La Perfezione Del Caos 1 | B&F

Capitolo 47

Non gli rispondo per non deconcentrarmi e lui continua a sfiorarmi le labbra. Ad un certo punto scende verso il mento, poi scorre verso la gola e io spontaneamente tiro indietro la testa. Percorre tutto il collo arrivando al petto. Ad un certo punto mi toglie la maglietta e mi slaccia il reggiseno continuando a sfiorare le sue labbra contro il mio petto, scendendo ancora fino al mio ventre e ancora più giù. Si siede sulle ginocchia infondo al letto sfilandomi i pantaloni. Temo che arrivi alla parte che ancora non desidero che esplori ma ha l'accortezza di oltrepassarla. Adesso usa l'indici di entrambe le mani, che sfiorano la pelle delle mie gambe arrivando alle mie caviglie. Ho ancora gli occhi chiusi quando afferra dolcemente le mie caviglie e le fa scivolare dietro di se. Mi ritrovo a sedere davanti a lui, una volta aperti gli occhi. Lui mi solleva e si mette a gambe incrociate, mentre io lo cingo in vita con le mie. È così forte. Più lo guardo e più mi incanto. Lui si avvicina a me scostandomi i capelli e baciandomi sul collo, prima a sinistra, poi a destra, salendo fino alle mie guance. Oltrepassando le mie labbra mi bacia la fronte, poi il naso. Sfiora ancora le mie labbra, ma non le bacia. Sento il suo respiro sul mio. Apro gli occhi e vedo che li apre anche lui. Appoggio la mia fronte sulla sua e cerco di baciarlo ma si ritrae. Lo guardo, siamo così vicini, perché non mi lascia che lo baci. Lui abbassa gli occhi e smette di guardarmi. Questa mancanza si fa sentire più di quanto avessi immaginato, cos'è che lo ostacola?  Non capisco. "Cosa succede?" Gli chiedo, ho paura della risposta, ma ho altrettanta voglia di sapere cosa gli impedisce di baciarmi. "È stupido lo so, ma se continuassi non so cosa ti farei..." "Ma tu mi baci continuamente, qual'è adesso la differenza?" No, non lo capisco davvero. Si alza e mi lascia a sedere sul letto come una demente. È in piedi di fronte a me, percorre avanti e indietro la stanza. "È che non..." inizia. Io mi alzo in piedi e lo prendo per un polso. Lì per li pone resistenza ma poi si gira dicendo "Sai una cosa? 'Fanculo tutto" mi cinge con un braccio in vita spingendomi contro di se e baciandomi, aveva voglia quanto me di un bacio. "Va meglio?" Mi chiede, io gli sorrido. "Va molto meglio" gli rispondo continuando a sorridere. Adesso mi sento libera dai dubbi. Sono in piedi contro il muro. Appoggia la sua fronte contro la mia per prendere fiato. Sto ancora sorridendo, con lui mi sento bene, davvero bene.