Quando arrivarono i carabinieri iniziarono a parlare di denuncia e mi fecero mille domande.
Non riuscii a rispondere perché venni interrotta dall'ambulanza che vennero per soccorrere Oscar e a portarlo via.Andarono direttamente nella camera matrimoniale e alcuni istanti dopo uscirono con un lettino e su c'era Oscar con una specie di camicia di forza.
Come un pazzo.Sentendo il padre di Nathan parlare con i carabinieri gli sentii dire che Oscar quando riprese coscienza, si sentì in colpa e cercò di farsi male ma grazie al suo intervento non ci riuscì.
Mi iniziò a girare la testa, la sentivo pesante e chiusi gli occhi.
Quella scena fu angosciante e mi rabbrividì.
Mi venne un conato di vomito, chiesi scusa e andai di corsa in bagno.Nel frattempo, Nathan prese le mie difese e denunciò suo fratello senza dirmi nulla.
Lo fece da parte mia. Senza chiedermi se è quello che volevo. D'altronde ero io la vittima non lui.Era un bel casino, non ci capivo più nulla e pensai il futuro: come andrà a finire questa storia?
Continuai a pensare a questa domanda e non riuscivo ad immaginare una fine.Tornai in sala e vidi Andrea andare via con il proprio figlio e insieme a loro andarono via pure i carabinieri.
Sentii litigare qualcuno, andai verso la cucina per andare a vedere e trovai Maria disperata. Piangeva e disse a Nathan:
<<Perché lo hai fatto?? È tuo fratello..>>
La guardai, lei ricambiò il mio sguardo ma era cattivo e mi fece sentire veramente male.
Tra me e me, mi chiesi "che cosa ho combinato..? Ho distrutto una famiglia.."
Iniziai a piangere e sussurrai di continuo:
<<Mi dispiace.. mi dispiace..>>
Corsi via e andai in cantina.
Avevo bisogno di stare sola, avevo bisogno di assimilare tutto e di dimenticare in fretta.
In quel istante pensai di ritirare la denuncia di Nathan.
Al sol pensiero di affrontare un processo, mi fece tremare e ad agitare.I miei pensieri furono interrotti da Maria, che sentendosi in colpa per la faccia fatta, mi venne a cercare.
Mi alzai dalle scale in fretta, la guardai e mi venne un altro attacco di panico.
Riuscii a dire solo:<<È tutta colpa mia..>>
Maria mi abbracciò e mi chiese scusa per tutto.
Poi disse: <<Invece è tutta colpa mia..
Sapevo che sarebbe successo di nuovo.. ma io mi sono fidata dei medici.. Non dovevo, non era guarito ancora..>>Nathan sentendoci parlare si mise in mezzo e disse:
<<In che senso sapevi che poteva riaccadere?! È già successo e voi non mi avete detto nulla?!>>Maria prese un respiro profondo e iniziò a raccontarci tutto:
<<Tuo fratello qualche anno fa si innamorò di una ragazza..
La conquistò.. tra loro iniziò ad andare male dopo un anno di relazione, litigavano spesso e un giorno lei lo tradì.
Venne a casa lo lasciò e gli disse in faccia di averlo tradito.
Non fu più lo stesso.
Reagì male e la iniziò a picchiare.
Grazie a me si calmò.>>Nathan la interruppe e chiese:
<<I genitori come reagirono? >>La madre continuò il discorso:
<<Ovviamente i genitori fecero una denuncia e ci fu un processo che non durò molto.. A causa delle visite psichiatriche si venne a scoprire che Oscar ha una malattia mentale chiamata Disturbo Esplosivo Intermittente.. ciò gli provoca rabbia, aggressività e non riesce a controllare i suoi istinti impulsivi...>>
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L'INIZIO DI UNA FAVOLA.
RomanceQuesto libro parla della vita di un ragazza di nome Yasmine. La quale incontrerà un sacco di difficoltà che dovrà superare, delle volte da sola mentre alcune verrà aiutata dalle persone più importanti della sua vita. Oltre a raccontare in prima per...