CAPITOLO 14: VISITE INASPETTATE.

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Il giorno della partenza fu molto triste, perché non volevo lasciare Nathan da solo e avevo paura di essere lasciata un'altra volta.

Nathan ci accompagnò all'aeroporto e mentre il padre andò a fare il check-in, mi prese da parte e mi disse:

<<Ti prego, Yasmine. Non fare altri casini. Questa volta non ti lascerò andare via, non riuscirai più a sbarazzarti di me. Ti amo troppo.
Fidati di me.>>

Io risposi:
<<Ti amo pure io.
Stai tranquillo, non farò nulla.
Però per favore, chiamami tutti i giorni, anche se in Italia sarà notte fonda e qui giorno.
Ho bisogno di te.>>

<<Va bene amore.>>

<<Promettimelo.>>

Mi diede un bacio sulla fronte e me lo promise.
Ci salutammo con bacio e poi io e la sua famiglia andammo a prendere l'aereo.

Dopo lunghe ore finalmente, arrivammo in Italia ed era già mezzanotte.
Mi accompagnarono a casa.
Li salutai, entrai in casa e trovai mia madre sveglia.

Mi venne ad abbracciare e disse:
《Amore mio..mi sei mancata!》

Io mi staccai e dissi:
《Buon anno ancora mamma!》

Iniziammo a parlare e poi andammo a dormire.
Quando andai in camera, scrissi a Nathan per informarlo che ero arrivata a casa, poi spensi il telefono, sistemai le robe della valigia.
Mi addormentai quasi subito, dopo un sacco di tempo.

Alla mattina seguente mi trovai fuori in giardino Maria e mia madre insieme.
Corsi giù da loro e gli chiesi:

《Cosa ci fate qui fuori al freddo?》

Maria rispose:
《Sono appena arrivata.
Sono venuta a trovarti e a conoscere la tua famiglia.》

Mia madre la fece entrare, si trovarono bene insieme fin da subito e parlarono per almeno 2 ore mentre io andai a prepararmi.
Finito di prepararmi andai da loro e iniziai a parlare anche io.

Maria si rivolse a me dicendomi:

《Yasmine, io e tua mamma abbiamo parlato di te e di ciò che è successo a New York, parlo dei tuoi svenimenti.
Abbiamo prenotato una visita per te oggi e noi verremo con te.》

Poi mia madre disse:
《Non vedo l'ora di conoscere il sesso del bambino.》

Ma io la resi triste dicendo:
《Io e Nathan non vogliamo saperlo, abbiamo deciso di avere la sorpresa durante il parto..》

Maria rispose:
《Ma anche io volevo saperlo..》

Io risposi sorridendo:
《Va bene, va bene. Dirò al ginecologo di dirlo solo a voi due,però sia chiaro non dovrà saperlo nessun altro. Va bene?》

E loro risposero in coro di si.
Dopo qualche ora andammo insieme a fare l'ecografia e per fortuna andò tutto bene, il dottore mi disse solo di star più tranquilla e di riposarmi di più.

Passarono qualche settimane, Oscar iniziò ad avvicinarsi di più a me e mi rendeva felice.
Ovviamente non provavo nulla, ero felice perché comunque lo consideravo un fratello, essendo comunque mio cognato, e siccome mi stava vicino mi faceva star bene.
Non mi faceva pesare tanto il fatto di star lontana da Nathan.

Io e Nathan come avevamo promesso ci sentimmo ogni giorno ma poi iniziò a farsi sentire sempre meno, finché io mi arrabbiai e iniziai a litigare con lui al cellulare.

La conversazione fu molto strana:

Io: 《Nathan.. perché non ti fai sentire più? Mi manchi molto..》

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