Nathan si avvicinò e il mio cuore iniziò a battere forte, gli sorrisi appena sentii quel "ciao" ma poi mi accorsi che non era rivolto a me. Mi venne addosso e disse "levati dai piedi".
Rimasi lì bloccata per alcuni attimi, lui mi sorpasse e sentii che salutò una ragazza. Non mi girai a guardare, corsi via in fretta e andai a sbattere contro una persona.Andai addosso a Luisa, una mia grande amica e lei vedendomi agitata mi chiese cosa mi fosse successo ma io non le risposi, l'abbracciai e piansi sulle sue spalle.
Quel momento fu una batosta per me, era come se il mondo mi fosse crollato addosso e non capivo nulla, mi chiedevo come potesse essere arrivato a tanto e con quale permesso si permise di trattarmi così. Non trovavo nessuna spiegazione plausibile.
Era come se mi avesse dimenticato, come se fosse iniziato tutto da capo e il mio pensiero si rivolse verso il bambino, mi chiedevo se fosse giusto dirglielo.Raccontai gli ultimi eventi della mia vita a Luisa e le dissi della dolce attesa, rimase contenta.
Però lei essendo una amica stretta pure di Nathan, fin dall'infanzia, ci rimase male e iniziò a pensare male di lui. Per non infangare il suo nome mi diedi tutta la colpa, la tranquillizzai dicendo che magari erano tutte mie paranoie e il mio umore erano dovuti al mio stato.Parlando con lei, mi giurai di non parlare a Nathan della gravidanza e ci riuscii quasi nel mio intento.
Avevo ancora gli occhi gonfi, suonò la campanella e rientrai in classe.
Hassan venne da me e vedendomi così, mi chiese cosa fosse successo pure lui.
Non volevo dirgli nulla, lo conoscevo e avrebbe fatto qualche cavolata.
Lui mi voleva veramente bene, per me c'era sempre e grazie a questa storia diventammo amici stretti.Lui mi costrinse a parlare e gli raccontai di quell'episodio.
Entrò il professore di alimentazione e ci disse:《Seduti ragazzi》
Hassan rispose:
《Prof. posso andare in bagno? Non sono riuscito ad andare in tempo, però devo andare nell'altro perché l'altro è chiuso quindi ci metterò un po'》
Il professore accettò e io presi Hassan per il braccio, lo guardai e dissi:
《Ti prego non fare niente!》
Lui mi sorrise e uscì dalla classe.
Vi ricordate la promessa? Ecco, non la mantenne. Appena uscito dalla classe, mandò un messaggio a Nathan per incontrarsi in bagno.
Si incontrarono, iniziarono a parlare di me e Hassan era abbastanza arrabbiato.《Mi spieghi per quale motivo non ti sei messo ancora con Yasmine?!》
《Penso che non siano affari tuoi..》
《Capisco e hai ragione.. Non sono affari miei, ma non ti devi nemmeno permettere di trattarla male e in quel caso, essendo mia amica, diventa pure affare mio!》
Nathan con faccia perplessa chiese:
《Ma quando l'avrei trattata male?》
《Oggi all'intervallo.. Non fare il finto tonto..》
Rimase in silenzio per alcuni secondi, poi continuò il discorso dicendo:
《Soprattutto adesso non devi farlo..》
《Che cos'ha??》
E quando vide Hassan stare in silenzio, iniziò ad arrabbiarsi e gridò:
《Avanti parla!》
Hassan non rispose e Nathan lo prese per la maglietta, per la paura di litigarci gli confessò tutto.
Gli disse che ero incinta di lui.Tolse la stretta e lo lasciò andare. Rimase sotto shock pure lui come rimasi io, non sapeva cosa fare ma poi non mi spiego come fosse successo, quando loro iniziarono a discutere della faccenda disse che in fondo era felice, felice che fossi io la madre del suo futuro figlio.
Hassan venne chiamato da un nostro compagno di classe perché il professore non vedendolo arrivare chiese a lui di cercarlo.
Ritornarono in classe, Hassan essendo di banco davanti a me si girò e mi disse "Tranquilla ci ho pensato io".
Finita la scuola, raggiunsi Luisa e presi la navetta con lei.
