CAPITOLO 20: Una nuova vita.

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Io e Nathan rimanemmo in soggiorno sul divano letto e gli altri due si rinchiusero in camera.
Ci sdraiammo sul divano, io mi iniziai a spogliare, avevo molto caldo e l'alcool incominciò a fare effetto. Nathan mi aiutò a svestimi e rimanemmo a guardarci negli occhi.

<<Mi dispiace.. Perdonami.>>

Lo accarezzai, gli sorrisi e dissi:

<<..Avevi ragione tu.. E' stata stata tutta colpa mia..>>

Iniziai a piangere, mi abbracciò, mi mise una mano sulla guancia e disse guardandomi dritto negli occhi:

<<No! Yasmine.. Non è stata colpa tua.. Potevo venire pure io a quella festa e tutto ciò non sarebbe successo.. Non dovevo lasciarti da sola..>>

Ci baciammo.
Mi addormentai e da quel momento non ricordai più nulla.

Quella notte, il mio cuore fu finalmente in pace e mi sentii sollevata.
Da quel momento, non mi sentii più in colpa e quelle parole mi incoraggiarono.

Al mattina seguente mi svegliai di colpo a causa di un grido e quando aprii gli occhi mi accorsi che quel suono proveniva da Hassan.

<<Ma cosa avete fatto qui?!>>

Mi misi a sedere, mi guardai intorno, mi accorsi di essere solo intimo e mi girai a guardare di lato, Nathan rimase per tutta la notte abbracciato a me e anche lui era solo con i boxer.

Mi misi a ridere, non capivo nulla, nemmeno le parole di Akila mi entrarono in testa e mi venne un forte mal di testa. Dopo alcuni secondi, sentii la nausea, presi di corsa la coperta e andai in bagno.  Vomitai tutto ciò che aveva bevuto la scorsa notte.

Stavo davvero male e restai in bagno per molto tempo.

Mi sedetti a terra davanti al gabinetto, sembrava che mi stesse per passare e all'improvviso sentii bussare alla porta. Nathan entrò senza permesso, riiniziai a vomitare e lui venne ad aiutarmi tenendomi i capelli.

Appena mi ripresi, chiusi il gabinetto e mi sedetti sopra, invece Nathan si sedette sul bidet che era accanto a me.

Mi guardò confuso e mi chiese:
<<Tu per caso ti ricordi ciò che è successo ieri?>>

Guardai il soffitto e iniziai a pensare ma ci fu il vuoto nella mia testa, poi guardai me e successivamente lui e siccome eravamo mezzi nudi, un dubbio mi pervase.

Diventai rossa e disse:

<<Non è che abbiamo fatto robe?>>

Lui rispose mettendosi a ridere:
<<Ma va no, di questo, stanne certa, me ne accorgerei.>>


Si avvicinò, mi guardò con occhi sensuali e mi sussurrò mentre mi accarezzò la guancia:

<<Se avessi toccai questo meraviglioso corpo..>>

Iniziò a baciarmi il collo e poi con una mano mi accostò la coperta, mi accarezzò delicatamente il seno da sopra il reggiseno e disse:

 <<Questo meraviglioso seno.. così grande e morbido..>>

Iniziai a sentire i brividi di piacimento ma poi lo spinsi via, mi alzai, aprii il water e vomitai ancora.

Finalmente mi ripresi davvero, gli chiesi di uscire e appena se ne andò, mi fece una doccia e mi lavai i denti. Mi misi l'accappatoio e andai nella sala dove dormii la notte.

Era tutto incasinato, un vero disastro: c'erano bottiglie piccole ovunque, coperte disfatte e cuscini e abiti sparsi per la stanza,
Mettemmo tutto in ordine e di quella notte non se ne parlò più.

L'INIZIO DI UNA FAVOLA.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora