Capitolo 18

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Mi alzo, mi faccio una doccia, mi vesto e velocemente faccio colazione: devo chiarire al più presto con Ben, non posso credere che lui pensi davvero che io non provi nulla per lui, cioè è stato solo un'equivoco e io ho faticato così tanto per farglielo capire.

Corro a scuola, devo vederlo. Arrivo davanti a scuola e lo vedo venire verso di me. Un sorriso appare sul mio viso, ma si spegne appena lo vedo sparire all'improvviso. Faccio per raggiungerlo ma nel frattempo qualcuno mi chiama e io mi volto. È Bryan, il compagno di banco di Ben. "Aurora!" fa lui. "Ma che..." Qualcosa colpisce il mio viso e sento un gran dolore alla testa, allucinante.
Mi sento cadere, i miei occhi si chiudono senza il mio consenso e non vedo più niente.

Benjamin's Pov
Cos'è successo? Aurora è a terra. Le lacrime scorrono sul mio viso, sento gli occhi bruciare e il panico mi crea tale confusione da non sapere cosa fare: prendo a pugli Bryan o la porto immediatamente al pronto soccorso facendogliela passare liscia?

Tutti mi puntano gli occhi addosso quando mi avvicino al suo corpo senza sensi e l'abbraccio, mentre le lacrime hanno la meglio su di me. Gli amici di Bryan mi hanno trattenuto e mi hanno costretto a guardare tutta la scena, adesso ridono. Nella mia testa si ripropone quell'immagine come un video che si ripete all'infinito: lui che la chiama, lei che si volta e che con quel sorriso da psicopatico la colpisce. "Smettetela di ridere cazzo, cosa vi è saltato in mente, eh? Io vi ammazzo, prima la porto in ospedale, ma poi vi ammazzo tutti quanti!" intorno a me, spettatori del corpo privo di sensi di Aurora, c'è l'intera scuola che sta chiacchierando e spettegolando sul mio "improvviso interesse" per Aurora, invece che chiamare un'ambulanza. "Cos'è successo qui?" Chiede la Professoressa di educazione fisica facendosi strada tra la calca di studenti. "La prego chiami un'ambulanza, loro l'hanno colpita e adesso..." guardo nella direzione di Aurora e mi viene da piangere, le lacrime riiniziano a scorrere senza pietà e non m'importa se se ne parlerà, adesso m'importa solo che si riprenda.

Arriviamo io, i genitori di Aurora e Simon. Attendiamo in sala d'attesa aspettando notizie di Aurora. "Tu sei un suo amico?" Mi chiede ad un certo punto il padre e inizio a sentirmi in imbarazzo a questa domanda: come dovrei rispondergli?
"Più o meno" inizio. "Comunque piacere, Benjamin Mascolo..." mi presento ad entrambi i genitori. "Piacere, noi siamo Matt e Madison"

Quando ci fanno entrare vado subito da Aurora e mi avvicino a lei. Dopo un po' prendo coraggio e chiedo se possono lasciarmi solo con lei. Inizio a parlargli ma non mi può sentire, ne può rispondere. Arriva il medico e interrompe i miei pensieri con i suoi ragionamenti incomprensibili.
"Lei è il fratello?" "Il fidanzato" Rispondo codardo, non so cosa darei per esserlo davvero. "Mi dispiace lei non è della famiglia, non può restare qui" lo fulmino con lo sguardo. "Come sarebbe a dire "non è uno di famiglia?", crede sia meno importante?" "No, non dubito che lei sia importante per la signorina Thompson ma mi dispiace, la devo far uscire..." "Vada al diavolo!" Esco infuriato a passo svelto superando i genitori di Aurora.

Sono al di là di un vetro, non sembra poi così lontano, ma non dalla mia prospettiva. I genitori che sono appena entrati all' interno della stanza, iniziano a parlare con il dottore e io riesco a sentire ciò che dice loro.

"Ok, adesso la signorina Thompson deve stare a riposo per..." Guarda la cartellina che ha in mano per un secondo e continua. "Per circa 2 settimane. Non si può muovere in questo momento, ha ricevuto un forte colpo alla testa e non è prudente farle fare movimenti bruschi. Credo si risveglierá domani, ma non lo do per certo."

Torno a casa e mi faccio una doccia, sto lì sotto per un po', mentre l'acqua percorre il mio corpo, mi immagino ancora abbracciato a quello di Aurora sento le lacrime che distinguo dall'acqua per il loro sapore salato. Mi vesto e chiamo Federico con il cellulare di Aurora per avvisarlo dell'accaduto, in modo da avvisare anche Arianna.

*7:30*
Ci siamo messi d'accordo per telefono di andare a trovare Aurora tutti insieme, in modo anche da far riposare un po' i genitori di Aurora. Sono il primo ad arrivare. Mi metto a parlare con il medico all'esterno della stanza di Aurora per informarmi sulle sue condizioni di salute. "Come sta? Si è svegliata in nostra assenza?" "Purtroppo no..." "È così grave?" "Non ne siamo esattamente sicuri, ma pensiamo non sia stato un pugno a ferirla" "Come fate a dirlo?" "È lieve ma un pugno non causa un trauma cranico" "Cazzo..."

Inizio ad avere il desiderio di uccidere Bryan e il suo gruppo di amici, quello che pensavo fosse anche il mio e mi chiedo: Perchè dovrebbero farle una cosa simile?

Faccio un giro di telefonate per informarmi sulle cause dell'accaduto e viene fuori che Aurora è stata colpita alla testa con una roccia. L'ultima persona a cui telefono è Louis, un'amico stretto di Bryan che m'informa che Bryan ha escogitato questo piano perchè "Si è innamorato di Aurora, io non la merito e il modo di farmi più male è fare del male a lei". È uno psicopatico cazzo! Come ha potuto fare una cosa del genere? E poi come sarebbe a dire "è innamorato di Aurora"?
Lui non la ama, non può amarla e lei sicuramente non ricambia, questo è poco ma sicuro.

La Perfezione Del Caos 1 | B&FDove le storie prendono vita. Scoprilo ora