Restai con lei fino all'arrivo del treno, se ne andò e andai a casa.In sala sul frigo trovai un biglietto di mia madre con scritto su: " Se mi cerchi, come vedi non mi trovi. Sono uscita con Papino ma sta sera torno".
Mangiai ciò che mi aveva preparato, quel giorno mangiai un sacco come i giorni scorsi d'altronde.
Andai sul letto, guardai la televisione e mi addormentai.
Dopo alcune ore mi svegliai di corsa a causa di un dolore forte alla pancia, iniziai ad avere paura per il bambino perché quel dolore era talmente forte che mi piegai in due.Ero preoccupata e chiamai i miei genitori, loro vennero di corsa a casa e mi portarono in ospedale.
Pensate un po'? Il medico fu lo stesso che mi annunciò della mia gravidanza.
Fu felice di incontrare i miei genitori e mi fece un ecografia.
Ci comunicò che ero entrata al secondo mese di gravidanza, stava andando bene ma poi disse:《Il bambino sta ben, ma il problema è lei.. Ha avuto una indigestione.. Mi dica cosa ha mangiato oggi..》
《Ho mangiato solo un panino.. Poi ho bevuto il succo, mangiato i biscotti..》
Mia madre si mise in mezzo e disse:
《Solo? Nella spazzatura ho trovato un sacco di carte di schifezze.. Non dire bugie.》
Mi vergognai tanto e mi nascosi la testa con la felpa; il medico si mise a ridere e disse:
《E' inutile che si nasconde.. Non deve mangiare tanto, può fare male al bambino》
Finita la visita mi diedi una dieta specifica per la gravidanza perché in nemmeno un mese avevo messo su 3 chili.
Ritornata a casa diede la buonanotte ai miei e andai in camera, fu una giornata lunghissima e non vedevo loro di riposare.
Mi sdraiai sul letto, cercai di addormentarmi ma non riuscii, iniziai a pensare a ciò che era successo a scuola e le parole di Hassan mi rimbombavano in testa.
Non riuscivo ad immaginare cosa avesse detto a Nathan, non capivo per la motivo dovevo star tranquilla e cosa avesse messo apposto.All'improvviso nella mia testa ci fu il vuoto e iniziarono a scendermi le lacrime, misi la testa tra le ginocchia e mi sfogai.
La mia fame era forte, a scuola mangiavo tanto e mi iniziarono a chiamarmi "la maiala che non ingrassa", ovviamente ciò mi offese tanto. Mangiavo per valido motivo che non potevo ammettere, sia per precauzione e sia per via di Nathan.
Avevo il bisogno di gridarlo a tutto il mondo.Alla sera del giorno dopo, uscii con Cloe e Akila, le raccontai cosa mi disse Hassan e loro difenderono Nathan. Mi dissero anche loro di stare tranquilla e che magari per lui fosse un momento no. Per loro prima o poi si sarebbe fatto vivo. Dovevo solo aspettare.
Il giorno successivo, presi il bus e arrivata in pensilina aspettai Luisa.
Lei come ho detto era una mia amica stretta ed era grazie a lei che sono riuscita ad affrontare la scuola e a superala.
Mi aiutava con lo studio e ci confidavamo su tutto.Stavamo andando a scuola, ma passammo nella scorciatoia in mezzo gli alberi e trovammo lì Nathan.
Io mi nascosi e lui si avvicinò a lei.
Le iniziò a parlare e io fui molto curiosa; quando le chiesi cosa le avesse detto, lei non volette dirmi nulla. Diceva che era tutta una sorpresa.Passarono 3 ore e arrivò il primo intervallo.
Come al solito l'intervallo lo passavo insieme ad Akila e mentre la stavo per raggiungerla una mano mi fermò bruscamente.Mi spaventai un sacco, il mio cuore batteva e mi mancò per alcuni istanti il respiro.
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L'INIZIO DI UNA FAVOLA.
RomanceQuesto libro parla della vita di un ragazza di nome Yasmine. La quale incontrerà un sacco di difficoltà che dovrà superare, delle volte da sola mentre alcune verrà aiutata dalle persone più importanti della sua vita. Oltre a raccontare in prima per...