ceretta, asciugacapelli, piastra e vestiti.

Ci dividemmo in tre gruppi: gruppo make-up, gruppo acconciature ed infine gruppo estetica.
Io invece ero un Jolly perché bene o male me la cavavo su tutti i fronti e infatti fu l'ultima a prepararmi e feci pure ritardo.

Mentre stavamo iniziando a fare la ceretta soprattutto quando ci iniziammo a spogliare, vidi da un finestrone 3 facce ed erano i miei compagni di camera: Hassan, Simone e Nathan.

Chiamai Luna e organizzai con lei e Camilla uno scherzo per spaventarli e senza nessuno che se ne accorgesse,  uscimmo dalla stanza e andammo dietro di loro, li afferrammo e li portammo velocemente dentro.

Si coprirono tutte in fretta, erano arrabbiate e ci aiutarono a legarli sulle sedie.
Ci mettemmo davanti a loro e Simone con paura disse:

《Cosa volete farci ora?》

Luna rispose:

《Mmh.. fammi pensare》

Si mise una mano sul mento, guardò il tavolo con tutto il materiale e fece un sorriso malefico poi ci guardò. Si avvicinò al tavolo e prese il bastoncino che si usa per stendere la ceretta e disse:

《Cosa ne dite ragazze?》

Io risi e le risposi:

《Si, ottima idea..》

I ragazzi in coro risposero:

《No, vi prego!》

Alcune ragazze presero le loro gambe e io, Camilla e Luna stendemmo un po' di cera sui polpacci dei ragazzi e strappammo.

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