Io e Nathan rimanemmo in soggiorno sul divano letto e gli altri due si rinchiusero in camera.
Ci sdraiammo sul divano, io mi iniziai a spogliare, avevo molto caldo e l'alcool incominciò a fare effetto. Nathan mi aiutò a svestimi e rimanemmo a guardarci negli occhi.<<Mi dispiace.. Perdonami.>>
Lo accarezzai, gli sorrisi e dissi:
<<..Avevi ragione tu.. E' stata stata tutta colpa mia..>>
Iniziai a piangere, mi abbracciò, mi mise una mano sulla guancia e disse guardandomi dritto negli occhi:
<<No! Yasmine.. Non è stata colpa tua.. Potevo venire pure io a quella festa e tutto ciò non sarebbe successo.. Non dovevo lasciarti da sola..>>
Ci baciammo.
Mi addormentai e da quel momento non ricordai più nulla.Quella notte, il mio cuore fu finalmente in pace e mi sentii sollevata.
Da quel momento, non mi sentii più in colpa e quelle parole mi incoraggiarono.Al mattina seguente mi svegliai di colpo a causa di un grido e quando aprii gli occhi mi accorsi che quel suono proveniva da Hassan.
<<Ma cosa avete fatto qui?!>>
Mi misi a sedere, mi guardai intorno, mi accorsi di essere solo intimo e mi girai a guardare di lato, Nathan rimase per tutta la notte abbracciato a me e anche lui era solo con i boxer.
Mi misi a ridere, non capivo nulla, nemmeno le parole di Akila mi entrarono in testa e mi venne un forte mal di testa. Dopo alcuni secondi, sentii la nausea, presi di corsa la coperta e andai in bagno. Vomitai tutto ciò che aveva bevuto la scorsa notte.
Stavo davvero male e restai in bagno per molto tempo.
Mi sedetti a terra davanti al gabinetto, sembrava che mi stesse per passare e all'improvviso sentii bussare alla porta. Nathan entrò senza permesso, riiniziai a vomitare e lui venne ad aiutarmi tenendomi i capelli.
Appena mi ripresi, chiusi il gabinetto e mi sedetti sopra, invece Nathan si sedette sul bidet che era accanto a me.
Mi guardò confuso e mi chiese:
<<Tu per caso ti ricordi ciò che è successo ieri?>>Guardai il soffitto e iniziai a pensare ma ci fu il vuoto nella mia testa, poi guardai me e successivamente lui e siccome eravamo mezzi nudi, un dubbio mi pervase.
Diventai rossa e disse:
<<Non è che abbiamo fatto robe?>>
Lui rispose mettendosi a ridere:
<<Ma va no, di questo, stanne certa, me ne accorgerei.>>
Si avvicinò, mi guardò con occhi sensuali e mi sussurrò mentre mi accarezzò la guancia:
<<Se avessi toccai questo meraviglioso corpo..>>
Iniziò a baciarmi il collo e poi con una mano mi accostò la coperta, mi accarezzò delicatamente il seno da sopra il reggiseno e disse:
<<Questo meraviglioso seno.. così grande e morbido..>>
Iniziai a sentire i brividi di piacimento ma poi lo spinsi via, mi alzai, aprii il water e vomitai ancora.
Finalmente mi ripresi davvero, gli chiesi di uscire e appena se ne andò, mi fece una doccia e mi lavai i denti. Mi misi l'accappatoio e andai nella sala dove dormii la notte.
Era tutto incasinato, un vero disastro: c'erano bottiglie piccole ovunque, coperte disfatte e cuscini e abiti sparsi per la stanza,
Mettemmo tutto in ordine e di quella notte non se ne parlò più.
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L'INIZIO DI UNA FAVOLA.
Storie d'amoreQuesto libro parla della vita di un ragazza di nome Yasmine. La quale incontrerà un sacco di difficoltà che dovrà superare, delle volte da sola mentre alcune verrà aiutata dalle persone più importanti della sua vita. Oltre a raccontare in prima per...