Salgo di sopra, lo cerco dappertutto, in bagno, nello studio, e mi accorgo quanto è effettivamente grande questa casa. Tornando alla sua ricerca, mi dirigo in camera. Spingo la maniglia ma è chiuso a chiave. "Benjamin!" Lo chiamo, Ma non ricevo alcuna risposta. "Benjamin apri, so che sei qui!" Cerco di persuaderlo. "Benjamin ti prego!" Lo supplico, gridando. Apre di scatto la porta facendomi sobbalzare. "Si può sapere cosa cazzo hai da urlare?!" Il suo tono mi sconcerta, pronuncia quelle parole con tale rabbia. "Guarda Benjmain, tu hai dei problemi te lo assicuro, tu non stai bene!" Gli rispondo in preda ad una risata nervosa. "Ah io, eh? Allora visto sono tanto stupido ti sto alla larga, ancora la principessina s'infastidisse!" Sbatte la porta e sta per chiuderla a chiave quando con tutta la forza la spalanco. "Senti Benjamin io sono venuta qui perché pensavo fossi triste e non ne so neanche il motivo a dire la verità, ma mi sentivo addirittura in colpa e invece scopro sei incazzato per fatti tuoi, insomma, almeno non scaricare la rabbia su di me!" Gli grido mentre lui, girato di spalle non mi degna d'uno sguardo. "Che ne sai tu se sono incazzato per cazzi miei, eh? Sai cosa ti dico? Sono incazzato con te. Quindi adesso vattene, o te ne pentirai!" "Cos'hai intenzione di farmi, eh Benjamin? Dimmelo. Vuoi picchiarmi, eh? Dì la verità, è questo che vuoi fare!" Al solo pensiero mi scende una lacrima, ma la asciugo appena in tempo, prima che se ne accorga. Mi si avvicina, ora la sua espressione è cambiata, sembra terrorizzato e non ne capisco il perché, si avvicina a me ma io indietreggio, afferro i vestiti per andare a correre che avevo lasciato sul letto e corro di sotto. Mi dirigo in cucina per preparare la colazione. Mi appoggio al bancone cercando di calmarmi: mi avrebbe davvero picchiata? Sono scossa, ma cerco di tranquillizzarmi, anche se ancora mi chiedo quale sia la causa di questi suoi scatti d'ira improvvisi. Dopo colazione, andandomi a preparare per andare a correre, mi accorgo di aver dimenticato di prendere le scarpe. Così mi infiltro nella nostra camera ignorando Ben che con la coda dell'occhio riesco a vedere, posizionato disteso sul letto, che dorme. Prendo le scarpe e sgattaiolo via a finire di prepararmi. Dopodiché esco, recandomi sul lungo mare. È pieno di bella gente: gente che si allena, che va in spiaggia, ragazzi e ragazze, surfisti. È un vero paradiso. È bellissimo, uno spettacolo. Alternando corsa e camminata mi guardo un po' intorno, così da ricordarmi i luoghi e le attrattive di questa città. Ci sono più ragazzi di quanto pensassi, sono comunque quasi le sette di mattina. Ma a quanto pare la gente di qui è molto attiva. Mi sento meglio, molto meglio, sto liberando la mente. Sembra come se ogni tanto mi debba "disintossicare" dalla pressione dei miei problemi. Torno a casa verso le nove per lavarmi ed uscire poi di nuovo a fare la spesa. Vado in camera aprendo piano la porta: Benjamin sta ancora dormendo. Così prendo i vestiti ed esco a fare la spesa.
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La Perfezione Del Caos 1 | B&F
Fanfiction[COMPLETA, IN REVISIONE] || Highest Rank: #5 in FF e #10 in Storie d'Amore || Iniziano a scendergli le lacrime e mi sento uno schifo a pensare che sia proprio per colpa mia. "Avvolte ho paura che il mio orribile passato un po' alla volta, ti porti...